Proposta di segnalazione ai media dell'emendamento vicari

1 ora fa, Giorgioroby ha scritto:

Buon Anno Forum!

Ragazzi ho bloccato il Topic in alto alla Sezione, per favore evitiamo di upparlo ogni ora, grazie.

 

Grazie infinite, come vedi noi ci crediamo e ci stiamo impegnando...

Se non sarà subito, prima o poi qualcosa si smuoverà, lo svapo merita di essere meglio conosciuto, e forse farne comprendere i benefici per alcuni è sentito anche un po' come un dovere verso chi potrebbe averne bisogno per giovare alla sua salute.

Un caro augurio per un felice anno nuovo!!! 

Allora, posto due versioni più sintetiche del primo brano proposto all’inizio di questa discussione, una media e l’altra ancora più breve, tra cui scegliere, dopodiché non saprei come altrimenti riassumere la faccenda; se qualcuno ne fosse capace, sarà buona cosa che lo faccia davvero, a tutto vantaggio del nostro scopo.

Ricordo ancora che il lavoro non è stato affatto mio, ma frutto della attiva collaborazione di tutti gli utenti che ho citato nel primo post del thread, che hanno capito, elaborato e scritto tutti i concetti che vi sono espressi, e dunque sono loro che se volete potete ringraziare.

Poi, una volta fatte subito le segnalazioni per l’attuale urgente problema a quelle redazioni che sceglierete, nelle liste che compaiono sempre in questa discussione, ogni tanto ricordate per favore di fare anche un’opera di divulgazione in genere riguardo allo svapo, visto che la sua poca conoscenza generale non aiuta certo la gente a comprendere che gli attacchi che subisce sono un fenomeno sociale di rilievo. Questo in un’ottica realistica non fermerà subito i potentati economici e la corruzione politica, così come conoscere altre problematiche nazionali ancor più serie e di ampia portata non è servito finora a cambiare molte ingiustizie, ma non vale come scusa per l’inerzia, perché in democrazia sapere è sempre meglio che il totale e passivo silenzio, di cui a un certo punto diventano responsabili anche le vittime che tacciono, infatti in tempi più lunghi soltanto la consapevolezza può spingere a cambiare le cose.

Grazie perciò a TUTTI quelli che partecipano a questa iniziativa!

---------------------------------------------

"Il 18 dicembre 2017, la Quinta Commissione della Camera dei Deputati, ha approvato l'emendamento proposto da Simona Vicari circa la super tassazione dei liquidi per sigaretta elettronica, con o senza nicotina, il divieto alla vendita online di tali prodotti, l'obbligo di vendita di prodotti con nicotina esclusivamente nelle tabaccherie, la delega all’Agenzia Dogane e Monopoli di identificare modalità e requisiti per l’autorizzazione e l’approvvigionamento per i negozi ad oggi esistenti.

La tassa sui flaconi, sia con che senza nicotina, al momento resta fissata in 0,37344 euro più Iva per ogni millilitro: 5 euro ogni 10 millilitri su tutti i liquidi, ossia 500 euro su un litro! Perciò se un litro di liquido base a cui aggiungere personalmente aromi prima costava ad esempio 30 Euro, ora ne costerà 530; e se 10 ml. di un liquido già pronto costavano in media 5 Euro, ora costeranno il doppio, portando il prezzo di un litro al costo assurdo di 1000 Euro ed oltre.

Tutto ciò infliggerà un durissimo colpo a tutto il settore, dai produttori, ai negozi, agli utilizzatori, che si troveranno a dover spendere cifre improponibili, e ben più alte di quelle che spendevano per le sigarette tradizionali. Destino sicuro di moltissimi negozi e produttori sarà la chiusura, anche perché oltre alla maggiorazione delle spese si verrà a creare per loro un insostenibile debito pregresso. Verrà affossata l'intera filiera, con ingentissime perdite economiche e di posti di lavoro (l’Italia è leader per la produzione di liquidi da svapo, con, tra aziende produttrici e indotto, ossia grossisti, distributori, negozi, webshops, oltre 12.000 aziende e quasi 40.000 lavoratori), in un quadro generale già sconfortante, che vede la piccola impresa italiana sempre più costretta alla sparizione, od alla dislocazione, mentre questo settore della nostra economia era finora in attiva crescita.

