Svapo

Perché lo Stato vuole mettere le mani sul vaping? Facciamo due conti…


20 messaggi in questa discussione

di Stefano Caliciuri

Come si muore in Italia? Prima di tutto per malattie cardiovascolari, poi per neoplasie e quindi per malattie dell’apparato respiratorio. Dal 2005 ad oggi la forbice però si sta stringendo: l’innalzamento dell’età media sta portando a più decessi per danni alle vie respiratorie, passati dal 3,6 per cento al 7 per cento in dieci anni. Il fumo è la causa principale di tali malattie. Lo Stato spende ogni anno circa 7,5 miliardi di euro per curare pazienti affetti da queste patologie. Eppure, nonostante questo, lo Stato continua a incentivare la diffusione e la vendita dei tabacchi, sia attraverso punti vendita specializzati che presso corner in sale giochi e bar. Basterebbe ridurre il numero di sigarette per ridurre i decessi, si direbbe. Eppure non è così semplice. L’interesse di uno Stato cinico e monopolista che vive un periodo di sofferenza è cercare il cosiddetto male minore. Gli oltre 7 miliardi di euro destinati alla spesa sanitaria sono ampiamente recuperati dalle accise sui tabacchi.
Facciamo due conti. Ponendo 5 euro il prezzo medio di un pacchetto di sigarette, il guadagno per il tabaccaio è 50 centesimi di euro, il 10 per cento del prezzo di vendita. Al fornitore vanno invece 70 centesimi. Tutto il resto va allo Stato sotto forma di accisa (2,90 euro più altri 0,90 di Iva). Insomma, per ogni pacchetto di sigarette venduto da un tabaccaio italiano, ben 3,80 euro prendono il volo con destinazione Roma: il 76 per cento del costo complessivo. Vuol dire che ogni anno grazie alle sigarette le casse italiane hanno un gettito in entrata garantito di almeno 15 miliardi di euro. Esattamente il doppio di quanto speso per curare i pazienti. Ma che, allo stesso tempo sta riducendosi un po’ per il salutismo italiano, un po’ di più a causa del vaping.
monopolio-150x150.jpgE’ in questo quadro che bisogna analizzare la volontà di assoggettare anche il vaping sotto il monopolio. Se da un lato si controlla l’intera filiera, dall’altro si ha la garanzia di un introito garantito. Il bilancio dello Stato non è ancora riuscito a capire a quanto ammonta il valore erariale della filiera delle sigarette elettroniche. Gli oltre 100 milioni preventivati nel 2015 non sono mai stati incassati. Previsione sbagliata frutto di numeri e dati errati oppure evasione ed elusione di produttori e negozianti? La risposta non è data sapere, forse entrambe le ipotesi. Certo è che 100 milioni di euro non sono nulla di fronte ai miliardi incassati dal tabacco. Ma nel lungo periodo, invece, diventerebbe fondamentale avere tra le mani un settore che potenzialmente è in grado di ridurre del 95 per cento i danni da fumo. Ecco allora che quei 7 miliardi legati alle cure sanitarie potrebbero ridursi in qualche decennio a soli 375 milioni di euro. Avendo però un’impennata delle entrate dovute alla tassazione su liquidi da inalazione, aromi e sigarette elettroniche che, mantenendo il trend di lungo periodo e dando seguito alle intenzioni delle multinazionali, potrebbe arrivare ad oltre 20 miliardi di euro. Soldi che, a quel punto, sarebbero netti. E tanti.

Vaporart-Basso.jpg

L'articolo Perché lo Stato vuole mettere le mani sul vaping? Facciamo due conti… sembra essere il primo su Sigmagazine.

Visualizza l'articolo completo su Sigmagazine

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
18 minuti fa, Svapo ha scritto:

...Lo Stato spende ogni anno circa 7,5 miliardi di euro per curare pazienti affetti da queste patologie...

