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Arcosommerso

Verità o ennesimo fake?


49 messaggi in questa discussione

Inviato (modificato)

Io rimango fedele agli studi fatti da veronesi, dal mio punto di vista, una delle persone più affidabili riguardo l'oncologia, che incentivava l'uso della sigaretta elettronica per i fumatori. 
Tra l'altro ha operato mia nonna 40 anni fa per un cancro al polmone, lei è ancora tra di noi per fortuna, fumando ancora a 87 anni e con mezzo polmone in meno da 40 anni, veronesi purtroppo no.
Comunque giusto per chiacchierare, perchè non voglio dare il cattivo esempio, mia nonna è davvero fortunata ad avere vissuto così tanto, gli studi della correlazione "fumo/morte" ci sono, e quelli sono reali e comprovati.
 

Modificato da Ettore91

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3 ore fa, Caleb ha scritto:

Affermo però il diritto, che ormai è diventato un tabù, o meglio, una bestemmia, alla sonora pernacchia.
Virtuale. Ovviamente. Che sia sempre, però, sonora e ben scandita: chi scrive scemenze, in genere, è sempre un po' sordo a qualsiasi parere che sia diverso dal suo, e dunque, quale altro commento, conciso e contestuale, che non la cara, vecchia e dimenticata pernacchia?

Quotando quanto sopra:

 

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46 minuti fa, Ettore91 ha scritto:

Io rimango fedele agli studi fatti da veronesi, dal mio punto di vista, una delle persone più affidabili riguardo l'oncologia, che incentivava l'uso della sigaretta elettronica per i fumatori. 
Tra l'altro ha operato mia nonna 40 anni fa per un cancro al polmone, lei è ancora tra di noi per fortuna, fumando ancora a 87 anni e con mezzo polmone in meno da 40 anni, veronesi purtroppo no.
Comunque giusto per chiacchierare, perchè non voglio dare il cattivo esempio, mia nonna è davvero fortunata ad avere vissuto così tanto, gli studi della correlazione "fumo/morte" ci sono, e quelli sono reali e comprovati.
 

l'articolo serve solo ad avere qualche click ok,
però ragazzi è importante tenersi aperti, senza attaccarsi all'opinione di qualcuno seppur come Veronesi che un giorno anni fa ha detto ok le esig (da poco largamente diffuse e sulle quali non abbiamo ancora dati clinici statistici significativi) non fanno male. Non partiamo raccontandoci che le esig ci piacciono allora sono acqua santa perchè non è così :)
Ciò di cui parlavo la pagina addietro ad esempio, non sono cose trascurabili o dati in forse, bisogna non esagerare nello svapo come in ogni altra cosa. Ricordiamoci che lo svapo è una pratica così giovane che ancora non abbiamo un'epidemiologia delle patologie correlate. Se rimaniamo aperti e ci concediamo una certa obiettività e razionalità va a nostro beneficio non di altri, se invece ogni volta che esce uno studio che evidenzia delle criticità, come ho visto in altri thread l'impulso è solo di discreditarlo.. allora questo non ci permetterà di vedere, capire e muoverci adeguatamente di conseguenza (non parlo del non articolo in oggetto lo ripeto, mi riferisco a studi minimamente seri)

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La penso come te, fino a prove concrete che dicano l'opposto mi affido ai consigli di veronesi, soprattutto da ex fumatore di due pacchi al dì.
La penso come te sia sul non esagerare che sul fatto di aprire gli orizzonti e non aggredire ogni studio.
Però c'è da dire che di frottole ne escono eccome!

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ma piuttosto che perder tempo a leggerle ste cose (oltre che linkarle e dargli ancora più visibilità) , perchè non fare qualcosa di più costruttivo ?
Perchè ?
 