Date le ormai assolute certezze scientifiche sulla grave nocività del fumo di sigaretta, che sarebbe superfluo ricordare in dettaglio, in quanto sono ormai di dominio pubblico a livello mondiale, queste nuove norme miranti al concreto annientamento dell’intero settore dello svapo indicano con ogni probabilità malafede da parte di chi le ha volute, poiché in palese deroga di ogni direttiva sanitaria nazionale in tema di riduzione del danno. In breve, secondo la rilevazione Doxa del giugno 2016 i fumatori in Italia sono circa 11,5 milioni ossia il 22% della popolazione. Nel nostro paese la dipendenza dal tabacco causa circa 83 mila decessi all'anno ed è tra le prime cause di morte.

Non c’è dubbio inoltre che penalizzare il comparto a livelli tali da stroncarlo, giovi clamorosamente agli interessi di alcune multinazionali del tabacco. Si mira alla demotivazione di tutti coloro che già usano la sigaretta elettronica per superare la piaga del tabagismo, e ancor più di quelli che stanno valutando la possibilità di ricorrervi, ma che sono incerti. Purtroppo la concezione dello svapo inteso quale realmente efficace strumento di riduzione del danno non appartiene alle rappresentazioni comuni all’opinione pubblica, poiché troppi ancora non ne hanno un’adeguata conoscenza. Tuttavia gli svapatori non sono più solo una élite, ma una realtà emergente, con ritorni economici e potenzialità tanto evidenti da spaventare grandi corporazioni economiche. In Italia utilizza la sigaretta elettronica più di un milione e mezzo di persone, gran parte di loro ha drasticamente ridotto o cessato completamente l'abuso di sigarette tradizionali, e la percentuale dei successi sarebbe destinata a crescere rapidamente, sempre che le attuali norme non costringano tale positiva realtà ad una contrazione drammatica. A tutt'oggi poi non si conosce un caso documentato di decesso a causa dell’utilizzo della e cig.

Inoltre eminenti autorità mediche si sono apertamente e ripetutamente espresse a favore di quella. In conseguenza di ciò, altri stati si stanno orientando in senso opposto al nostro. E’ molto significativo che proprio in questi giorni, all’inizio di gennaio 2018, un’eccellenza medica italiana, il Prof. Riccardo Polosa, sia stato convocato presso il Palazzo di Westminster a Londra, per esporre i risultati dei suoi studi sulla innocuità delle sigarette elettroniche, perché il Governo Britannico intende costituire in Parlamento una commissione tecnica che possa fornire le evidenze scientifiche necessarie alla programmazione di politiche pubbliche utili a combattere il fumo. Probabilmente molto presto in Inghilterra, e forse in altri paesi anche europei, entreranno in vigore evolute agevolazioni sanitarie, e non certo pesanti ostacoli, alla diffusione del fumo elettronico. E’ doveroso inoltre ricordare tra gli esperti più qualificati in materia un famoso oncologo italiano, il compianto Prof. Veronesi, ed altri 50 ricercatori e scienziati di tutto il mondo, che già dal 2014 hanno preso con fermezza le difese della sigaretta elettronica dagli attacchi pretestuosi provenienti dalle majors del tabacco e da studi poco indipendenti. Ugualmente a favore sono il Prof. Cipolla dell’Istituto Europeo di Oncologia, e il Prof. Tirelli, Primario Oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano.

Osservando gli utilizzatori di sigarette elettroniche nei diversi contesti sociali, dunque associazioni e piattaforme online, si rintraccia una particolare consapevolezza ed un vivo interesse verso la sicurezza dei prodotti immessi in commercio. Vi è perciò identità con il legislatore circa la necessità di una regolamentazione, con norme che però contemplino in primo luogo autentica conoscenza del settore, ed in conseguenza giustizia impositiva. Tale comunità si interroga su quale impatto avrà la nuova imposizione fiscale sulla dipendenza dal fumo tradizionale, ovvero sulla salute pubblica, che è preoccupante non vedere intesa come priorità, e ha motivi per ritenere che quella norma sia stata elaborata sotto la pressione di altri interessi, e non in piena indipendenza, che sarebbe arduo ravvisare in una disposizione tanto ambigua e dannosa.

Perciò, chi si rivolge a voi, a causa della stima e del gradimento personali per il vostro interessante lavoro, vi ringrazia per l’attenzione, nella speranza che questa segnalazione, insieme a quelle analoghe che eventualmente dovessero pervenirvi, venga presa in considerazione, e che vi sia possibile dare diffusione alla conoscenza dell’attuale grave crisi del settore dello svapo, insieme alle sue motivazioni, ed agli esiti estremamente negativi che questa avrà di fatto sulla salute, e sulla vita stessa, di un numero elevatissimo di persone.”

---------------------------------------------

"Il 18 dicembre 2017, la Quinta Commissione della Camera dei Deputati, ha approvato l'emendamento proposto da Simona Vicari circa la super tassazione dei liquidi per sigaretta elettronica, con o senza nicotina, il divieto alla vendita online di tali prodotti, l'obbligo di vendita di prodotti con nicotina esclusivamente nelle tabaccherie, la delega all’Agenzia Dogane e Monopoli di identificare modalità e requisiti per l’autorizzazione e l’approvvigionamento per i negozi ad oggi esistenti.

La tassa sui flaconi, sia con che senza nicotina, al momento resta fissata a 500 euro su un litro! Perciò se un litro di liquido base a cui aggiungere personalmente aromi prima costava ad esempio 30 Euro, ora ne costerà 530; e se 10 ml. di un liquido già pronto costavano in media 5 Euro, ora costeranno il doppio, portando il prezzo di un litro al costo assurdo di 1000 Euro ed oltre.

Tutto ciò infliggerà un durissimo colpo a tutto il settore, dai produttori, ai negozi, agli utilizzatori, che dovrebbero spendere cifre ben più alte di quelle che spendevano per le sigarette tradizionali. Destino sicuro di moltissimi negozi e produttori sarà la chiusura, anche perché oltre alla maggiorazione delle spese si verrà a creare per loro un insostenibile debito pregresso. Verrà affossata l'intera filiera, con ingentissime perdite economiche e di posti di lavoro (oltre 12.000 aziende e quasi 40.000 lavoratori).

Date le ormai assolute certezze scientifiche sulla grave nocività del fumo di sigaretta, che sarebbe superfluo ricordare in dettaglio, in quanto sono ormai di dominio pubblico a livello mondiale, queste nuove norme miranti al concreto annientamento dell’intero settore dello svapo indicano con ogni probabilità malafede da parte di chi le ha volute, poiché in palese deroga di ogni direttiva sanitaria nazionale in tema di riduzione del danno.

Penalizzare il comparto a livelli tali da stroncarlo, giova clamorosamente agli interessi di alcune multinazionali del tabacco. Si mira alla demotivazione di tutti coloro che già usano la sigaretta elettronica per superare la piaga del tabagismo, e ancor più di quelli che stanno valutando la possibilità di ricorrervi, ma che sono incerti. In Italia utilizza la sigaretta elettronica più di un milione e mezzo di persone, e gran parte di loro ha drasticamente ridotto o cessato completamente l'abuso di sigarette tradizionali. A tutt'oggi poi non si conosce un caso documentato di decesso a causa dell’utilizzo della e cig.

Inoltre eminenti autorità mediche si sono apertamente e ripetutamente espresse a favore di quella. Proprio ora all’inizio di gennaio 2018, l’italiano Prof. Polosa, è stato convocato presso il Palazzo di Westminster a Londra, per esporre i suoi studi sulla innocuità delle sigarette elettroniche, perché il Governo Britannico intende costituire in Parlamento una commissione tecnico scientifica necessaria a programmare politiche pubbliche per combattere il fumo. Un famoso oncologo italiano, il compianto Prof. Veronesi, ed altri 50 ricercatori e scienziati di tutto il mondo, già dal 2014 hanno preso con fermezza le difese della sigaretta elettronica dagli attacchi pretestuosi provenienti dalle majors del tabacco e da studi poco indipendenti. A favore sono anche il Prof. Cipolla dell’Istituto Europeo di Oncologia, e il Prof. Tirelli, Primario Oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano.

Gli utilizzatori di sigarette elettroniche, osservati nei diversi contesti come associazioni e piattaforme online, dimostrano consapevolezza ed un vivo interesse verso la sicurezza dei prodotti in commercio. Vi è perciò identità con il legislatore circa la necessità di una regolamentazione, con norme che però contemplino in primo luogo autentica conoscenza del settore, ed in conseguenza giustizia impositiva. Tale comunità si interroga su quale impatto avrà la nuova imposizione fiscale sulla dipendenza dal fumo tradizionale, ovvero sulla salute pubblica, che è preoccupante non vedere intesa come priorità, e ha motivi per ritenere che quella norma sia stata elaborata sotto la pressione di altri interessi, e non in piena indipendenza, che sarebbe arduo ravvisare in una disposizione tanto ambigua e dannosa.

Perciò, chi si rivolge a voi, a causa della stima e del gradimento personali per il vostro interessante lavoro, vi ringrazia per l’attenzione, nella speranza che questa segnalazione, insieme a quelle analoghe che eventualmente dovessero pervenirvi, venga presa in considerazione, e che vi sia possibile dare diffusione alla conoscenza dell’attuale grave crisi del settore dello svapo, insieme alle sue motivazioni, ed agli esiti estremamente negativi che questa avrà di fatto sulla salute, e sulla vita stessa, di un numero elevatissimo di persone.”