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Sigarette elettroniche, la stangata è servita: tassa piena su tutti i liquidi


286 messaggi in questa discussione

di Stefano Caliciuri

Lunedì 18 dicembre 2018 è il giorno nefasto che passerà alla storia per il settore del vaping come il più complicato, ma anche come quello che ha segnato le sorti del settore. La Quinta Commissione della Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento di riforma del settore del vaping, inserendolo di fatto all’interno del decreto fiscale e andando così a sostituire l’ormai ex emendamento Vicari. Patrigni della riforma il Pd e gli alfaniani. 21 a 12 l’esito in votazione in commissione. Nonostante le ipotesi di trattativa il governo non ha ceduto. Ha voluto devastare un settore.
C’è però una sorpresa: rispetto alla formulazione originale proposta da Rotta e Boccadutri (Pd), il governo ha cancellato la rimodulazione della tassa e il dilazionamento del debito pregresso per le aziende e ha reinserito il divieto di vendita per l’online.
L’imposta sui flaconi con e senza nicotina rimane drammaticamente ferma a 0,37344 euro per ogni millilitro con o senza nicotina. In parole povere, 5 euro ogni 10 millilitri su tutti i liquidi, poco meno di 500 euro su un litro. Le aziende non avranno invece la possibilità di vedersi scontato il debito pregresso. Stiao parlando di centinaia di milioni di euro. Un colpo pesantissimo che andrà ad intaccare tutta la filiera sin dalle radici.
I negozianti non dovranno sottostare a licenza ma dovranno richiedere una semplice autorizzazione ad Aams che, in fase di decreto attuativo da emanare entro il 31 marzo 2018, non potrà porre limiti nè all’approvvigionamento nè alle nuove aperture. Ma con l’annunciato stato di crisi delle aziende di produzione anche il futuro dei negozi potrebbe subire gravi ripercussioni.
Il web sarà cancellato. Permane il divieto totale di vendita online. La Camera approverà la legge di bilancio giovedì 21 dicembre. A quel punto il mondo della sigaretta elettronica dovrà prendere atto di quanto deciso.
Questo il testo dell’emendamento:

All’articolo 1, dopo il comma 39, sono inseriti i seguenti commi:
39-bis. Al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, articolo 62-quater, così come modificato dal decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017 n. 172, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 5, le parole da: “La vendita” fino a: “in via esclusiva” sono sostituite dalle seguenti: “La vendita dei prodotti di cui ai commi 1 e 1-bis, contenenti o meno nicotina, ad esclusione dei dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, è effettuata in via esclusiva”;
b) il comma 5-bis è interamente sostituito dal seguente “5-bis. Con decreto direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, area Monopoli, da adottare entro il 31 marzo 2018, sono stabilite per gli esercizi di vicinato, per le farmacie e le parafarmacie, le modalità e i requisiti per l’autorizzazione alla vendita e per l’approvvigionamento dei prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno
nicotina, di cui ai commi 1 e 1-bis, con esclusione dei dispositivi meccanici ed elettronici e
delle parti di ricambio, secondo i seguenti criteri: i) prevalenza, per gli esercizi di vicinato,
fatta eccezione per le farmacie e le parafarmacie, dell’attività di vendita dei prodotti di cui
ai commi 1 e 1-bis e dei dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio;
ii) effettiva capacità di garantire il rispetto del divieto di vendita ai minori; iii) non discriminazione tra i canali di approvvigionamento. Nelle more dell’adozione del decreto, agli esercizi di cui al presente comma è consentita la prosecuzione dell’attività.”;
c) dopo il comma 7 è inserito il seguente “8. Le disposizioni di cui agli articoli 291 bis, ter e quater del Decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, trovano applicazione anche con riferimento ai prodotti di cui ai commi 1 e 1-bis, ad esclusione dei dispositivi meccanici ed elettronici e delle parti di ricambio, secondo il meccanismo di equivalenza di cui al comma 1-bis. Trovano altresì applicazione ai medesimi prodotti di cui al comma 5 e 5-bis le disposizioni di cui all’articolo 96 della Legge 17 luglio 1942, n.907 nonché quelle di cui all’articolo 5 della Legge 18 gennaio 1994, n. 50.
39-septies. Al decreto legislativo 12 gennaio 2016, n. 6, articolo 21, il comma 11 è sostituito dal seguente: “11. È vietata la vendita a distanza di prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato.”.

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Non ci sono parole che possano descrivere lo scempio compiuto. :'(:'(:'(:'(

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1 minuto fa, dodi75 ha scritto:

Non ci sono parole che possano descrivere lo scempio compiuto. :'(:'(:'(:'(

Ci sarebbero ma si rischierebbe una denuncia per vilipendio e un’altra serie di reati. 

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1 minuto fa, ELFO ha scritto:

Per noi appassionati cambierà poco ... Svaperemo lo stesso.

Dispiace per la salute di quei fumatori che potevano affacciarsi a questo mondo in maniera semplice ed economica.

Concordo con te. 

Questa serie di leggi non mina più di tanto il nostro svapo, scoraggia chi vuole iniziare. 