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13 minuti fa, Franzsvapo ha scritto:

se invece ogni volta che esce uno studio che evidenzia delle criticità, come ho visto in altri thread l'impulso è solo di discreditarlo.. allora questo non ci permetterà di vedere, capire e muoverci adeguatamente di conseguenza (non parlo del non articolo in oggetto lo ripeto, mi riferisco a studi minimamente seri)

La tendenza dell'ambiente in genere ed anche del forum a reagire male e con levate di scudi di fronte agli articoli che screditano lo svapo esiste, è vero.

Ed anche io sono invece per la moderazione, sia nell'uso delle sigarette elettroniche, che nel recepire ed esprimere tutti i giudizi a quelle relativi.

Tuttavia l'abitudine rozzissima e incivile, che è sempre più diffusa nel web, di usare a papocchio la scienza per inventarsi notizie secondo me va stroncata; qualunque articolo di carattere scientifico va completato con riferimenti bibliografici precisissimi, altrimenti è pericolosa spazzatura, che non meriterebbe nemmeno il disturbo di fare una pernacchia.

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30 minuti fa, Franzsvapo ha scritto:

Se rimaniamo aperti e ci concediamo una certa obiettività e razionalità va a nostro beneficio non di altri, se invece ogni volta che esce uno studio che evidenzia delle criticità, come ho visto in altri thread l'impulso è solo di discreditarlo.. allora questo non ci permetterà di vedere, capire e muoverci adeguatamente di conseguenza (non parlo del non articolo in oggetto lo ripeto, mi riferisco a studi minimamente seri)

Sai bene che condividiamo questo pensiero...ma, seppure quell'""""articolo""""" che apre questo post si rifaccia a un vero articolo scientifico, trovo che le conclusioni dello stesso siano da cioccolataio, con tutto il rispetto per il maitre della Lindt...

Anche considerando la rigenerazione cellulare, come si fa ad affermare che dopo 3 giorni più della metà delle cellule della mucosa orale siano morte e sepolte?
Ma caspita, è possibile che degli studiosi (e mi riferisco a quelli dell'articolo originale, di cui si parlò mesi fa), abbiano il coraggio di arrivare a certe conclusioni?

Io sono sempre per approfondimenti e studi, ma penso anche che casi come questo dovrebbero finire a processo per procurato allarme.
Ormai il mio pensiero è ben noto, passo addirittura per un salutista a oltranza (cosa che tra l'altro tutti dovrebbero essere), ma sono anche cosciente di ciò che il mio corpo "sente", dopo 18 mesi di svapo e di zero sigarette...e ciò che mi il corpo sente è che lo svapo non mi dà sintomatologie strane...sente che ho più fiato...sente che non ho più tosse e sente anche (toccando ferro et al), che da 18 mesi non ho nè allergie stagionali e nè influenze...per la prima volta dopo anni e anni.

Un caso? Non lo escludo...ma è così. ;)

Per il resto, il buon senso, in questa fase della "storia dello svapo", dovrebbe farla da padrone, non essendoci altro a tutelarci (per il momento).
Occhio alle temperature, occhio agli aggeggi da svapo che utilizziamo, occhio alle quantità...tutto qui...

 

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10 minuti fa, Svaposoffice ha scritto:

La tendenza dell'ambiente in genere ed anche del forum a reagire male e con levate di scudi di fronte agli articoli che screditano lo svapo esiste, è vero.

Ed anche io sono invece per la moderazione, sia nell'uso delle sigarette elettroniche, che nel recepire ed esprimere tutti i giudizi a quelle relativi.

Tuttavia l'abitudine rozzissima e incivile, che è sempre più diffusa nel web, di usare a papocchio la scienza per inventarsi notizie secondo me va stroncata; qualunque articolo di carattere scientifico va completato con riferimenti bibliografici precisissimi, altrimenti è pericolosa spazzatura, che non meriterebbe nemmeno il disturbo di fare una pernacchia.

