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Jacklee

Rigenerazione


6 messaggi in questa discussione

Salve a tutti, sono nuovo, piacere!

Ho cercato in giro ma non ho trovato niente che rispondesse alla mia domanda, ovvero quali sono le differenze tra le principali tipologie di fili per la rigenerazione? Ovvero il kanthal a1, nichelcr e ss316, se poi c'è ne sono altri sono pronto ad ascoltare, e imparare, però mi interessava sapere le differenze dei materiali, grazie in anticipo!!

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Inviato (modificato)

leggi questo articolo forse ti chiarirà le idee

 

Modificato da ilpaolo

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Il 16/11/2017 alle 18:41 , ilpaolo ha scritto:

leggi questo articolo forse ti chiarirà le idee

 

Grazie mille, era esattamente ciò che cercavo! Grazie ancora!

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Sto cominciando a informarmi seriamente sul mondo della rigenerazione. Sono molto schietto nell'ammettere che, al momento, l'unico obbiettivo è risparmiare. A me sembra che il costo delle resistenze in rapporto alla durata incida parecchio sulla "svago economia".

  • Tiro di guancia 
  • Faccio liquidi 50/50
  • Svapo 5/7ml sintetici: 70% a 0 nicotina, 30% a 3/4 nicotina.

Mi orienterò, probabilmente su un kayfun che mi sembra avere un'ottimo rapporto qualità/semplicità di rigenerazione e vorrei utilizzare, almeno all'inizio, coill già fatte.

Quindi, consapevole che stiamo discutendo di impressioni personali, certamente esistono degli assiomi e quindi, in base a questi e considerando che le domande che seguono le faccio tenendo conto dell'utilizzo dei 5/7ml di solo liquidi sintetici.

  • Posso cambiare il cotone una volta al giorno e la resistenza usarla più giorni? Se si, quali sono i rischi e gli aspetti davvero negativi?
  • Se in sostanza "si può fare", comprendendo che ci sono mille variabili, si può dire quanto potrebbe durare una resistenza prima di doverla cambiare necessariamente?
  • Una resistenza utilizzabile ma usurata, con cotone nuovo e ben installato, influenza molto il sapore del liquido?

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32 minuti fa, casmar ha scritto:

 

  • Posso cambiare il cotone una volta al giorno e la resistenza usarla più giorni? Se si, quali sono i rischi e gli aspetti davvero negativi?
  • Se in sostanza "si può fare", comprendendo che ci sono mille variabili, si può dire quanto potrebbe durare una resistenza prima di doverla cambiare necessariamente?
  • Una resistenza utilizzabile ma usurata, con cotone nuovo e ben installato, influenza molto il sapore del liquido?
  • cè chi cambia cotone e resistenza una volta al giorno, chi ogni due, chi cambia solo il cotone ed esegue un dryburn alla resistenza, c'è un pò di tutto ed è dipeso da primis dallo svapatore come sua scelta personale, dallo stato del cotone e della resistenza che avvolte non ti lascia altra scelta che smontare tutto e rifare, questo in base anche alla quantità di liquido consumato e se tale liquido è sintetico o organico.
    Nella tua ultima ipotesi se cambi il cotone e vuoi proseguire con la resistenza che stai usando se effettui una manutenzione adeguata alla resistenza dryburn a bassi wattaggi, spazzolamento con un pennellino a setole metalliche e lavaggio sotto acqua la resistenza la rimetti in sesto e puoi proseguire solo cambiando il cotone. Diciamo che mediamente puoi eseguire il solo cambio ti cotone ma alla prossima devi anche sostituire la resistenza.

 

 

Un calcolatore ti può essere di gran aiuto per iniziare a rigenerare, con questa guida ti puoi fare una infarinatura.
 

 

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57 minuti fa, casmar ha scritto:
  • Posso cambiare il cotone una volta al giorno e la resistenza usarla più giorni? Se si, quali sono i rischi e gli aspetti davvero negativi?

Cambiare la resistenza è una scelta di compromesso. Da nuova funziona perfettamente, già dopo il primo tiro in teoria non è più nuova, si è leggermente sporcata ed ha subito un impercettibile calo di prestazioni. La cambi quando per te è diventata inaccettabile, nella tua percezione personale.

Il cotone trasportando il liquido fa anche da filtro, oltre ad incrostarsi nella zona della resistenza, si ottura, perciò dura meno della resistenza. Se fai resistenze semplici di un solo filo tondo, il costo del filo è trascurabile e cambiarla diventa solo un problema di averne voglia.

Il vantaggio di cambiare solo il cotone, oltre a quello ovvio di avere il cotone nuovo, è che nell'occasione puoi lavare la resistenza (e anche il serbatoio, il castello e tutto l'atom). Non concordo molto sull'opportunità di pulirla con spazzola metallica, al massimo con uno spazzolino da denti, perché si richia di portar via del metallo ottenendo una resistenza che è ben pulita ma con caratteristiche differenti da quelle che dovrebbe avere.

1 ora fa, casmar ha scritto:

Se in sostanza "si può fare", comprendendo che ci sono mille variabili, si può dire quanto potrebbe durare una resistenza prima di doverla cambiare necessariamente?

La cambi quando per te è diventata inaccettabile, nella tua percezione personale.

1 ora fa, casmar ha scritto:

Una resistenza utilizzabile ma usurata, con cotone nuovo e ben installato, influenza molto il sapore del liquido?

Probabilmente la resistenza si usura anche, però il fenomeno che ne fa calare le prestazioni sono le incrostazioni. I depositi sul filo fanno cambiare le caratteristiche termiche perché: limitano la diffusione del calore, aumentano la superficie di scambio, sono porose.

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