AntonelloM

Nuovi prezzi dopo vicari...


108 messaggi in questa discussione

Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti.

Dopo la bufera dell'emendamento Vicari, qualcuno ha ipotizzato le variazioni di prezzo che potranno subire i vari liquidi da svapo?

Oggi, un litro di VG o PG si trova attorno ai 10 euro, mentre gli aromi vanno dai circa 2 euro per 10ml in su.

Nicotina a parte, ovviamente.

Mi piacerebbe conoscere le implicazioni economiche realistiche di ciò che sta avvenendo, liquidi pronti a parte (che già stanno ora dai 300 euro al litro in su e che, quindi, non mi interessano).

Grazie!

Modificato da AntonelloM
Correzione refusi

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Precisazione : non è l'emendamento Vicari che farà aumentare i prezzi, quanto la sentenza della corte costituzionale.

Comunque,

VG e PG DOVREBBERO rimanere tali in quanto non specifiche come destinazione d'uso per lo svapo, solo le basi specifiche per svapo dovrebbero avere la supertassa e costare una fortuna. Nella pratica se le cose rimarranno così e non ci saranno rimodulazioni, spariranno dal commercio. Nessuno sano di mente comprerà una base da 1 l a diverse centinaia di euro. Potrebbe questo innalzare il costo di VG e PG per via delle richieste ? Sì, ma non credo di tantissimo, almeno per il momento.

Gli aromi, non si sa. Sembra di no, ma non si è ancora capito. Alla più brutta fai conto +4€ ogni 10ml

Nicotina ha la supertassa + accisa monopolio.

 

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Ma su che base uno dovrebbe risponderti?

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9 ore fa, vespino75 ha scritto:

Ma su che base uno dovrebbe risponderti?

Semplicemente sulle proprie supposizioni, ovviamente! 😊

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Inviato (modificato)

Io per non sapere leggere e scrivere ho fatto scorta, per una questione di principio mi rifiuto di dare soldi per lo svapo allo stato che dovrebbe promuoverlo non ostacolarlo. Si dice 10 ml sui 10 euro, troppi 

Modificato da Alfioz

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Se nulla cambia e la tassa la applicheranno anche su hardware, in breve pagheremo tutto più o meno il doppio, tranne la nicotina che pagheremo circa dalle 3 alle 5 volte tanto.

I negozi online spariranno, tanti negozi chiuderanno dopo pochi mesi, molti smetteranno di svapare, quindi altri negozi chiuderanno.

Molti youtubers (possono piacere o no, che se ne dica sono un bel motore per questo settore) smetteranno la loro attività.

Nel giro di un anno, rimarranno i molto appassionati che si faranno liquidi fai da te e compreranno attraverso canali alternativi, ma tutto il resto del mercato andrà a sparire, così come alcune tipologie di vaping (cloud e flavour la vedo dura a quei prezzi).

Da 1,2 milioni di svapatori in italia, forse ne rimarranno 50000/100000, forse.

Questa è la previsione realistica SE non cambia nulla. Ma nel settore stanno tutti (o quasi) lavorando per scongiurare questo scenario, quindi per ora è troppo presto per dire cosa succederà o non succederà.

 

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https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/documents/20182/1108889/Quesito-Imposta+di+consumo+su+basi+neutre+e+aromi+concentrati%2C+nonche+su.pdf/38d28cc1-383e-4c29-b410-d6382292d0a0

 

qui c'è la circolare aams del 2015 che specifica che gli aromi sono tassati solo se adatti allo svapo, chi lo decide? il produttore degli aromi. ad oggi ogni produttore di aromi scrive che non sono adatti allo svapo cosi come sono venduti. quindi gli aromi non rientrano nella tassazione.

ora la circolare è del 2017, non di oggi, però la corte costituzionale ha ribadito questo concetto

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6 minuti fa, paperboy ha scritto:

https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/documents/20182/1108889/Quesito-Imposta+di+consumo+su+basi+neutre+e+aromi+concentrati%2C+nonche+su.pdf/38d28cc1-383e-4c29-b410-d6382292d0a0

 

qui c'è la circolare aams del 2015 che specifica che gli aromi sono tassati solo se adatti allo svapo, chi lo decide? il produttore degli aromi. ad oggi ogni produttore di aromi scrive che non sono adatti allo svapo cosi come sono venduti. quindi gli aromi non rientrano nella tassazione.

ora la circolare è del 2017, non di oggi, però la corte costituzionale ha ribadito questo concetto

Ne parlava fog engine ieri su youtube, se ti capita guardalo. Dice anche lui che effettivamente gli aromi non dovrebbero essere tassati ma siccome hanno messo "

Pertanto, nel caso in cui le “basi neutre”, ovvero “gli aromi concentrati", possono essere inalati, così come sono ceduti ai punti di vendita e da questi ai consumatori, non vi è dubbio che sono assoggettati ad imposta.