Il problema è che questi articoli trovano seguito proprio nella fascia più "povera di conoscenze" in campo scientifico. Sono sicuro che se scrivessi un articolo in cui sbandiero un'alta percentuale di monossido diidrogeno nell'acqua della mia città creerei allarmismo, se scrivessi che c'è un'alta percentuale di acqua nell'acqua avrei tutto un altro effetto 😀

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5 ore fa, Cilindro ha scritto:

Sai bene che condividiamo questo pensiero...ma, seppure quell'""""articolo""""" che apre questo post si rifaccia a un vero articolo scientifico, trovo che le conclusioni dello stesso siano da cioccolataio, con tutto il rispetto per il maitre della Lindt...

Anche considerando la rigenerazione cellulare, come si fa ad affermare che dopo 3 giorni più della metà delle cellule della mucosa orale siano morte e sepolte?
Ma caspita, è possibile che degli studiosi (e mi riferisco a quelli dell'articolo originale, di cui si parlò mesi fa), abbiano il coraggio di arrivare a certe conclusioni?

Io sono sempre per approfondimenti e studi, ma penso anche che casi come questo dovrebbero finire a processo per procurato allarme.
Ormai il mio pensiero è ben noto, passo addirittura per un salutista a oltranza (cosa che tra l'altro tutti dovrebbero essere), ma sono anche cosciente di ciò che il mio corpo "sente", dopo 18 mesi di svapo e di zero sigarette...e ciò che mi il corpo sente è che lo svapo non mi dà sintomatologie strane...sente che ho più fiato...sente che non ho più tosse e sente anche (toccando ferro et al), che da 18 mesi non ho nè allergie stagionali e nè influenze...per la prima volta dopo anni e anni.

Un caso? Non lo escludo...ma è così. ;)

Per il resto, il buon senso, in questa fase della "storia dello svapo", dovrebbe farla da padrone, non essendoci altro a tutelarci (per il momento).
Occhio alle temperature, occhio agli aggeggi da svapo che utilizziamo, occhio alle quantità...tutto qui...

 

ahahah guarda se dopo 3 giorni "più della metà delle cellule della mucosa orale" fossero morte, allora i nostri liquidi sarebbero più efficaci dei chemioterapici, che invece impiegano tanto per ottenere lo stesso presunto effetto. No spazzatura, io l'ho letto saltando le righe e pensando si riferisse al più alla vecchia faccenda del carcinoma esofageo, ma da quello che riporti non è un articolo serio nemmeno a livello giornalistico/dilettantistico.
Anche io con lo svapo a livello polmonare e cardiaco (le comuni lievi aritmie del fumatore) sto certamente molto meglio. Io stavo ad oltre un pacchetto, e quando arrivavo a 25 mi dicevo ok, domani mi limiterò, e non andava quasi mai così se non per caso.

Che dire l'unica cosa che a me veramente preoccupa è quella lieve irritazione esofagea con catarro grasso che molti vapers (me compreso) riportano come cronica o transitorio-cronica. Temo purtroppo possa predisporre ad altre alterazioni, e spero assai vivamente di sbagliarmi, ma solo il tempo potrà dircelo. Nel frattempo non saprei nemmeno se lo svapo di guancia effettivamente limiti il problema, forse si, ma è un'ipotesi. Bisogna aspettare che qualche collega vaper e ricercatore, con tempo voglia possibilità fantasia ed intuizione, ne faccia uno studio controllato in doppio cieco. Questo veramente mi interesserebbe, più che menate sul diacetile e via dicendo.

 

6 ore fa, Svaposoffice ha scritto:

Tuttavia l'abitudine rozzissima e incivile, che è sempre più diffusa nel web, di usare a papocchio la scienza per inventarsi notizie secondo me va stroncata; qualunque articolo di carattere scientifico va completato con riferimenti bibliografici precisissimi, altrimenti è pericolosa spazzatura, che non meriterebbe nemmeno il disturbo di fare una pernacchia.