...Vuol dire che ogni anno grazie alle sigarette le casse italiane hanno un gettito in entrata garantito di almeno 15 miliardi di euro. Esattamente il doppio di quanto speso per curare i pazienti...

Ecco che succede quando un non esperto si avventura in analisi più grandi di lui e, non essendo all'altezza del compito, chiude la questione con un semplice calcolo aritmetico fra due numeri. Quello che lo scienziato Caliciuri non considera in questo calcolo semplicistico sono tutti gli effetti collaterali alla morte da fumo che, inevitabilmente, influiscono e non poco sul calcolo finale.

Se questo concetto dei danni collaterali fosse compreso e accettato dalla nostra classe politica, (FORSE) i Governi inizierebbero seriamente a combattere il fumo analogico!

 

Suggerisco la lettura di questo interessante articolo:

Gli enormi costi del fumo

Mille miliardi l'anno, secondo un nuovo rapporto, è la cifra spesa globalmente per curare le malattie legate al tabagismo e per la perdita di produttività dovuta alla stessa causa.

Sei milioni di persone ogni anno muoiono prematuramente a causa del fumo. E nel 2030 le morti  per sigaretta – prima causa nel mondo di decessi che potrebbero essere evitati – si prevede saliranno a 8 milioni.  Sono alcuni dei dati di un nuovo imponente rapporto sul fumo e la sua economia (oltre 600 pagine) appena pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal National Cancer Institute americano.

FACENDO I CONTI. Il grande studio prende in esame, riassume e approfondisce non solo i ben noti aspetti dei danni alla salute, ma anche e soprattutto dei costi economici. E da questo punto di vista viene demolita la tesi secondo cui il fumo, benché altamente nocivo per la salute, sia però un importante fattore per le economie di diversi paesi, attraverso i proventi ottenuti dalle tasse sulle sigarette e il lavoro fornito dall'industria del tabacco. Tutto il contrario, invece: mentre le tasse sui prodotti del tabacco si stima ammontino globalmente a circa 270 miliardi di dollari, i costi legati al fumo e ai suoi effetti collaterali costano alle economie mondiali oltre mille miliardi di dollari tra cura delle malattie legate al tabagismo e perdita di produttività per lo stesso motivo. Nessun vantaggio, quindi, neppure considerando cinicamente solo il lato economico.

NESSUN DANNO PER LE ECONOMIE POVERE. I fumatori sono oggi nel mondo circa un miliardo e 100 milioni: la maggior parte di loro vive nei paesi in via di sviluppo. L’industria del tabacco sostiene che le misure di controllo del fumo sono contro i poveri. “L’evidenza schiacciante è l’esatto contrario” ha detto Jeremiah Paul, dell’Organizzazione mondiale della sanità, tra gli autori del rapporto. Per via delle innovazioni tecnologiche, tra l'altro, il numero di lavoratori che dipendono dal tabacco è in diminuzione nella maggior parte dei paesi. Il rapporto stima che in quasi tutti i paesi, politiche nazionali di controllo del tabacco non avrebbero alcun effetto sull'impiego o ne avrebbero uno al netto positivo, perché le perdite legate all'industria del tabacco sarebbero compensate da un aumento dell'impiego in altri settori.

TRA LE CAUSE DI MOLTI TUMORI. Una su cinque delle morti per cancro può essere attribuita direttamente al fumo: oltre al tumore del polmone, per cui il tabacco è il principale fattore causale, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha identificato 15 tipi e sottotipi di tumori per cui il fumo è un fattore di rischio noto.

Il fumo passivo rimane un grande problema: nella maggior parte dei paesi, anche senza fumare direttamente, dal 15 al 50 per cento della popolazione è esposto al fumo passivo (e le morti dovute a questa causa si stima siano 600 mila l’anno). 

