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Avoria adegua/oscura il catalogo liquidi per l'italia?


146 messaggi in questa discussione

Come da titolo... Sono entrata poco fa nel sito di Avoria, e all'accesso non registrato tutto il catalogo liquidi nelle varie combinazioni PG/VG è invariato e accessibile; una volta eseguito l'accesso come utente registrato italiano, le uniche voci accessibili del catalogo liquidi sono PG p VG separati e non miscelati.

Mi chiedo:

A) conseguenza diretta del provvedimento appena approvato?

B) per aggirarlo è sufficiente acquistare materie prime separate??? 

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Se lo domando, magari no. 

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Io mi vorrei registrare al sito ma manca la nazionalità italiana per confermare l'accaunt, possibile?

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Hanno aperto un nuovo sito Avoria World Link

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Modificato da Il_Puma
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Confermo quanto detto da @Il_Puma
Il vecchio sito non spedisce più nulla in Itaila, hanno messo un'avviso: "Purtroppo le consegne alle stazioni di imballaggio e agli uffici postali non sono più possibili a causa dell'attuale situazione legale!"
Il nuovo sito invece fa spedizioni in Italia ma in catalogo ci sono solo PG/VG separati ed aromi alimentari.

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@Il_Puma @Simone_M Registrato ora al nuovo sito, confermo che inviano solo PG e VG separatamente e aromi alimentari, che però mi sembrano sostanzialmente aromi da svapo così denominati per aggirare la normativa.

Quel che mi chiedo è: visto che miscelando due bocce di PG e VG insieme si ottiene esattamente lo stesso prodotto prima venduto già miscelato e che gli aromi, anche se marcati come alimentari, sono evidentemente da svapo, basta così poco ad aggirare la nuova normativa? Nel loro essere fetenti sono stati così ingenui?  

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Adesso, CdT ha scritto:

basta così poco ad aggirare la nuova normativa?

Per nostra fortuna, sì!
L'unica cosa che definisce l'eventuale blocco e relativa tassazione è la destinazione d'uso. Ma il risultato è raggiunto comunque, sanno benissimo che lo "zoccolo duro" di vaper troverà sempre modi di aggirare il tutto. L'attacco è fatto sulla maggioranza di vaper: novizi e chi non ha tempo/voglia di informarsi e farsi da se i liquidi...

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La cosa più importante e che non vendono più le basette con la nicotina 

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@johnnymax ci conosciamo da un pezzo, messaggio ricevuto. Ciò detto, vedo comunque dura colpire materie prime con ottordicimila usi... 

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2 minuti fa, CdT ha scritto:

@johnnymax ci conosciamo da un pezzo, messaggio ricevuto. Ciò detto, vedo dura colpire materie prime con ottordicimila usi. 

Infatti hai ragione. In nessun caso potranno impedire la vendita e l'acquisto per e da l'Italia di VG e PG non miscelati. Almeno questo...

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Adesso, johnnymax ha scritto:

Si, ma a forza di scriverlo, prima o poi si fanno furbi al 100% e non ci saranno più scappatoie...

Capisco la preoccupazione, ma che vogliamo fare?
Facciamo che ognuno si arrangia per conto suo e tutti quelli che da adesso in poi non saranno più in grado di far fronte alla spesa si attacchino e ritornino in tabacchino a prender le sigarette?
Famo i gruppi segreti? E come teniamo fuori ad esempio anche i commercianti e negozi? VIsto che o provano a sopravvivere o falliranno sicuramente, perchè un sacco di vaper adesso passeranno da loro solo a comprar 10-15€ di aromi al mese...
Sinceramente non ho risposte facili.

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8 minuti fa, Odysseos ha scritto:

Infatti hai ragione. In nessun caso potranno impedire la vendita e l'acquisto per e da l'Italia di VG e PG non miscelati. Almeno questo...

Dovrebbero impedire anche la vendita delle supposte tra l altro già mentolate.

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Adesso, chironex ha scritto:

Dovrebbero impedire anche la vendita delle supposte tra l altro già mentolate.

Se ti si sciolgono in tasca, mentre passi una dogana, sono volatili per diabetici :D

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2 minuti fa, chironex ha scritto:

Dovrebbero impedire anche la vendita delle supposte tra l altro già mentolate.

La supposta già ce la hanno inserita... 😆

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@Simone_M Non è necessario arrangiarsi per conto proprio, è abbastanza semplice essere discreti, fermo restando che ovviamente l'impermeabilità assoluta è un'illusione.