 

Vero, purtroppo il clickbait ormai è fisiologico. Guarda io cmq mi accontenterei anche di molto meno che una precisissima citazione delle fonti. Ci sta che se stai leggendo l'Huffington post o Vice Italia c'è anche un format da rispettare, che non è quello di Science o dell' Oncology journal. Prendi ad esempio questo pezzo, che tempo fa mi è stato utile:

http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2016/03/11/news/tumore_al_seno_studio_britannico_mix_farmaci_lo_fa_sparire_in_11_giorni-135237461/

qui non trovi la necessità della citazione bibliografica perchè elegantemente in tre righe io so quale autore ha presentato quale lavoro e quando, e da li dato che mi interessa ho cmq tutto quello che serve per trovare lo studio su pubmed. Quindi insomma.. a volerlo ha modo il giornalista di fornire riferimenti in modo più sciolto, come anche io ci sto ad adeguarmi al contesto. Basterebbe davvero poco se si è onesti.

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12 minuti fa, Franzsvapo ha scritto:

qui non trovi la necessità della citazione bibliografica

Nel mio ambiente di lavoro e studi è inammissibile non citare la fonte nel modo più esplicito e completo, cosa che sarebbe lampante malafede, ed anche maleducazione assoluta, talmente grave da escludere da qualsiasi considerazione.

Credo che bisognerebbe insegnare a rispettare questo semplicissimo ma funzionale principio, che non consente furbizie e distorsioni, a tutti, e specialmente ai giovani.

Dovrebbe essere un obbligo di legge, ma che scherziamo, l'informazione scientifica è una cosa seria, la cultura è un diritto, e solo la colpevole disinvoltura di tanto cattivo giornalismo ci ha fatto credere che possa quasi essere normale ciò che è solo banalmente comune!

Ma la responsabilità allora è anche di chi accetta di farsi disinformare, per cui io dico, non tollerate queste cose...

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39 minuti fa, Svaposoffice ha scritto:

Nel mio ambiente di lavoro e studi è inammissibile non citare la fonte nel modo più esplicito e completo, cosa che sarebbe lampante malafede, ed anche maleducazione assoluta, talmente grave da escludere da qualsiasi considerazione.

Credo che bisognerebbe insegnare a rispettare questo semplicissimo ma funzionale principio, che non consente furbizie e distorsioni, a tutti, e specialmente ai giovani.

Dovrebbe essere un obbligo di legge, ma che scherziamo, l'informazione scientifica è una cosa seria, la cultura è un diritto, e solo la colpevole disinvoltura di tanto cattivo giornalismo ci ha fatto credere che possa quasi essere normale ciò che è solo banalmente comune!

Ma la responsabilità allora è anche di chi accetta di farsi disinformare, per cui io dico, non tollerate queste cose...

Chapeau. 

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44 minuti fa, Svaposoffice ha scritto:

Nel mio ambiente di lavoro e studi è inammissibile non citare la fonte nel modo più esplicito e completo, cosa che sarebbe lampante malafede, ed anche maleducazione assoluta, talmente grave da escludere da qualsiasi considerazione.

Credo che bisognerebbe insegnare a rispettare questo semplicissimo ma funzionale principio, che non consente furbizie e distorsioni, a tutti, e specialmente ai giovani.

Dovrebbe essere un obbligo di legge, ma che scherziamo, l'informazione scientifica è una cosa seria, la cultura è un diritto, e solo la colpevole disinvoltura di tanto cattivo giornalismo ci ha fatto credere che possa quasi essere normale ciò che è solo banalmente comune!

Ma la responsabilità allora è anche di chi accetta di farsi disinformare, per cui io dico, non tollerate queste cose...

Fortunatamente nelle scuole si insite molto su questo punto, da quando esiste internet l'analfabetismo funzionale ha iniziato a dilagare in modo incontrollato. 

A mio parere la fascia più fragile da questo punto di vista è però quella dei "non nativi digitali" 😀

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1 ora fa, Franzsvapo ha scritto:

Che dire l'unica cosa che a me veramente preoccupa è quella lieve irritazione esofagea con catarro grasso che molti vapers (me compreso) riportano come cronica o transitorio-cronica. Temo purtroppo possa predisporre ad altre alterazioni, e spero assai vivamente di sbagliarmi, ma solo il tempo potrà dircelo.

