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Università St. Andrews: “Tossicità sigaretta elettronica inferiore del 99% al fumo”


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di Stefano Caliciuri

Nuova importante ricerca a dimostrazione dell’enorme potenzialità della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno. L’Università scozzese di Saint Andrews, attraverso lo staff di ricerca coordinato dal professor Stephens, ha studiato le emissioni sprigionate dai vapori dell’ecig e dal fumo tradizionale abbinandole alla possibilità per il consumatore di sviluppare il cancro. Per far questo, lo staff ha utilizzato un modello di analisi assai diffuso in ambito accademico: i risultati sono stati misurati a partire da un consumo a lungo termine per un totale di 30 litri di eliquids utilizzato con aspirazione diretta (i cosiddetti tiri di polmone) e 15 sigarette tradizionali al giorno. Confrontando i due utilizzi, che si possono definire “estremi” per la sigaretta elettronica” e “moderati” per il tabacco convenzionale, i risultati non lascerebbero spazio a dubbi: il vapore della sigaretta elettronica – secondo i ricercatori – sono portatori di sostanze cancerogene del 99 per cento inferiori rispetto il fumo di sigaretta tradizionale. 
E’ possibile consultare la ricerca integrale sulla rivista scientifica Tobacco Control.

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Confrontando le potenzialità del cancro dalle emissioni provenienti da prodotti di nicotina vaporizzati, incluse le sigarette elettroniche con quelle del fumo di tabacco

Dr William E Stephens, Scuola di Scienze della Terra e Ambientale, Università di St. Andrews, Edificio Irvine, North Street, St Andrews, Fife KY16 9AL, Scozia, Regno Unito; [email protected]


Estratto

Contesto Quantificare il danno relativo causato dall'inspirazione delle emissioni aerosoliche dei prodotti di nicotina vaporizzati rispetto al tabacco combustibile da fumo è una questione importante per la salute pubblica.

Metodi Le potenzialità del cancro di vari aerosol di trasporto di nicotina sono modellati usando analisi chimiche pubblicate sulle emissioni e sui relativi rischi associati all'insalazione. Le potenze vengono confrontate usando una procedura di conversione per esprimere fumo e vapori di sigaretta elettronica in unità comuni. I rischi di cancro a vita vengono calcolati da potenze che utilizzano stime di consumo giornaliero.

Risultati Gli aerosol formano uno spettro di potenzialità del cancro che coprono cinque ordini di grandezza dall'aria incontaminata al fumo di tabacco. Le emissioni di sigarette elettroniche spaziano gran parte di questa gamma con la preponderanza di prodotti con potenze inferiori all'1% del fumo di tabacco e che rientrano in due ordini di grandezza di un inalatore di nicotina medicinale; Tuttavia, una piccola minoranza ha potenze molto più alte. Questi risultati ad alto rischio tendono ad essere associati ad elevati livelli di carbonile generati quando l'energia eccessiva viene erogata alla bobina atomizzatore. I campioni di un dispositivo prototipo non bruciore hanno minori potenze del cancro rispetto al fumo di tabacco per almeno un ordine di grandezza, ma potenze più elevate rispetto alla maggior parte delle sigarette elettroniche. Il rischio di vita medio diminuisce nella sequenza: sigarette combustibili >> calore-non-bruciare >> sigarette elettroniche (potenza normale) ≥nicotina inalatore.

Conclusioni Le combinazioni ottimali delle impostazioni dei dispositivi, della formulazione liquida e del comportamento di vapore provocano normalmente emissioni di sigarette elettroniche con potenzialità molto meno carcinogeniche rispetto al fumo di tabacco, anche se esistono circostanze in cui i rischi di cancro delle emissioni di sigarette elettroniche possono aumentare, talvolta sostanzialmente. Queste circostanze sono generalmente evitabili quando le cause sono conosciute.

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Questo come vedete è un estratto della ricerca fatta, tradotta con google, @Svapo è normale che per accedere all'articolo completo si debba pagare? minimo 131 sterline.

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