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SVAPOWORLD – Una settimana di notizie intorno al mondo


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di Pierluigi Mennitti

CanadaMinistro sanità per restrizioni della pubblicità ecig
canada-150x150.pngIl ministro della Sanità canadese, Ginette Petitpas Taylor, ha intenzione di recepire la raccomandazione dell’organismo anti-tabacco e di proporre il divieto di pubblicità delle sigarette elettroniche negli spazi pubblici. Intervenendo all’inizio della settimana in un dibattito alla Camera dei Comuni, il ministro ha sostenuto che il divieto si rende necessario “per assicurarsi che questi nuovi prodotti non attirino nessuno dei nostri giovani”. Una posizione differente da quella del suo predecessore, Jane Philpott, che in un’audizione al Senato dello scorso aprile si era richiamato alla Carta canadese sui diritti e le libertà contro la richiesta di divieto, evidenziando come gli studi in materia non fornissero prove di una nocività dell’uso dei prodotti di vaping.

FranciaNotizie ansiogene su svapo, associazioni protestano contro Afp
Le associazioni francesi Aiduce e Sovape hanno inviato una nota a presidente, direttore generale e direttrice dell’informazione dell’agenzia di stampa Agence France Press (Afp, una delle più grandi agenzie mondiali) per protestare contro “la diffusione d’informazioni e notizie ansiogene e false sui prodotti di vaping e, più in generale, sulla nicotina e sul suo effetto sulla salute umana“. Secondo le associazioni, le fake news sullo svapo lanciate dall’agenzia sono particolarmente pericolose perché riprese acriticamente da tutta la stampa nazionale.

Gran BretagnaIn Hampshire un buono per passare dal tabacco al vaping
Un programma pilota di sostegno per abbandonare la sigaretta tradizionale e passare a quella elettronica passa dalla fase sperimentale a Basingstoke a quella operativa in tutta la regione dell’Hampshire, nel sud dell’Inghilterra. Si chiama “Quit4Life” ed è offerto dal servizio anti-fumo del North Hampshire Hospital e prevede un piano di coupon da  sterline per coloro che dimostrano di voler abbandonare il tabacco ed entrare nel mondo del vaping.

OlandaBandito il fumo da bar e caffè
Un tribunale olandese ha messo la parola fine al fumo di sigarette in bar e caffè di tutti i Paesi Bassi. Nel giudizio d’appello, la Corte ha infatti vietato le aree fumatori che ancora persistevano in questi tipi di locali. Secondo quanto riferiscono media locali, almeno un quarto degli esercizi permettevano ancora di fumare all’interno di aree riservate. Da ora anche l’Olanda si allinea alle normative più restrittive in vigore nell’Unione Europea.

Gran BretagnaPollo alla Kiev con sigaretta elettronica
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Una sigaretta elettronica è stata ritrovata all’interno di una scatola di “pollo alla Kiev” surgelato, acquistata da una famiglia in un supermercato Tesco, in Gran Bretagna. “All’inizio non avevamo capito di cosa si trattasse – hanno detto i membri della famiglia interpellati dalla Bbc – non avevamo mai utilizzato una sigaretta elettronica“. Tesco ha declinato ogni responsabilità ma ha subito rimborsato i malcapitati acquirenti con un bonus di 60 sterline. Ma nel paese di Sherlock Holmes e del dottor Watson le indagini sono proseguite coinvolgendo anche un agente della sanità ambientale, che però al momento non è approdato a una conclusione certa. L’ipotesi più quotata è che a inserire la sigaretta elettronica nella scatola del pollo alla Kiev possa essere stato un impiegato del supermercato scontento per le condizioni di lavoro.

IndonesiaGoverno al lavoro per regolamentare l’ecig
Schermata-2018-02-17-alle-11.27.23-300x2Tempi brevi per la regolamentazione della sigaretta elettronica in Indonesia. Lo scrivono diversi media asiatici, riportando le parole di Kiken Wastu Palupi, presidente del comitato per i tumori e le malattie del sangue del ministero della Sanità, secondo il quale “il governo è in procinto di preparare una regolamentazione del settore“. I media sottolineano come per le autorità indonesiane il vaping sia considerato come il tabacco alla stessa stregua di una droga. I più recenti studi sanitari europei e statunitensi che hanno evidenziato la minore dannosità del vaping rispetto al fumo, non vengono presi in considerazione a Giakarta. In recenti incontri pubblici lo stesso Palupi ha ripetuto che “non vi sono certezze sul contenuto chimico dei liquidi né sui livelli di veleni presenti“. Ma nel paese asiatico si intensificano i sospetti di collusioni fra industria del tabacco e autorità governative, come riporta il Jakarta Globe.

Gran BretagnaVaping decisivo per abbandono prodotti del tabacco
Il Public Health England ha stimato che annualmente fino a 57.000 fumatori riescono ad abbandonare la sigaretta o altri prodotti del tabacco. Nel quinto rapporto stilato dall’organizzazione, una parte del successo è attribuito anche alla politica favorevole al vaping, che ritiene la sigaretta elettronica uno strumento utile per favorire l’abbandono del fumo e la riduzione dei danni alla salute. La quota attuale di fumatori in Gran Bretagna è del 15%, un dato basso in confronto ad altri paesi europei (è ad esempio la metà dei fumatori tedeschi).

BelgioVaping, avanti tutta
Schermata-2018-02-17-alle-11.25.51-300x1Nel 2016 i prodotti di svapo hanno registrato in Belgio una crescita del 19% portando la cifra del giro di affari a 49 milioni di euro. È quanto riporta uno studio realizzato da Euromonitor International. Il mercato più dinamico del settore resta quello dei liquidi che ha segnato una crescita del 25%.

GermaniaLe cifre che spiegano la svolta delle multinazionali del tabacco
Il fumo uccide ma in passato l’industria del tabacco ha incassato immensi guadagni facendo affari con il vizio, e lo Stato con lei attraverso le tasse. Fumare diventa sempre più caro e sempre più persone rinnegano la sigaretta. Sarà l’ecig a salvare il settore. È la sintesi del principale quotidiano economico tedesco, l’Handelsblatt, che dedica all’argomento la tradizionale sezione dei grafici della settimana. Il numero delle sigarette fumate a persona in un anno in Germania è calato dalle 2549 del 1980 alle 928 del 2017, con una certa stabilizzazione negli ultimi cinque anni (era 995 nel 2013). Ecco perché le multinazionali del tabacco si stanno spostando sul mercato dell’ecig, che anche in Germania è passato da un fatturato di 5 milioni nel 2010 ai 600 milioni stimati per il 2017 (e i consumatori saliti rispettivamente da 300mila a 3,7 milioni). È in questo promettente mercato che i grandi nomi del tabacco compenseranno le perdite nel settore tradizionale, conclude l’Handelsblatt. I dati più recenti di Philip Morris ne sono un’ulteriore conferma.

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