DA NOI, IN TRA I GIOVANI. In Italia, secondo l’ultimo rapporto sul fumo dell’Istituto superiore di sanità, i fumatori sono 11 milioni e mezzo - più del 20 per cento della popolazione -  il 27 per cento circa uomini, il 17 donne. La maggioranza inizia a fumare prima dei vent’anni, e secondo le statistiche il numero degli studenti tabagisti è in forte aumento.

17 gennaio 2017

http://www.who.int/en/

https://www.acscan.org/

Piace a 1 persona

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Secondo me il vaping è un settore incontrollabile, nel senso che escono troppi hardware, troppi aromi. Assistiamo ad evoluzioni continue e standardizzare un settore che cambia radicalmente da un anno all'altro non è possibile.
Ma poi l'iva al 22% non andava bene? 
Secondo me sarebbe più efficace per lo stato mantenere l'iva al 22% ed aumentare i controlli.
la vedo una soluzione più proficua e controllabile.

Oppure sarei d'accordo se il tabaccaio fosse l'unico a vendere base nicotizzata con una tassazione normale (20%-30%) e per il resto lascerei il 22% su tutto: liquidi, aromi, hardware e accessori.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
1 ora fa, Ettore91 ha scritto:

Oppure sarei d'accordo se il tabaccaio fosse l'unico a vendere base nicotizzata con una tassazione normale (20%-30%)

Per piacere spiegheresti perché saresti d'accordo se il tabaccaio avesse l'esclusiva sulla vendita di basi con nicotina e perché ti sembrerebbe normale una accisa su di esse, tra il 20% ed il 30% oltre alle imposte ordinarie?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
15 hours ago, lore6 said:

Per piacere spiegheresti perché saresti d'accordo se il tabaccaio avesse l'esclusiva sulla vendita di basi con nicotina e perché ti sembrerebbe normale una accisa su di esse, tra il 20% ed il 30% oltre alle imposte ordinarie?

Penso che potrebbe essere una via di mezzo tra la regolamentazione che vorrebbe lo stato e la richiesta degli svapatori

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Inviato (modificato)

Sì questo l'avevo capito, però siccome l'Italia è una repubblica e non c'è un re che impone le tasse ai suoi sudditi da considerare controparte, domandavo come mai ti sembri più idonea una tassa sulle sigarette elettroniche di una, per esempio, sul gioco delle bocce. Una tassa aggiuntiva s'intende, oltre le normali imposte che si pagano sul reddito che poi spendi in sigarette elettroniche, l'IVA, sulla licenza che il negozio di sigarette elettroniche ha come tutti gli altri, sulla pubblicità ed altre che non mi vengono in mente.

Vorrei, in altre parole, capire perché ti sembra adeguato che la collettività induca i consociati a giocare a bocce o mangiare banane invece di svapare, rendendo queste altre attività più convenienti.

Modificato da lore6
Ho scritto 'na roba che un si poteva leggere.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
3 ore fa, Ettore91 ha scritto:

Penso che potrebbe essere una via di mezzo tra la regolamentazione che vorrebbe lo stato e la richiesta degli svapatori

 

16 minuti fa, lore6 ha scritto:

Vorrei, in altre parole, capire perché ti sembra adeguato che la collettività induca i consociati a giocare a bocce o mangiare banane invece di svapare, rendendo queste altre attività più convenienti.

Perchè quando si usano due pesi e due misure si ottiene il risultato di avere tutti d'accordo e tutti scontenti ma zitti...e perchè si ottine anche il vantaggio di far finta di esser schierati da tutt'e due le parti.