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Ma a marzo tireremo i conti ... e saranno salati... quanti busseranno per chiedere sostegno troveranno il giusto sostegno, una porta chiusa

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sdegno e basta. spero vivamente di andare a brevissimo a vivere altrove, in un paese più civile. e ci vuole veramente poco per superare sto paese di m•••••

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anche per i liquidi senza nicotina è vietata la vendita online. come rubare una lamborghini e andare addosso  a un muro.

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Quindi niente base online? E quanto costa adesso un litro ? Mezzo stipendio?

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2 minuti fa, fabio176 ha scritto:

Quindi niente base online? E quanto costa adesso un litro ? Mezzo stipendio?

Fai tutta la 13ma per 1 litro

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12 minuti fa, fabio176 ha scritto:

Quindi niente base online? E quanto costa adesso un litro ? Mezzo stipendio?

compri tutto all'estero. pink mule le basi a zero continuerà a venderle anche dopo il 9 aprile 2018 (data ultima per il tpd spagnolo)

 

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Ma se acquistiamo il PG e il VG separati in farmacia ,come li pagheremo?

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Adesso, paron61 ha scritto:

Ma se acquistiamo il PG e il VG separati in farmacia ,come li pagheremo?

Con  Mastercard  ah ah ah ah 

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1 minuto fa, paron61 ha scritto:

Ma se acquistiamo il PG e il VG separati in farmacia ,come li pagheremo?

Che io sappia tassare un prodotto ad uso medico come monopolio sarebbe veramente assurdo, gli stitici dovrebbero aprire un mutuo :ghgh:

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2 minuti fa, Misterx ha scritto:

Che io sappia tassare un prodotto ad uso medico come monopolio sarebbe veramente assurdo, gli stitici dovrebbero aprire un mutuo :ghgh:

ma ve l'hanno spiegato che il monopolio c'è solo quando ci pagano l'accisa?

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3 minuti fa, paperboy ha scritto:

ma ve l'hanno spiegato che il monopolio c'è solo quando ci pagano l'accisa?

Chiamala monopolio o chiamala imposta, nel pratico poco cambia.

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1 minuto fa, Misterx ha scritto:

Chiamala monopolio o chiamala imposta, nel pratico poco cambia.

 i monopoli sono regolati a livello europeo dalle accise, non dalle imposte di consumo.

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24 minuti fa, paperboy ha scritto:

anche per i liquidi senza nicotina è vietata la vendita online. come rubare una lamborghini e andare addosso  a un muro.

La logica e’ nel tassare il prodotto commerciale da inalazione per dispositivi che abbiano le caratteristiche di sigaretta elettronica nico o no.

E’ ragionata bene la cosa...

ma quale governo aveva legiferato questa accisa di 5 euri per 10 ml poi contestata?

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Adesso, paperboy ha scritto:

 i monopoli sono regolati a livello europeo dalle accise, non dalle imposte di consumo.

Ammetto di peccare d'ignoranza in ambito giuridico, quindi al consumatore finale (ovvero lo svapatore medio), sarà possibile comprare all'estero? 

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1 minuto fa, Goose ha scritto:

La logica e’ nel tassare il prodotto commerciale da inalazione per dispositivi che abbiano le caratteristiche di sigaretta elettronica nico o no.

E’ ragionata bene la cosa...

ma quale governo aveva legiferato questa accisa di 5 euri per 10 ml poi contestata?

ma ragionata bene cosa? se non è un prodotto sotto accisa non possono vietare le vendite estere neanche per sbaglio, significherà che tutti i soldi che adesso si spendono in italia si spenderanno tutti all'estero. dov'è il ragionamento?

ti pare che il croccantissimo del santone lo lascia cosi o lo metterà come aroma? oppure le aziende emigreranno in europa e magicamente scomparirà un divieto che non è mai esistito.

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Quindi la legge entra in vigore il 21 dicembre? No perché neanche un'ora fa ho fatto un acquisto online, ignaro di tutto

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2 minuti fa, Misterx ha scritto:

Ammetto di peccare d'ignoranza in ambito giuridico, quindi al consumatore finale (ovvero lo svapatore medio), sarà possibile comprare all'estero? 

in europa dall'estero puoi comprare quello che vuoi, anche i beni sotto accisa.

quelli sotto accisa avendo una regolamentazione speciale però ti faranno pagare le tasse italiane (vedi l'alchol per esempio). l'unico divieto online è sull'accisa del tabacco.

i liquidi non sono sotto accisa.

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Bene, il dado è tratto. In risposta a questi vermi mi sono appena regalato la Therion bf, tanto per essere ottimisti...

Cazzate a parte penso non ci sia bisogno di aggiungere altro, il settore è stato ufficialmente demolito senza se e senza ma, l' intento prefissato dai cari compagni è stato dunque pienamente conseguito, senza nemmeno un minimo di patteggiamento, tanto per fugare qualsiasi dubbio circa il fine di questo provvedimento. Mi dispiace,  un altro episodio che mi fa vergognare di essere governato da questi individui. É vero, probabilmente qui sopravviveremo per un po', ammesso che le aziende possano campare di soli aromi, ma di fatto la festa è finita perché sono convinto che coloro i quali rappresentano il vero grande numero dello svapo, il prossimo flacone da 10 ml a 10 euro non lo acquisteranno, e come dar loro torto.

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