Penso, nel mio piccolo, che uno svapo "responsabile" possa limitare moltissimo i danni, in questo senso...

Purtroppo la moda del momento è quella di considerare il controllo della temperatura come un arzigogolo inutile messo lì dal marketing...

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Se parliamo del contesto medico accademico senza meno, ma è già così nel senso che se anche solo "ometti" di citare una fonte tu nemmeno ti laurei, come sai la tua tesi viene rigettata ancora prima che tu venga ammessa alla sessione di laurea. Se però intendi anche in generale qualunque contesto in cui si parli di fatti inerenti la medicina o la scienza.. non so è difficile, e forse non sempre necessario. Pensa se anche su un forum ogni utente dovesse per legge sempre citare una fonte, in pratica non si parlerebbe più, o per mancanza di competenze o per mancanza di voglia dello stare li a riportare passo passo fonti su fonti.

Sul professionalizzare la comunicazione però bisogna riconoscere che si è anche provato, ma senza successo.
Ricorderai che ad un certo punto anni fa uscì una legge che imponeva ad ogni sito con contenuti di attualità periodicamente aggiornati, l'avallo di un giornalista regolarmente iscritto all'ordine? Non ebbe successo, tutti la presero come una forma di censura (anche a buona ragione per certi versi) e si ovviò con i blog, dove anche non professionisti potevano continuare a parlare di qualunque cosa senza alcuna competenza professionale nella comunicazione.

E' comunque un problema reale hai ragione.
Ma tu saresti favorevole ad un obbligo di legge che imponga di citare le fonti qualora si espongano contenuti scientifici, in qualunque dove nel web ed effettuata da qualunque soggetto, sia esso un professionista pagato da una testata che un normale utente?

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14 ore fa, Franzsvapo ha scritto:

E' comunque un problema reale hai ragione.
Ma tu saresti favorevole ad un obbligo di legge che imponga di citare le fonti qualora si espongano contenuti scientifici, in qualunque dove nel web ed effettuata da qualunque soggetto, sia esso un professionista pagato da una testata che un normale utente?

Limitatamente ai contenuti medici, si, troverei che una regolamentazione legale sarebbe opportuna.

Vedi, non è solo una questione di spirito accademico; io ho una patologia rara, sulla quale circolano un mucchio di false notizie, che possono generare false speranze, oppure paranoie ingiustificate, e ti assicuro che alla fine ci si indigna di sentirsi trattati come merce da giornalisti senza scrupoli, li vedi come stupratori di cervelli oppure pescecani che speculano sulle sofferenze altrui. E mettiti nei panni dei genitori di bambini affetti da patologie rare, hanno un cuore ed una psiche che andrebbero rispettati.

Per gli altri argomenti di natura scientifica, anche senza arrivare ad eccessi (ma dove starebbe la censura, se uno scrivendo senza citare le fonti si autodenuncia subito quale buffone???), troverei che sarebbe una buona cosa se l'opinione generale fosse molto sfavorevole a questi fenomeni, che esistono solo perché la gente li tollera.

Raramente la gente si rende conto di quale potere ha la sua opinione.

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1 minuto fa, Svaposoffice ha scritto:

ci si indigna di sentirsi trattati come merce da giornalisti senza scrupoli, li vedi come stupratori di cervelli oppure pescecani che speculano sulle sofferenze altrui.