Potrebbe fare l'Azzeccagarbgli

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Semplicemente perché dovrebbe essere l’unica cosa tassabile senza dover demolire una filiera che crea posti di lavoro

in questo modo si eviterebbero rotture 

inoltre ,anche se non scontato, si darebbe da mangiare ai tabaccai che stanno sul piede di guerra perché sono gli unici sotto monopolio

allora basterebbe seriamente lasciare a loro la vendita di Nico senza aumentare il prezzo a dismisura e agli shop fisici e online le vendite di hardware e liquidi o altro senza controllo da parte dello stato 

tutti felici e tutti contenti

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

@lore6 capisco cosa intendi, dicevo solo che potrebbe essere un buon compromesso dividere le due parti, il tabaccaio l'esclusiva sulle basi nicotinate e il nagoziante l'esclusiva su tutto il resto. Non voglio fare una polemica su cosa sia giusto tassare e cosa no. Non mi interessa, non ho le competenze e sicuramente non è questa la sede.
Come ho scritto sopra penso che lo stato non possa stare al passo dei vari sistemi di alimentazione e quindi ne abbasserebbe la qualità e la scelta per gli svapatori. 
E' solo una mia opinione che nasce e muore qui, di certo non la ritroveremo sul banco di palazzo chigi.

@zonesarei io azzecca-garbugli?

Piace a 1 persona

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
11 minuti fa, Ettore91 ha scritto:

Non voglio fare una polemica su cosa sia giusto tassare e cosa no. Non mi interessa, non ho le competenze e sicuramente non è questa la sede.

Mi spiace per la polemica però non sono d'accordo; è propio questa la sede per formarsi un'opinione, i forum servono soprattutto a questo.

L'Italia è una repubblica e siccome per l'attuale legge europea lo svapo è riservato alle persone maggiorenni, tutti andiamo a votare. Insisto perché ho notato che nei confronti di queste novità molti si sentono sudditi, invece non è così in teoria e non dovrebbe esserlo in pratica.

Bisognerebbe perlomeno che avessimo le idee chiare sulle conseguenze. Quando andavo a scuola prima di entrare si fumava, a volte si fumava di nascosto in bagno, gli adolescenti che uscivano in gruppo avevano bisogno di un segnale di unione e fumavano assieme. Adesso lo svapo sta diventando di moda e molti potenziali fumatori invece svapano e non iniziano a fumare; sta diventando di moda per la rapida uscita di nuovi modelli di box e atom che non sarebbe compatibile con la registrazione all'AAMS, sta diventando di moda perché ha costi popolari.

In Italia ci sono undici milioni di fumatori e sai che molte di loro, non si sa quante ma statisticamente la maggioranza di loro sono destinati a stare molto male e morire prematuramente soffrendo molto; altri vivranno in modo indegno, con gravi menomazioni. Alcuni di loro stanno valutando di passare alla sigaretta elettronica e tra le varie valutazioni pensano anche al costo. Aumentando il costo poche o tante di queste persone decideranno di continuare a fumare.

Alla luce dei danni che il fumo provoca alla salute e sapendo che la sigaretta elettronica è in grado di evitarli, credo che andrebbe incentivata. Incentivare non significa applicare una piccola sovrattassa, significa togliere una parte delle tasse comuni, per esempio applicando un'IVA agevolata, con aliquota ridotta.

E' buffo che la maggior parte degli italiani non si sentirebbe di uccidere una persona per il proprio interesse o convenienza, però quasi tutti sono disponibili ad accettare la morte di molte persone passivamente, come conseguenza di ciò che accettano, senza sentirsi responsabili. Invece li sono, responsabili! Intanto chi accetta un'azione senza tentare di fermarla ne è in parte responsabile, inoltre noi stiamo prendendo quella decisione, tramite i nostri rappresentanti e non abbiamo alcun alibi per imputarla ad altri.

Mi spiace averla messa giù un po' dura ma avevo bisogno di spiegare perché sono contrario ad una "piccola tassa": non voglio ammazzare nessuno (compreso me stesso, scusate l'egoismo).