"

hanno creato una contraddizione, nel senso che da una parte dici che possono essere tassati solo quei liquidi che possono essere inalati così come è, ma poi mi metti un "ovvero aromi concentrati" (dando ulteriore prova che non sai di cosa stai parlando).

Credo che dirameranno la questione con un decreto attuativo.

 

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@mrStones“basi neutre”, ovvero “gli aromi concentrati", in "giuridichese" significa “basi neutre”, oppure “gli aromi concentrati". non ci sono altre interpretazioni. e non possono essere inalati se sono venduti per essere diluiti. poi che tu ci riesci è n'altro paio de maniche.

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Alcuni aromi tipo Capella sono nati per le bevande e per il cibo tasseranno anche quelli :hum:

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Inviato (modificato)

 

12 minuti fa, paperboy ha scritto:

@mrStones“basi neutre”, ovvero “gli aromi concentrati", in "giuridichese" significa “basi neutre”, oppure “gli aromi concentrati". non ci sono altre interpretazioni. e non possono essere inalati se sono venduti per essere diluiti. poi che tu ci riesci è n'altro paio de maniche.

E infatti è la cosa che ha detto anche lui. Teoricamente è così, ma anche se ci metti un "oppure" l'ambiguità rimane. 

Attenzione : mica sto perorando la causa del "tasseranno anche gli aromi", anzi secondo me non succederà, sto solo dicendo che c'è un' ambiguità che potrebbe portare a tassare gli aromi che compri nei negozi di svapo (perchè lì è il punto della sentenza... lo stesso aroma comprato al supermercato non sarà tassato).

8 minuti fa, Il_Puma ha scritto:

Alcuni aromi tipo Capella sono nati per le bevande e per il cibo tasseranno anche quelli :hum:

Stessa cosa : c'è un ambiguità che potrebbe portare ad uno scenario demenziale(ma ripeto : secondo me è improbabile tassino anche gli aromi) se l'aroma Capella lo compri nel negozio di svapo, sì. Se lo compri dal sito "aromialimentari.it" (nome inventato) no.

E' la destinazione d'uso che decreta la tassazione.

Il problema è in quest'ottica "e come fai a spacciare un latakia per aroma alimentare" ? Vero, ma sia la Tabaccheria, che Vapor Cave sembrano molto tranquilli sulla questione, quindi ..

Modificato da mrStones
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2 minuti fa, mrStones ha scritto:

E infatti è la cosa che ha detto anche lui. Teoricamente è così, ma anche se ci metti un "oppure" l'ambiguità rimane. 

Attenzione : mica sto perorando la causa del "tasseranno anche gli aromi", anzi secondo me non succederà, sto solo dicendo che c'è un' ambiguità che potrebbe portare a tassare gli aromi che compri nei negozi di svapo (perchè lì è il punto della sentenza... lo stesso aroma comprato al supermercato non sarà tassato).

 

la sentenza, a mio avviso, chiarisce meglio il concetto. in quanto la destinazione d'uso la da il fabricante che specifica (almeno per gli aromi che ho usato io) che non può essere usato da solo. che venga venduto o meno dai vape shop è irrilevante. aams chiarisce nel passaggio successivo che l'utilizzo del consumatore che lo usa per svaparlo insieme alla base è irrilevante.

Cita

Infatti, non hanno rilievo, in base la tenore della norma, eventuali miscelazioni che potenzialmente possono essere effettuate direttamente dai consumatori

 

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Adesso, mrStones ha scritto:

Il problema è in quest'ottica "e come fai a spacciare un latakia per aroma alimentare" ? Vero, ma sia la Tabaccheria, che Vapor Cave sembrano molto tranquilli sulla questione, quindi ..