l'ho pensato tante volte :)
per questo detesto chi per portarsi a casa due lire, in quale che sia il modo truffa il prossimo, mi imbufalisco. Però ecco, nel mondo strettamente accademico come sai è già regolamentata nel senso che se tu vuoi pubblicare uno studio, qualunque affermazione tu faccia per arrivare ad un'ipotesi da voler poi dimostrare con i tuoi dati, deve essere prima giusitificata da fonti puntuali altrimenti la commissione ti rigetta e la tua ricerca non la conoscerà nessuno. Questa è solo una delle regole ma sono tante per poter pubblicare, perfino il linguaggio è regolamentato a livello formale e deve rientrare in un preciso format.
Sulla questione della legge di cui ti parlavo è accaduto che tante testate online non professionali si dovettero proprio fermare nella pubblicazione di contenuti (non solo scientifici, anche e specie argomenti di attualità, politica etc) perchè non avevano in organico un giornalista regolarmente iscritto all'albo, per questo fu intesa quella legge come un tentativo di censura.

Però ecco da quanto mi dici devo tornare a riflettere che anche in contesti ufficiosi è buona norma riportare almeno minime fonti. A volte io stesso per pigrizia o disillusione ormai chissà, do per scontato che parlando di un contenuto l'utente medio sappia comunque se interessato usare almeno google scholar e tradurre ciò che dico in quelle tre o quattro keywords utili a trovare i riferimenti giusti. Però il punto come dici può essere anche -nel potere che può o non può avere- un'informazione che tu in buona fede decidi di sostenere e diffondere. Per quanto poi vedi, a volte anche citando fonti su fonti, e nemmeno di lunghi e complessi articoli scientifici ma di istituzioni enti governi e media autorevoli di stato investiti dal pubblico riconoscimento (vedi la discussione su Boccette bf e rischio rilascio agenti dalla plastica ), quindi roba alla portata di tutti ecco, se la gente non ci vuol sentire non ci sente. Ciò nonostante si, le fonti se credi in qualcosa e ritieni sia di utilità bisogna citarle hai ragione.

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Il 1/8/2017 alle 20:55 , Franzsvapo ha scritto:

Pensa se anche su un forum ogni utente dovesse per legge sempre citare una fonte, in pratica non si parlerebbe più, o per mancanza di competenze o per mancanza di voglia dello stare li a riportare passo passo fonti su fonti.

Il che non sarebbe necessariamente un male ... se non si hanno un minimo di competenze sarebbe in ogni caso meglio tacere. Sopratutto se non si sta scrivendo la ricetta per l'acqua calda

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Oddio io non riserverei facoltà di parola solo al mondo dei competenti, spesso contributi interessanti vengono proprio dal cosiddetto lettore ingenuo. Ma sicuramente sprecheremmo molte meno parole se il prossimo imparasse a non parlare a vanvera :) Io cmq intendevo che è obiettivamente difficile immaginare la comunicazione in un forum, che per sua natura è contesto informale, puntualmente intramezzata da parentesi con riferimenti bibliografici. In questo senso diventa faticoso per chi parla, magari anche un tantino ostentatorio, e forse pedante per la maggior parte degli utenti che si trovano a leggere. Poi chiaro che se uno per interesse o anche con spirito critico ti chiede maggiori dettagli, tu gli dai quei riferimenti secondo letteratura

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8 minuti fa, Franzsvapo ha scritto:

Oddio io non riserverei facoltà di parola solo al mondo dei competenti, spesso contributi interessanti vengono proprio dal cosiddetto lettore ingenuo. Ma sicuramente sprecheremmo molte meno parole se il prossimo imparasse a non parlare a vanvera :) Io cmq intendevo che è obiettivamente difficile immaginare la comunicazione in un forum, che per sua natura è contesto informale, puntualmente intramezzata da parentesi con riferimenti bibliografici. In questo senso diventa faticoso per chi parla, magari anche un tantino ostentatorio, e forse pedante per la maggior parte degli utenti che si trovano a leggere. Poi chiaro che se uno per interesse o anche con spirito critico ti chiede maggiori dettagli, tu gli dai quei riferimenti secondo letteratura

Giusto, ma io non mi riferivo affatto a eventuali scambi di idee nei forum, né a comunicazioni di altro tipo, ma esclusivamente alle notizie giornalistiche relative alla medicina ed alla salute, e credo che non approvare il sensazionalismo in simili contesti, che è molto diffuso, sia solo questione di buon senso.

Certo, se poi la gente si fa come al solito degli scrupoli bizantini perché ha paura di sembrare ostentatoria e pedante, cavoli suoi, io ho le idee chiare, e sono poco disposta a farmi manipolare in assoluto, ed in particolare da chi specula su tematiche che per molti sono serie, o drammatiche.

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Ma io infatti intuivo che non ci eravamo capiti bene, per questo mi sono detto ok cerchiamo di distinguere. Su testate e siti -minimamente- seri è d'obbligo citare le fonti. Ad esempio in quell'articolo che linkavo sulla repubblica, il giornalista ha indicato l'autore, anno e contesto in cui ha presentato il suo lavoro, e con questi dati è immediato trovare lo studio relativo in qualunque database medico scientifico. Quindi il mio pensiero era, la repubblica quale testata non specializzata mi fornisce riferimenti bibliografici in modo soddisfacente e coerente con il suo format, che è appunto generalista. Se poi vado sul new england journal of medicine voglio le fonti nel formato autore anno titolo pagina etc. Mentre in un contesto meno formale come un forum o simili l'attitudine colloquiale di ognuno di noi permette in scioltezza lo scambio (anche di una fonte) laddove c'è competenza ed onestà intellettuale da un lato, ed interesse o voglia di confronto dall'altro.
Ma a prescindere da tutto questo io sono daccordissimo che in una testata generalista o specializzata che sia, che affronti tematiche inerenti la salute, citare le fonti sia d'obbligo. Il problema io l'ho trovato spesso invece in contesti -altri- rispetto alla testata che fa informazione per mestiere. Parliamo ad es di un provider come libero.it, o altri portali assai noti, che a cadenza almeno bisettimanale in prima vetrina sparano titoloni che iniziano con "scopera la cura contro..". Poi leggi è la cura è: o un farmaco come tantissimi altri in fase di trial, quindi niente più che un'opinione attorno alla quale si crea hype, come per gli atom. O una molecola già usata come farmaco di prima linea, ma con la furba aggiunta di un paio di altre molecole, di solito vitamine ed anti infiammatori. Oppure si immagina di poter mettere a punto un giorno una certa cura, sulla base delle conclusioni di un dato studio, ancora aria fritta.

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"Uno studio scientifico dice che....", ma non riportano di che studio si tratti, dov'è, chi lo ha fatto..niente... direi che basta per sorvolare.

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8 ore fa, Franzsvapo ha scritto:

Mentre in un contesto meno formale come un forum o simili l'attitudine colloquiale di ognuno di noi permette in scioltezza lo scambio (anche di una fonte) laddove c'è competenza ed onestà intellettuale da un lato, ed interesse o voglia di confronto dall'altro.
Ma a prescindere da tutto questo io sono daccordissimo che in una testata generalista o specializzata che sia, che affronti tematiche inerenti la salute, citare le fonti sia d'obbligo.

Quando ho scritto più o meno che secondo me "tutti dovrebbero farlo, e bisognerebbe insegnarlo ai giovani", forse mi sono espressa male, ma con ciò intendevo ovviamente non un ipotetico indiscriminato obbligo alla citazione della fonte ma un invito a non tollerare che le persone professionalmente tenute a citarla non lo facciano.

Ovvio invece che sarebbe ridicolo in un contesto di normale colloquio, per esempio, affermare ogni volta che si parla di salute: "Nella nota tot a pag. tot del supplemento tot dell'articolo della rivista tot...c'è una notizia sulla malattia tot...".

I giornalisti purtroppo sono una categoria variegata, ma la libertà di stampa non andrebbe confusa con la licenza di diffondere idee confuse, i danni fatti possono essere veramente gravi. Già ce la raccontano a livello politico, per manovrarci, ma diffondere ignoranza invece di utile conoscenza relativamente ad una cosa come la sanità pubblica, è orribile.

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