Quando si aspira da un dripper una "steccata" fa male oppure no?

Buonasera vapers, da quando ho cominciato a usare i rigenerabili (circa un'anno) mi affligge questa domanda quando si stecca e si ha quel sapore di mezzo bruciato diciamo fanno male quelle sostanze quando vengono aspirate? Sul forum ho trovato poco e niente su questa cosa, anche girovagando online niente, e cosi mi sono incuriosito, piu che altro io penso che quando stecchi un minimo di liquido rimane a bagnare la coil ma quel sapore di bruciato o di mezzo metallo come lo si vuol chiamare quanto puó far male? (Soprattutto se si aspirebbe del filo resistivo non penso facci così bene). Almeno secondo me puó essere una discussione interessante perche parliamoci chiaro chi è che non ha mai steccato una volta nella sua vita? Chiaramente con l'attenzione non succede ma magari con un'attimo di testa fra le nuvole puó succedere e capire anche questa cosa renderebbe di certo l'esperienza di svapo ancora più completa. 

A questo punto vi saluto a tutti quanti e buone svapate amici😉

Di sicuro non é salutare ma sempre meglio di fumarsi una sigaretta classica che ogni tiro inali oltre 200 sostanze potenzialmente cancerogene

30 minuti fa, Rabe94 ha scritto:

Su quello non avevo dubbi guarda... Da ex fumatore incallito preferisco anche io una steccata piuttosto che riaccendere una bionda 

Che cotone usi?

Perché io sul dripper uso il kendo gold e ti assicuro che steccare è veramente difficile! 

Cmq basta capire quando sta finendo il liquido nel cotone, fa meno vapore e si sente un po' il sapore di cotone, ma non di bruciato, arrivato a questo punto qui devi mettere il liquido altrimenti stecca!

9 minuti fa, Rabe94 ha scritto:

Anche io uso il kendo, peró forse non mi sono spiegato bene, io parlo in generale volevo capire se quando capita di steccare quale sono le sostanze che si aspirano e se sono dannose, da quando uso il kendo anche io non stecco quasi più ma quando usavo il native con tiri un po più lunghetti a volte capitava e volevo sapere più che altro per informazione personale qualcosa in più.

Acroleina, formaldeide, acetaldeide... e sono tutte dannose!

1 minuto fa, Rabe94 ha scritto:

Sono comunque lo stesso 3 sostanze rispetto le 200 e passa delle sigarette... Magari se hai tempo ti dispiacerebbe spiegarmi meglio queste sostanze in parole povere? Tanto almeno io sono sotto l'ombrellone e non ho di meglio da fare😂 Spero sia così anche per voi ovviamente

Qua in corsica l'ombrellone non si può aprire oggi...

C'è un vento che ti stacca anche i drip tip dall'atom

2 ore fa, johnnymax ha scritto:

C'è un vento che ti stacca anche i drip tip dall'atom

Ciao a tutti, mi hanno proposto un cotone che si chiama Angorabbit, praticamente il venditore dice che non prende fuoco e non carbonizza. Qualcuno l'ha già provato, con cosa lo fanno, con l'amianto?

24 minuti fa, Battlestar ha scritto:

Ciao a tutti, mi hanno proposto un cotone che si chiama Angorabbit, praticamente il venditore dice che non prende fuoco e non carbonizza. Qualcuno l'ha già provato, con cosa lo fanno, con l'amianto?

Ciao... ora non conosco e non ho mai usato questo cotone , però non credo venga da Krypton e che possa differire per caratteristiche da altri simili ... complimenti alla fantasia del venditore 

Il 11/8/2017 alle 00:43 , Rabe94 ha scritto:

Omissis

Innanzitutto non si svapa la resistenza, il metallo ha un minimo di "evaporazione" da solido (si chiama sublimazione) ma minimo, stare in un ambiente polveroso sarebbe peggio. Il liquido è sicuro e quasi completamente innocuo se si fa vaporizzare alle temperature previste, a temperature eccessive è ben noto che produce sostanze nocive.

Purtroppo non ci sono esami capaci di dirci quante sostanze nocive ci sono in una steccata. Le prove si dividono praticamente in due: da una parte quelle fatte per dimostrare che svapare è innocuo, che usano una sigaretta elettronica esattamente come da progetto, dall'altra quelle che vogliono dimostrare che se si usa male è pericolosa. Questo secondo tipo di studi esiste ma non da una prospettiva realistica perché quando un apparecchio di analisi prende una steccata non si schifa e non smette subito, può andare avanti tranquillamente 10 minuti così, tutt'un tiro di 10 minuti di bruciato.

In definitiva fa male, la soluzione consiste nell'evitare per quanto possibile di aspirare il vapore bruciacchiato, cosa che ogni svapatore fa istintivamente perché prima che male fa schifo.

31 minuti fa, Battlestar ha scritto:

cotone

non prende fuoco e non carbonizza

E per caso se lo metto vicino a un atom di ferro me lo trasforma in oro?

Confermo che ha detto cose a caso per venderlo.

13 minuti fa, lore6 ha scritto:

E per caso se lo metto vicino a un atom di ferro me lo trasforma in oro?

AHAHAH adesso la mia giornata sarà più bella 

Il 13/8/2017 alle 13:35 , lore6 ha scritto:

...Il liquido è sicuro e quasi completamente innocuo se si fa vaporizzare alle temperature previste, a temperature eccessive è ben noto che produce sostanze nocive...