Dobbiamo solo aspettare il maledetto giorno sapere cosa succederà >:(

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9 minuti fa, mrStones ha scritto:

 

Il problema è in quest'ottica "e come fai a spacciare un latakia per aroma alimentare" ? Vero, ma sia la Tabaccheria, che Vapor Cave sembrano molto tranquilli sulla questione, quindi ..

sono tranquilli perchè hanno spiegato che sono certificati come aromi alimentari e non sono certificati come aromi da svapo (in quanto tale certificazione non esiste), il fatto che sia un'aroma al tabacco non significa nulla. e poi, perchè questo  https://www.greensistem.it/home-page/aromi-alimentari/aroma-tabacco-50-ml-professionale-resa-1-1000-flacone-c-contagocce.1.1.155.gp.5378.uw 

non lo svapa nessuno?

 

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13 minuti fa, mrStones ha scritto:

 

Il problema è in quest'ottica "e come fai a spacciare un latakia per aroma alimentare" ? Vero, ma sia la Tabaccheria, che Vapor Cave sembrano molto tranquilli sulla questione, quindi ..

per dire

https://www.greensistem.it/home-page/aromi-alimentari/aroma-tabacco-50-ml-professionale-resa-1-1000-flacone-c-contagocce.1.1.155.gp.5378.uw

Mi pare li usino per affumicare

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Ragazzi, era una domanda retorica :D

Comunque, @paperboy hai ragione sulla circolare, è che ho molta poca fiducia del "comparto legislativo" e non vorrei che da questa ambiguità (perchè l'ambiguità rimane, ovvero prima mi citi esplicitamente gli aromi concentrati che non possono essere svapati da soli come inclusi nella tassazione, poi nelle righe dopo mi dici che la tassa non si applica a ciò che non può essere svapato da solo...) qualcuno si inventasse strane cose.

 

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Ricapitolando in teoria per i produttori di aromi esiste la scappatoia facendoli rientrare nella categoria aromi alimentari. Ora però resta da capire se devono reinventarsi la rete distributiva e nel caso se sono attrezzati anche economicamente per farlo. In altre parole dove si troveranno in vendita gli estratti di tabacco italiani

E un'altra cosa. Gli aromi così come vengono venduti (no classificazione alimentare) saranno monopolio di stato?

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2 minuti fa, mrStones ha scritto:

Ragazzi, era una domanda retorica :D

Comunque, @paperboy hai ragione sulla circolare, è che ho molta poca fiducia del "comparto legislativo" e non vorrei che da questa ambiguità (perchè l'ambiguità rimane, ovvero prima mi citi esplicitamente gli aromi concentrati che non possono essere svapati da soli come inclusi nella tassazione, poi nelle righe dopo mi dici che la tassa non si applica a ciò che non può essere svapato da solo...) qualcuno si inventasse strane cose.

 

la parte della sentenza che chiarisce il concetto:

Cita

Va precisato, infatti, che la direttiva 2014/40/UE riconosce che le sigarette elettroniche (in prosieguo anche: e-cig) potrebbero portare, tramite l’imitazione dell’atto di fumare, al consumo di tabacco tradizionale (considerando n. 43), sottolineando l’esigenza di tener conto dell’attrattiva potenziale dei prodotti aromatizzati per i giovani e i non fumatori (considerando n. 47). Sebbene la direttiva faccia puntuale riferimento alla sola sigaretta elettronica in senso stretto, cioè a quella contenente un liquido con nicotina, non vi sarebbe alcun obbligo, tuttavia, per il quale lo Stato italiano, a fini meramente fiscali, debba riprodurre la specialità del concetto di sigaretta elettronica rilevante per il diritto comunitario, tenuto conto che non vi sarebbe differenza, nelle modalità di consumo, tra liquidi con nicotina e liquidi aromatici.

Dunque, il tratto unificante dell’oggetto dell’imposta sarebbe dato dalla destinazione impressa dal fabbricante – che è il soggetto passivo dell’imposta – al prodotto, ossia la sostanza liquida, funzionale all’aspirazione del vapore generato dalla stessa per mezzo del dispositivo con l’apparenza del fumo di sigaretta tradizionale. La succedaneità dei prodotti da fumo sarebbe individuata razionalmente dal legislatore nella funzione sostitutiva del tabacco, impressa dal produttore al liquido inalabile senza combustione mediante apposito dispositivo.

 

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18 minuti fa, paperboy ha scritto:

la parte della sentenza che chiarisce il concetto:

 

Direi che allora l'ambiguità non esiste :) meglio così. Almeno sugli aromi possiamo stare ragionevolmente tranquilli.