 

Piace a 3 persone

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

capisco cosa vuoi dire, se dipendesse da me le sigarette elettroniche le farei prescrivere dal dottore come terapia ai tabagisti, perchè se è vero che non fanno bene, sicuramente ti aiutano a non farti tanto male. 
Ma siccome non viviamo ancora questa realtà pensavo che andare a pagare €20 su un litro di base di €100 (quindi in tot €120) non sarebbe la fine del mondo, non saremmo sudditi, lo stato avrebbe i suoi guadagni e sarebbero controllati e registrati piuttosto che andare a fare calcoli forfettari come abbiamo fatto fino ad ora.
Ti ripeto che secondo me sarebbe l'opzione che lascerebbe tutti contenti (negozianti-stato-vapers) anche perchè nessuno è stato  additato come azzecca-garbugli fino ad ora quando è andato a comprare un atom, un aroma o una pico dal negoziante pagando il 22% di iva.
Io da avvocato azzecca-garbugli quale sono o da suddito quale sono non avrei problemi ad andare dal tabaccaio a comprare 1 litro di base a 4mg di nicotina con imposta del 22% per poi andare dal negoziante a comprare aromi ecc
Giuro che non avrei problemi!


 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Eppure in tutto questo •••••io che stanno facendo qualcosa continua a sfuggirmi: di solito la gallina dalle uova d'oro la si tiene in vita, non la si uccide senza se e senza ma. Se lo Stato davvero volesse recuperare gettito dal settore del vaping aumenterebbe certo la tassazione, questo è pacifico, ma non attuerebbe una politica che ne decreta la fine: dei 100 milioni che la Vicari mette sul piatto voglio vedere tra 1 anno quanti effettivamente ne rientreranno. Boh lo capisce anche mia figlia che un liquido mix serie a 50 euro significa solo non devi svapare, veramente stento a capire questo disegno.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
15 ore fa, Ettore91 ha scritto:


@zonesarei io azzecca-garbugli?

Non direttamente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
9 ore fa, Ettore91 ha scritto:

non saremmo sudditi, lo stato avrebbe i suoi guadagni

Perdonami se insisto, solo per quest'ultimo chiarimento. La frase citata è contraddittoria: sentirsi sudditi consiste proprio nel considerare lo stato come un'entità esterna e sovraordinata. Siccome è oggettivamente sovraordinata, considerarla esterna induce alla sudditanza.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Inviato (modificato)

4 ore fa, pierlu78 ha scritto:

Eppure in tutto questo •••••io che stanno facendo qualcosa continua a sfuggirmi: veramente stento a capire questo disegno.

Quello che dici è condivisibile, non è chiaro il perché di una manovra così drastica. Lo Stato, anche giustamente a mio avviso, potrebbe voler tassare un prodotto nocivo e che crea dipendenza come la nicotina. Lo accetto, ci posso stare. A quel punto crea un'accisa sui liquidi contenenti nicotina (diciamo del 20%) e stop, tu Stato ti garantisci un'entrata extra e non vai a pesare più di tanto sui consumatori (non credo che 2 euro in più su 10 euro di base cambino la vita di noi vaper).

Quello che invece si prospetta ha i contorni di una follia. Praticamente tassando tutto si mira ad annichilire un intero settore. Nella peggiore delle ipotesi hardware e liquidi costeranno un sacco, i negozi fisici chiuderanno e l'import sarebbe seriamente colpito. Ora mi domando, a chi giova questa operazione? Sicuramente a tabaccai e industria del tabacco. I primi perchè avrebbero un ritorno in termini di esclusività della vendita e di traffico nel punto vendita, i secondi perchè probabilmente alcuni vaper torneranno a fumare e chi inizia avrà più limiti nello svapo che nelle sigarette. E lo Stato? il ragionamento è semplice: la gente svapa? tasso tutto il possibile e ci guadagno; la gente smette di svapare? credo e spero che fumino sigarette e ci guadagno. Il fumo uccide? sti caxxi io guadagno. Questo è ciò che penso. Tra l'altro è un ragionamento superficiale in quanto non si considerano i posti di lavoro e le attività chiuse (questo la dice lunga sulla competenza del governo in materia di macroeconomia).