Chiedo venia, sicuramente esisterà già un ampio post che ne tratta...
Ma questa temperatura, sarebbe?

Presumo che, allora, sia questa l'origine dell'integrazione del TC nei circuiti... ma a 'sto punto mi sorge un'altra domanda... è possibile settare il TC anche su un GOON? Deve essere una opzione SIA dell box che dell'atom o basta che la BOX lo implementi?

11 minuti fa, V4L3R10 ha scritto:

Chiedo venia, sicuramente esisterà già un ampio post che ne tratta...
Ma questa temperatura, sarebbe?

Presumo che, allora, sia questa l'origine dell'integrazione del TC nei circuiti... ma a 'sto punto mi sorge un'altra domanda... è possibile settare il TC anche su un GOON? Deve essere una opzione SIA dell box che dell'atom o basta che la BOX lo implementi?

Il TC non è prerogativa dell’ atom ma delle coil,e più esattamente del materiale con cui sono fatte,quindi se la box ha il TC lo puoi usare con qualsiasi atom/dripper che monti coil del materiale che lo supportino.

per le temperature,variano a secondo del materiale...in ss, quando uso il TC,lo imposto sui 240/250 gradi.

Non so la temepratura, quando succede è ben avvertibile la presenza di sostanze irritanti, che per l'appunto irritano.

Lo scopo del controllo di temperatura penso che non sia tanto quello di evitare il surriscaldamento, che si evita anche calibrando bene la potenza, quanto quello di potersi avvicinare molto al limite ed avere un comportamento più uniforme.

Per usare il controllo di temperatura serve una box che lo supporti e una resistenza adatta, cioè fatta di materiale opportuno. La resistività dei materiali conduttivi cambia con la temperatura, il circuito della box registra la variazione di resistenza e calcola la temperatura; il principio è lo stesso della sonda di temperatura della caldaia. Tutti i materiali conduttivi cambiano la resistività, però alcuni la cambiano poco, altri in modo caotico difficile da controllare, alcuni hanno una variazione abbastanza grande e lineare da usare nei calcoli, le resistenze per TC sono fatte di questi ultimi materiali.

7 minuti fa, GeppoSvapo ha scritto:

per le temperature,variano a secondo del materiale

Le temperature teoricamente dovrebbero variare secondo l'effetto che si vuole ottenere, però siccome la box registra soprattutto la variazione di temperatura più che la temperatura in assoluto, la regolazione cambia con il materiale. In altre parole potresti trovare soddisfacente una temperatura di 120 gradi con un certo materiale e poi scoprire che in realtà la coil si scalda a 220 gradi, però quello che è vero è che sono sempre quei gradi prefissati, tutte le volte uguali.

Quindi nel mio caso il problema è che sto usando delle coil in kanthal (vedi img 2) mentre, stando al manuale (img 3), potrei usare Nickel, NiFe, Titanio e SS... Ovviamente quindi le coil armour che ho comperato, NON vanno bene perchè sono NiCr... (img 1), giusto?

Perdonate, mi sono anche reso conto di essere off topic e per di più ho realizzato che, oggettivamente la "svampata" metallica arriva a causa dell'evaporazione del liquido e non della temperatura in se... 
scusate \O.o/

NiCr e Kanthal non possono lavorare in TC...per la “svampata”,usando coil in TC la eviteresti.

33 minuti fa, lore6 ha scritto:

Non so la temepratura, quando succede è ben avvertibile la presenza di sostanze irritanti, che per l'appunto irritano.

Lo scopo del controllo di temperatura penso che non sia tanto quello di evitare il surriscaldamento, che si evita anche calibrando bene la potenza, quanto quello di potersi avvicinare molto al limite ed avere un comportamento più uniforme.

Per usare il controllo di temperatura serve una box che lo supporti e una resistenza adatta, cioè fatta di materiale opportuno. La resistività dei materiali conduttivi cambia con la temperatura, il circuito della box registra la variazione di resistenza e calcola la temperatura; il principio è lo stesso della sonda di temperatura della caldaia. Tutti i materiali conduttivi cambiano la resistività, però alcuni la cambiano poco, altri in modo caotico difficile da controllare, alcuni hanno una variazione abbastanza grande e lineare da usare nei calcoli, le resistenze per TC sono fatte di questi ultimi materiali.

Le temperature teoricamente dovrebbero variare secondo l'effetto che si vuole ottenere, però siccome la box registra soprattutto la variazione di temperatura più che la temperatura in assoluto, la regolazione cambia con il materiale. In altre parole potresti trovare soddisfacente una temperatura di 120 gradi con un certo materiale e poi scoprire che in realtà la coil si scalda a 220 gradi, però quello che è vero è che sono sempre quei gradi prefissati, tutte le volte uguali.

Per “temperature” intendevo quelle limite oltre le quali il materiale si presume possa avere effetti non piacevoli.

Comunque il TC è utile anche per evitare il surriscaldamento e/o le steccate.

12 minuti fa, V4L3R10 ha scritto:

la "svampata" metallica arriva a causa dell'evaporazione del liquido e non della temperatura in se

Devi ripensare meglio a come lavora la coil. Se il liquido evapora e non è adeguatamente rimpiazzato, niente raffredda più la coil e la sua temperatura aumenta.