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Questa è solo la mia idea sull’argomento che, ad oggi, è ancora il solito ginepraio legislativo Italiano.

Glicole propilenico e Glicerina vegetale sono prodotti da laboratorio utili non solo per svappare, esattamente come gli aromi, quindi dubito che vengano tassati e se lo saranno le aziende troveranno il modo di farceli acquistare sotto mentite spoglie.

Il cuore della legge Vicari è la nicotina. So per certo che l’equipe del Fu oncologo Veronesi fece, credo nel 2014, uno studio approfondito sull’utilizzo delle e-cig in relazione all’efficacia delle elettroniche per smettere di fumare.

Nella conferenza stampa di presentazione di quello studio (reperibile su youtube) che in Italia è, al momento, l’esempio più scientifico in materia, si richiedeva con forza, da parte degli scienziati, una regolamentazione più dura sul commercio della nicotina. Secondo loro, appunto, era “folle” commercilizzare nicotina con tanta semplicità, col rischio di un’utilizzo improprio e inconsapevole della sostanza tossica.

Non ho dubbi sul fatto che l’indicazione arrivata da quel gruppo di studio sia la base della legge Vicari. Veronesi, di fatto, era un luminare e, soprattutto nell’ultimo periodo, ebbe molti, noti, rapporti politici. Insomma la parola di Veronesi, in certi ambiti è sempre stata, per così dire, oro colato.

Io credo che il paradigma della legge sia lo stesso utilizzato per il commercio di psicofarmaci (xanas, EN etc). A un certo punto, infatti, con l’idea di non incentivare l’utilizzo di sostanze che creano forte dipendenza, tali fatmaci sono passati a pagamento anche per chi ha patologie che comportano esenzione.

insomma la logica è: Ti faccio pagare molto una sostanza per disincentivare la semplicità di utilizzo e quindi la sucessiva dipendenza da quelle sostanze.

Se tutto ció corrisponde o si avvicina alla realtà, allora, secondo me, avremo seri problemi con la nicotina e stop.

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34 minuti fa, casmar ha scritto:

Questa è solo la mia idea sull’argomento che, ad oggi, è ancora il solito ginepraio legislativo Italiano.

Glicole propilenico e Glicerina vegetale sono prodotti da laboratorio utili non solo per svappare, esattamente come gli aromi, quindi dubito che vengano tassati e se lo saranno le aziende troveranno il modo di farceli acquistare sotto mentite spoglie.

Il cuore della legge Vicari è la nicotina. So per certo che l’equipe del Fu oncologo Veronesi fece, credo nel 2014, uno studio approfondito sull’utilizzo delle e-cig in relazione all’efficacia delle elettroniche per smettere di fumare.

Nella conferenza stampa di presentazione di quello studio (reperibile su youtube) che in Italia è, al momento, l’esempio più scientifico in materia, si richiedeva con forza, da parte degli scienziati, una regolamentazione più dura sul commercio della nicotina. Secondo loro, appunto, era “folle” commercilizzare nicotina con tanta semplicità, col rischio di un’utilizzo improprio e inconsapevole della sostanza tossica.

Non ho dubbi sul fatto che l’indicazione arrivata da quel gruppo di studio sia la base della legge Vicari. Veronesi, di fatto, era un luminare e, soprattutto nell’ultimo periodo, ebbe molti, noti, rapporti politici. Insomma la parola di Veronesi, in certi ambiti è sempre stata, per così dire, oro colato.

Io credo che il paradigma della legge sia lo stesso utilizzato per il commercio di psicofarmaci (xanas, EN etc). A un certo punto, infatti, con l’idea di non incentivare l’utilizzo di sostanze che creano forte dipendenza, tali fatmaci sono passati a pagamento anche per chi ha patologie che comportano esenzione.

insomma la logica è: Ti faccio pagare molto una sostanza per disincentivare la semplicità di utilizzo e quindi la sucessiva dipendenza da quelle sostanze.

Se tutto ció corrisponde o si avvicina alla realtà, allora, secondo me, avremo seri problemi con la nicotina e stop.

Questo avrebbe un senso, ma purtroppo lo scenario non è questo, uno per la sentenza della corte costituzionale che parla chiaro di liquidi che "potrebbero" contenere nicotina(leggasi basi), il che è paradossale perchè significa fare un processo alle intenzioni.