Ciò detto, è chiaro che i neofiti e quanti desiderano avvicinarsi allo svapo saranno fortemente penalizzati/disincentivati, non avendo a disposizione un panorama ancora relativamente libero come è accaduto a chi ha iniziato prima e, in un modo o nell'altro, il sistema lo trova. 

Però è anche vero che la determinazione aiuta. Io stesso, su diversi aspetti dello svapo, non ho avuto la pappa pronta.

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@CdT
Giustissimo quello che scrivi. Ovvio che ci vuole buon senso, discrezione e da parte dei nuovi voglia di informarsi e trovare soluzioni. Estremizzavo i concetti anche per sfogare un po' dell'arrabbiatura che provo in questi momenti... Ed esprimevo la preoccupazione, per come stan mettendo il settore, che da adesso in poi (ancora più di prima) ci sarà un tutti contro tutti che sarà difficile da arginare.

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Al momento tocca anche essere realisti. 
Personalmente non penso che queste restrizioni rappresentino la fine dello svapo.
Penso, questo si, che mettano la parola fine, o quanto meno una grossa incognita, 
sul passaggio dello svapo a fenomeno di larga scala, cosa di cui esistevano le premesse.
Se ci mettiamo per un attimo nei panni del legislatore, dell'erario e dei gruppi 
di pressione dell'industria del tabacco, l'obiettivo di fondo è raggiunto.
Un pugno di hardcore vapers non da fastidio a nessuno e rappresenta una
perdita fiscale insignificante. 
Altro discorso è l'impatto sulla salute dei cittadini (e, per inciso, sulla spesa sanitaria pubblica).
Ma che queste misure siano state varate da una banda di farabutti senza alcuna visione
ne attenzione per l'interesse pubblico mi pare assodato. 
 

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Scusate, mi fate capire cosa vi fa pensare che Avoria non spedisca più verso l’Italia? Quale messaggio o frase precisamente?

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4 minuti fa, Euler ha scritto:

Scusate, mi fate capire cosa vi fa pensare che Avoria non spedisca più verso l’Italia? Quale messaggio o frase precisamente?

Se hai il login sul sito e vai a vedere sul tuo profilo, vicino all'indirizzo di spedizione trovi questo messaggio (google translate): "Purtroppo le consegne alle stazioni di imballaggio e agli uffici postali non sono più possibili a causa dell'attuale situazione legale!"

Modificato da Simone_M

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10 minuti fa, CdT ha scritto:

Al momento tocca anche essere realisti. 
Personalmente non penso che queste restrizioni rappresentino la fine dello svapo.
Penso, questo si, che mettano la parola fine, o quanto meno una grossa incognita, 
sul passaggio dello svapo a fenomeno di larga scala, cosa di cui esistevano le premesse.
Se ci mettiamo per un attimo nei panni del legislatore, dell'erario e dei gruppi 
di pressione dell'industria del tabacco, l'obiettivo di fondo è raggiunto.
Un pugno di hardcore vapers non da fastidio a nessuno e rappresenta una
perdita fiscale insignificante. 
Altro discorso è l'impatto sulla salute dei cittadini (e, per inciso, sulla spesa sanitaria pubblica).
Ma che queste misure siano state varate da una banda di farabutti senza alcuna visione
ne attenzione per l'interesse pubblico mi pare assodato. 
 

l'italia è solo una nicchia di terra, nel contesto europeo e mondiale. La morris può cercare di fare tutti gli impicci che vuole e per qualche tempo rallenterà il suo declino, ma con la sua m••••• di vecchia o nuova generazione non ci farà mai più i soldi come prima. E' tardi per fermare lo svapo, anche se in questo momento si potrebbe pensare il contrario, ed anche se la rabbia c'è, tanta, e giusta.

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Se il problema è solo questa frase, che immagino tu abbia tradotto con google dal tedesco, la storia è un’altra.

Ti stanno dicendo che NON ammettono che i clienti diano come indirizzo di spedizione un punto di raccolta della posta o dei servizi di corriere (come DHL ad esempio). Cosa diffusa in Germania. Questo perche' in Germania quando compri materiale e-cig e te lo fai spedire a casa devi ritirarlo tu (maggiorenne) personalmente, esibendo documento d'identita'. Un punto di raccolta della posta non permetterebbe questo controllo. In altre parole, quello citato da Avoria e' un metodo (che non ammettono!) per evitare che un minorenne si faccia spedire materiale e-cig in un punto di raccolta posta (una casella postale o simile).

Non c'entra nulla con le spedizioni in Italia o altri paesi a cui loro vendono. È una legge tedesca quella a cui si riferiscono.

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