Perché ora? perché di fretta? Io penso qualcuno abbia fatto partire mega mazzette per fare tutto il prima possibile. Col nuovo governo i giochi potrebbero non essere semplici, dunque meglio approfittare del caos attuale per tirare l'acqua al mulino (approfittando anche della legge finanziaria che va approvata per forza entro l'anno).....

Quindi, perché si fa la manovra? per favorire qualcuno (leggasi sopra) sulla pelle dei cittadini il prima possibile per evitare di trattare col nuovo governo.

Modificato da ciof_90
Inserimento di una precisazione
Piace a 2 persone

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

@ciof_90  Questo è l'obiettivo, non guadagnarci in futuro con il vaping che conosciamo noi, ma fare tornare la gente a fumare e non fare smettere quelli che ancora fumano.

E quando saranno pronte le soluzioni di PM &friends, la strada per la vendita in tabaccheria sarà aperta... e i tabaccai venderanno principalmente quelle, allora si che ci guadagneranno anche col vaping.

Piace a 4 persone

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Inviato (modificato)

Salve,

a me pare che la cosa sia fuggita di mano nella cecità dominante della classe dirigente di questi anni. Credo anch'io che contributi più o meno leciti per l'imminente campagna elettorale, per beneficio personale, per mille altri fini che trovano tutte spiegazione nell'ignoranza e nell'inettitudine riscontrabile in alcuni esponenti politici, siano stati largamente distribuiti. Probabilmente se chiedessimo spiegazione di quale visione abbia ispirato e redatto il testo di questo emendamento, ci troveremmo nella stessa scena di molti anni fa - quella volta era il monopolio televisivo - quando al firmatario della legge a fronte di una simile richiesta, non seppe rispondere e divenne così evidente che la legge l'avevano scritta ben altri. Ad essa il parlamentare in questione, per altro già noto per la brillantezza politica e intellettuale, aveva solo dato il suo nome.

Vorrei inoltre sottolineare che fumare - sigarette analogiche - è ritenuta una cosa a cui si può rinunciare, e in quanto tale se ti ha danneggiato fisicamente è solo colpa tua. I fumatori, colpevoli quindi, io fra loro, sono sempre andati zitti zitti a comprare  tabacco o sigarette gravate di ogni accise possibile con il pensiero che in fondo se lo meritavano di dover pagare per il loro errore. L'ultimo decennio ha esasperato  la colpevolizzazione del fumatore, e il senso di colpa del fumatore soprattutto se ammalato di cancro o malattie cardiovascolari da tabagismo. Molti medici hanno detto ai loro pazienti: ha fumato una vita intera che si aspettava?

Lo svapo è percepito ancora peggio a causa della disinformazione di questi anni. Le persone si sentono minacciate dal vapore ma non si sentono minacciate da altri inquinanti nell'aria; non credono serva a smettere; non gliene importa nulla che possa salvare qualcuno, anzi pensano che un nuovo svapatore passi solo da un vizio all'altro e lo trucchi da strumento di riduzione del danno. L'ignoranza in fatto di vaping da parte della classe medica e operatori della salute è ampissima, si passa dal divieto o allo sfottò: che fa gioca a fumare come i ragazzini?

In questo contesto e spazio, lo stiamo leggendo in alcuni interventi, quasi gli svapatori si persuadono che un fondo di giustezza ci sia, doveva accadere.  Non capendo, come dice @johnnymax, che si sono solo preparate le strade dalle quali arriverà a noi lo svapo di stato come c'è il fumo di stato; e, come per il fumo di stato, solo le anime ingenue o rimbecillite da un pantheon di santi e icone del vaping crederanno di essere al riparo da qualcosa che possa danneggiare la loro salute, o imbrogliarli nell'acquisto di ecig come invece pare loro è il rischio del vaping non irregimentato nella parole magiche: legge e stato, tabaccheria, no web.