Io ad esempio a polmone svapo a 0, e non vedo perchè dovrei pagare una cifra assurda qualcosa che "potrebbe" contenere qualcosa che è di fatto l' unica cosa che fa male. Dire che la si può "addirittura diluire" (e queste invece sono parole della Vicari, roba da riderle in faccia e prenderla per ignorante!) è una boiata colossale, un mero tentativo di giustificare l' ingiustificabile, poichè che io svapi 10ml o ne svapi 100, ma comunque assumo sempre, esempio molto terra terra, un mg di nicotina, la sostanza non cambia: sarà sempre e soltanto quel mg di nicotina che può essere considerata dannosa, e quindi tu devi tassarmi SOLTANTO quel mg di nicotina. 

Poi entra in gioco l' emendamento della "onorevole", che parla di tassare TUTTO, hardware compresi, e di oscurare i siti internet, il che, unito all' attuazione piena della sentenza della corte costituzionale, significa realmente la morte dello svapo.

Il paradosso è proprio questo, avere studi scientifici e luminari che hanno sempre e da sempre dedotto che lo svapo allontana i rischi del fumo analogico, che sono un valido metodo per abbandonare il tabacco combusto e tutti i danni che ne derivano, e sentirsi dire invece che lo svapo "potrebbe" essere un mezzo di accesso e di avvicinamento al fumo combusto. BARZELLETTA!!! Idiozia da loro avanzata e ben espressa, che di fatto, smentisce tutti gli studi scientifici e quant' altro possa aver fatto mettere di buon occhio lo svapo.

La nostra unica speranza è lo scenario che prospetti tu, ovvero riuscire ad ottenere un compromesso che riguardi solo e soltanto la tassazione della nicotina(secondo me giusto), e magari una regolamentazione dei negozi, fisici e online, che dovrebbero avere una sorte di licenza/patentino.

Ma al giorno non si riescono a cogliere segnali positivi in merito...anzi, tutto tace e tutto sembra confermare lo scenario più negativo.

Concludo dicendo che l' assurdità sta proprio nella definizione di "destinazione d' uso", per cui lo stesso liquido/aroma usato in ambito farmaceutico e alimentare, se dichiarato per lo svapo sarà tassato e costerà 50 volte rispetto alla stessa sostanza venduta per altri scopi. Insomma è assurdo poter pensare di bloccare e fare quello che dicono loro...alla fine COMUNQUE in un modo o nell' altro quelle sostanze saranno sempre reperibili. Il problema è che a pagarne le conseguenze saranno i negozianti, e la tecnologià, lo sviluppo, la possibilità di avere liquidi più particolari, e questo per chi comunque terrà duro come magari noi.

Chi si stava avvicinando, chi non ha voglia di sbattersi a reperire e preparare basi, liquidi e quant' altro, e chi vedeva un risparmio come spinta per abbandonare la sigaretta classica, vedrà tutto ciò come un ostacolo che, di fatto, lo spingerà a tornare alla vecchia, dannosissima, bionda.

 

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Ma chi può garantire, visto che parliamo per ipotesi, che l'attuale classificazione degli aromi come alimentari non sia sottoposta a revisione dalle autorità competenti includendoli in quelli tassabili? Dell'anomalia, come ce ne accorgiamo noi se ne accorgono loro, e realizzano facilmente che se esiste questa scappatoia l'efficacia del provvedimento svanisce. 

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17 minuti fa, Scabros ha scritto:

Ma chi può garantire, visto che parliamo per ipotesi, che l'attuale classificazione degli aromi come alimentari non sia sottoposta a revisione dalle autorità competenti includendoli in quelli tassabili? Dell'anomalia, come ce ne accorgiamo noi se ne accorgono loro, e realizzano facilmente che se esiste questa scappatoia l'efficacia del provvedimento svanisce. 

Infatti il paradosso e la cosa assurda sta li. Di fatto, per poter mantenere in pugno ciò che vogliono, dovrebbero tassare pure gli aromi alimentari e le basi farmaceutiche, ma, parliamoci chiaro, pensi che sia possibile danneggiare così pesantemente anche l'industria farmaceutica e quella alimentare?

Si parla di monopolio, si parla di maggiorazioni del 4/500%, e tu pensi che chi acquista un' aroma alimentare per fare dei dolci, possa accollarsi tutto ciò? non penso, è impossibile uno scenario del genere, e per questo motivo hanno "tentato" e ipotizzato di usare la scusa della destinazione d' uso, perchè non è fattibile come cosa.

La grande differenza tra lo svapo e la sigaretta elettronica, punto di forza della nostra sana abitudine, è che tolta la nicotina(unica cosa su cui si possono realmente appigliare), noi utilizziamo sostanze innocue e usate in molti altri campi, che non puoi andare ad intaccare. Ecco perchè ribadisco che per alcuni di noi il problema non sarà reperire basi e aromi, anche se li tassano, ma andranno a distruggere l' economia dello svapo, distruggere posti di lavoro, fermare il progresso di questo nostro mondo, senza, di fatto, ottenere realmente quello che loro ipotizzano! Se voglio svapare base e liquido pane e angeli, non possono di fatto vietarlo(a meno che non ritengano illegale lo svapo!), mi farò bastare l' hardware che ho(e ne ho abbastanza come molti di viìoi)e io spenderò molto molto meno rispetto a quello che loro vogliono prospettarmi, a scapito del negozio di svapo che sarà destinato(prego di no!)a chiudere, e a scapito delle loro entrate stesse che non saranno di fatto mai possibili come le ipotizzano. Sai dove recupereranno tali soldi?Nel tabacco! Perchè molte persone ritorneranno a fumare! Non c'è niente da fare!

L' unica cosa per cui spenderò soldi in più(se lo vorrò!), sarà la nicotina...ma svapando a bassi contenuti, quanto realmente possono intaccare le mie tasche? Ben poco, anche perchè di necessità virtù! Molti, come me, se continuano a svapare di guancia, abbasseranno la nicotina fino a toglierla del tutto.

 

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14 minuti fa, gas78 ha scritto:

Infatti il paradosso e la cosa assurda sta li. Di fatto, per poter mantenere in pugno ciò che vogliono, dovrebbero tassare pure gli aromi alimentari e le basi farmaceutiche, ma, parliamoci chiaro, pensi che sia possibile danneggiare così pesantemente anche l'industria farmaceutica e quella alimentare?

Si parla di monopolio, si parla di maggiorazioni del 4/500%, e tu pensi che chi acquista un' aroma alimentare per fare dei dolci, possa accollarsi tutto ciò? non penso, è impossibile uno scenario del genere, e per questo motivo hanno "tentato" e ipotizzato di usare la scusa della destinazione d' uso, perchè non è fattibile come cosa.

La grande differenza tra lo svapo e la sigaretta elettronica, punto di forza della nostra sana abitudine, è che tolta la nicotina(unica cosa su cui si possono realmente appigliare), noi utilizziamo sostanze innocue e usate in molti altri campi, che non puoi andare ad intaccare. Ecco perchè ribadisco che per alcuni di noi il problema non sarà reperire basi e aromi, anche se li tassano, ma andranno a distruggere l' economia dello svapo, distruggere posti di lavoro, fermare il progresso di questo nostro mondo, senza, di fatto, ottenere realmente quello che loro ipotizzano! Se voglio svapare base e liquido pane e angeli, non possono di fatto vietarlo(a meno che non ritengano illegale lo svapo!), mi farò bastare l' hardware che ho(e ne ho abbastanza come molti di viìoi)e io spenderò molto molto meno rispetto a quello che loro vogliono prospettarmi, a scapito del negozio di svapo che sarà destinato(prego di no!)a chiudere, e a scapito delle loro entrate stesse che non saranno di fatto mai possibili come le ipotizzano. Sai dove recupereranno tali soldi?Nel tabacco! Perchè molte persone ritorneranno a fumare! Non c'è niente da fare!

L' unica cosa per cui spenderò soldi in più(se lo vorrò!), sarà la nicotina...ma svapando a bassi contenuti, quanto realmente possono intaccare le mie tasche? Ben poco, anche perchè di necessità virtù! Molti, come me, se continuano a svapare di guancia, abbasseranno la nicotina fino a toglierla del tutto.

 

La logica sarebbe infatti di creare la categoria di aromi non alimentari o da svapo (o insomma ci siamo capiti) ed introdurre la tassazione, convengo che sarebbe inattuabile di tassare gli aromi alimentari. Sul resto siamo concordi tutti, o perlomeno io lo sono.

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