La durezza e il palese intento punitivo di questo emendamento, che non si è mai riscontrata nei confronti di altri prodotti destinati a fomentare presunti vizi, rivela quale e quanta noia dia lo svapo così com'è. Per  rispondere alle istanze di sicurezza che alcuni consumatori potevano esprimere, c'erano tanti e ben altri modi, fra quali anche una giusta tassa sulla nicotina possibile solo da parte di uno stato che non considerasse i suoi cittadini sudditi, accettabile da parte di cittadini che non considerino lo stato un'entità astratta; e da sempre, con complesse spiegazioni culturali e storiche, gli italiani esercitano il loro diritto e dovere verso lo stato a cavallo di queste interpretazioni.

Saluti a tutti

 

Modificato da renata1
Piace a 1 persona

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
1 ora fa, johnnymax ha scritto:

allora si che ci guadagneranno anche col vaping.

Il quadro che descrivi è fin troppo roseo secondo me. Non credo proprio che PM e co. disinvestano sul tabacco per favorire lo sviluppo del vaping a maggior ragione in una nazione (Italia) che presenterà a breve svantaggi notevoli per la seconda categoria. Non credo rischierebbero una cannibalizzazione così esplicita dei loro prodotti. 

Se chi fosse al governo avesse un minimo di conoscenze in ambito di politica economica, saprebbe bene che un provvedimento di questo genere è un autogol pazzesco in termini di PIL. Guadagni, forse, in termini di accise. Perdi in occupazione, quindi imposte sul lavoro, quindi imposte sulle imprese, quindi in consumi (perchè la gente che guadagna spenderà pure) ed in risparmi, perdi in ricerca e sviluppo ed innovazione (creare nuovi liquidi/hardware) e potrei continuare...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
33 minuti fa, ciof_90 ha scritto:

Non credo proprio che PM e co. disinvestano sul tabacco per favorire lo sviluppo del vaping a maggior ragione in una nazione (Italia) che presenterà a breve svantaggi notevoli per la seconda categoria. Non credo rischierebbero una cannibalizzazione così esplicita dei loro prodotti. 

Dici? ;)

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio/e-vapor-platforms/platform-3

Ma soprattutto...

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio/e-vapor-platforms/platform-4

https://www.pmi.com/smoke-free-products/mesh-taking-e-cigarettes-further

https://www.pmiscience.com/news/smoke-free-products-scientific-update

Hanno investito miliardi... ma ora vogliono tutto il mercato! :shock:

E il governo gli ha aperto la strada stendendo un tappeto rosso...

Se poi pensi che la fabbrica della Iqos è in Italia e che Renzi (e Vicari) sono andati ad inaugurare la fabbrica tessendone le lodi, fate presto a trarre le conclusioni.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
55 minuti fa, johnnymax ha scritto:

Dici? ;)

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio/e-vapor-platforms/platform-3

Ma soprattutto...

https://www.pmiscience.com/platform-development/platform-portfolio/e-vapor-platforms/platform-4

https://www.pmi.com/smoke-free-products/mesh-taking-e-cigarettes-further

https://www.pmiscience.com/news/smoke-free-products-scientific-update

Hanno investito miliardi... ma ora vogliono tutto il mercato! :shock:

E il governo gli ha aperto la strada stendendo un tappeto rosso...

Se poi pensi che la fabbrica della Iqos è in Italia e che Renzi (e Vicari) sono andati ad inaugurare la fabbrica tessendone le lodi, fate presto a trarre le conclusioni.

Non ne ero a conoscenza, sicuro un tentativo di prendere la fetta di mercato dei vaper lo faranno allora...Guarda io "shish" non lo considero proprio, quella è solo una delle tante porcate fatte da lui e da altri da quando ho memoria.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio

Crea un account o accedi per partecipare

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Registrati ora, bastano due click!


Iscriviti a Svapo.it

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora