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Svapo

RDA, best seller a confronto


4 messaggi in questa discussione

(tratto da Sigmagazine bimestrale numero 2 maggio-giugno 2017)
di Roberto Migani

Dripping, pratica ormai sempre più in voga: ma quali sono gli RDA più usati per questa pratica e quali sono le caratteristiche che li rendono un “must have” tra gli appassionati? Andremo a vedere in dettaglio alcuni degli atomizzatori più comuni all’interno di un panorama vastissimo.

Goon 24
goon-24-150x150.jpgIl Goon è sicuramente uno degli atomizzatori da dripping più venduto. Il suo deck spazioso che permette di installare all’interno dell’atomizzatore qualsiasi tipo di coil e le torrette placcate in oro – che gli conferiscono una conduttività incredibile – hanno permesso subito a questo atomizzatore di diventare un must. Molto arioso, restituisce subito un’ottima resa aromatica e permette all’atom di essere usato anche con build che riscaldano molto. Se proprio volessimo andare a trovare il cosiddetto pelo nell’uovo, per il Goon possiamo dire che è più adatto a build molto grandi in quanto quelle più piccole risultano leggermente più complicate da montare.

Troll V2
V2TROLL-300x199.jpgWotofo ha creato un atomizzatore incredibile sia dal punto di vista di facilità di utilizzo sia dal punto di vista di produzione di vapore. All’interno del Troll infatti troviamo un “velocity style” deck con fori da 2,7 mm che permettono di alloggiare qualsiasi tipo di filo, la possibilità di scegliere l’angolazione dei fori dell’aria, pin placcato in oro e una chiusura a prova di perdite garantita da ben 3 o-ring posizionati sulla parte inferiore.
Ottimo il rapporto qualità prezzo per un atom che con i suoi 22 mm di diametro è molto versatile e può essere montato praticamente ovunque (anche su una piccola Pico) senza alcun problema. Il Troll è prettamente da “cloud chasing” in quanto la resa aromatica non è sicuramente una delle sue caratteristiche migliori.

Kennedy
kennedy-rda-150x150.jpgIl Kennedy, amato e odiato, prodotto in innumerevoli versioni ha sempre fatto parlare di sé. I suoi punti di forza sono un’ottima produzione di vapore e una buona resa aromatica senza dimenticare una vaschetta molto profonda (6,5 mm).
Sono state prodotte talmente tante versioni di questo atomizzatore che è quasi impossibile riuscire a trovare un punto a sfavore comune a tutte le versioni tranne per il fatto che il cosiddetto “over dripping” non perdona. I fori dell’aria posizionati in basso infatti gli permettono, sì, di produrre molto più vapore di altri concorrenti sul mercato ma, sono anche il suo tallone di Achille quando si tratta di trattenere il liquido all’interno della vaschetta.

NoPity
nopity-150x150.jpgIl costo del NoPity è il più alto rispetto a quello degli altri atomizzatori finora visti, ma la qualità costruttiva dell’atom è sicuramente uno dei suoi punti di forza senza considerare che si tratta di un prodotto Made in Italy.
Costruito in SS31600 e con pin placcato in argento, il NoPity restituisce un’ottima resa aromatica e buona produzione di vapore, rendendolo adatto così a quasi tutti i tipi di utenti. Con 10 mm di vaschetta e la possibilità di poter essere usato sia in single coil che in dual coil si presenta come un atomizzatore molto versatile, contando anche le dimensioni contenute e la possibilità di regolare l’afflusso di aria alla coil. Disponibile solo in versione da 22 mm, presenta gli stessi problemi del Kennedy avendo lo stesso sistema di airflow.

Tsunami
tsunami-150x150.jpgUno dei più diffusi anche visto il rapporto qualità-prezzo, si tratta di un atom che presenta un’ottima scelta dei materiali costruttivi, facilità di rigenerazione (grazie al “velocity style” deck), buona resa aromatica e produzione di vapore. Lo Tsunami è il primo atom a prendere il design del Kennedy e migliorarlo notevolmente aggiungendo un deck adatto a tutti con fori immensi (2,1 mm) in grado di alloggiare comodamente anche le coil più elaborate e la possibilità di regolare l’afflusso di aria. Come per il Kennedy quindi troviamo una vaschetta molto profonda in grado di contenere molto liquido – ma attenzione all’over dripping – e l’afflusso di aria proveniente da sotto la coil che ne aumenta la produzione di vapore.

Sapor
sapor-rda-150x150.jpegMenzione particolare per il secondo prodotto Wotofo nella lista per un unico motivo: costa poco. Il Sapor è il più facile da rigenerare degli atomizzatori di cui abbiamo parlato il che lo rende perfetto anche per gli utenti più inesperti.
I fori dell’aria si trovano nella parte superiore del cap consentendogli di tenere al suo interno una buona quantità di liquido senza avere spiacevoli perdite. Per il suo costo non si riescono a trovare pecche degne di nota se non il fatto che sia esteticamente poco curato.

Per concludere, il panorama degli atomizzatori è sempre in continua evoluzione e ogni giorno ne escono di nuovi, con caratteristiche differenti o migliorate. Coprire ogni singolo aspetto di questi piccoli “mostri” è praticamente impossibile, abbiamo analizzato quindi solo una piccola parte prendendo in considerazione la loro popolarità tra i vapers più esigenti, ma sarebbe veramente un peccato non dare la possibilità ad un atomizzatore nuovo di dimostrare il suo valore semplicemente perché non “spinto” da qualcuno. Ogni RDA come ogni altro atom ha delle caratteristiche che lo rendono speciale in qualche modo e apprezzato quindi sta all’utilizzatore scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.

Mango-rosso_474x126_Sigmagazine.jpg

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madonna santa, sto recensore, Roberto Migani, è uno all'avanguardia e sempre attento alle novità del settore! ahahahaha

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Il 7/6/2017 alle 12:23 , Svapo ha scritto:

(tratto da Sigmagazine bimestrale numero 2 maggio-giugno 2017)
di Roberto Migani

Dripping, pratica ormai sempre più in voga: ma quali sono gli RDA più usati per questa pratica e quali sono le caratteristiche che li rendono un “must have” tra gli appassionati? Andremo a vedere in dettaglio alcuni degli atomizzatori più comuni all’interno di un panorama vastissimo.

Goon 24
goon-24-150x150.jpgIl Goon è sicuramente uno degli atomizzatori da dripping più venduto. Il suo deck spazioso che permette di installare all’interno dell’atomizzatore qualsiasi tipo di coil e le torrette placcate in oro – che gli conferiscono una conduttività incredibile – hanno permesso subito a questo atomizzatore di diventare un must. Molto arioso, restituisce subito un’ottima resa aromatica e permette all’atom di essere usato anche con build che riscaldano molto. Se proprio volessimo andare a trovare il cosiddetto pelo nell’uovo, per il Goon possiamo dire che è più adatto a build molto grandi in quanto quelle più piccole risultano leggermente più complicate da montare.

Troll V2
V2TROLL-300x199.jpgWotofo ha creato un atomizzatore incredibile sia dal punto di vista di facilità di utilizzo sia dal punto di vista di produzione di vapore. All’interno del Troll infatti troviamo un “velocity style” deck con fori da 2,7 mm che permettono di alloggiare qualsiasi tipo di filo, la possibilità di scegliere l’angolazione dei fori dell’aria, pin placcato in oro e una chiusura a prova di perdite garantita da ben 3 o-ring posizionati sulla parte inferiore.
Ottimo il rapporto qualità prezzo per un atom che con i suoi 22 mm di diametro è molto versatile e può essere montato praticamente ovunque (anche su una piccola Pico) senza alcun problema. Il Troll è prettamente da “cloud chasing” in quanto la resa aromatica non è sicuramente una delle sue caratteristiche migliori.

Kennedy
kennedy-rda-150x150.jpgIl Kennedy, amato e odiato, prodotto in innumerevoli versioni ha sempre fatto parlare di sé. I suoi punti di forza sono un’ottima produzione di vapore e una buona resa aromatica senza dimenticare una vaschetta molto profonda (6,5 mm).
Sono state prodotte talmente tante versioni di questo atomizzatore che è quasi impossibile riuscire a trovare un punto a sfavore comune a tutte le versioni tranne per il fatto che il cosiddetto “over dripping” non perdona. I fori dell’aria posizionati in basso infatti gli permettono, sì, di produrre molto più vapore di altri concorrenti sul mercato ma, sono anche il suo tallone di Achille quando si tratta di trattenere il liquido all’interno della vaschetta.

NoPity
nopity-150x150.jpgIl costo del NoPity è il più alto rispetto a quello degli altri atomizzatori finora visti, ma la qualità costruttiva dell’atom è sicuramente uno dei suoi punti di forza senza considerare che si tratta di un prodotto Made in Italy.
Costruito in SS31600 e con pin placcato in argento, il NoPity restituisce un’ottima resa aromatica e buona produzione di vapore, rendendolo adatto così a quasi tutti i tipi di utenti. Con 10 mm di vaschetta e la possibilità di poter essere usato sia in single coil che in dual coil si presenta come un atomizzatore molto versatile, contando anche le dimensioni contenute e la possibilità di regolare l’afflusso di aria alla coil. Disponibile solo in versione da 22 mm, presenta gli stessi problemi del Kennedy avendo lo stesso sistema di airflow.

Tsunami
tsunami-150x150.jpgUno dei più diffusi anche visto il rapporto qualità-prezzo, si tratta di un atom che presenta un’ottima scelta dei materiali costruttivi, facilità di rigenerazione (grazie al “velocity style” deck), buona resa aromatica e produzione di vapore. Lo Tsunami è il primo atom a prendere il design del Kennedy e migliorarlo notevolmente aggiungendo un deck adatto a tutti con fori immensi (2,1 mm) in grado di alloggiare comodamente anche le coil più elaborate e la possibilità di regolare l’afflusso di aria. Come per il Kennedy quindi troviamo una vaschetta molto profonda in grado di contenere molto liquido – ma attenzione all’over dripping – e l’afflusso di aria proveniente da sotto la coil che ne aumenta la produzione di vapore.

Sapor
sapor-rda-150x150.jpegMenzione particolare per il secondo prodotto Wotofo nella lista per un unico motivo: costa poco. Il Sapor è il più facile da rigenerare degli atomizzatori di cui abbiamo parlato il che lo rende perfetto anche per gli utenti più inesperti.
I fori dell’aria si trovano nella parte superiore del cap consentendogli di tenere al suo interno una buona quantità di liquido senza avere spiacevoli perdite. Per il suo costo non si riescono a trovare pecche degne di nota se non il fatto che sia esteticamente poco curato.

Per concludere, il panorama degli atomizzatori è sempre in continua evoluzione e ogni giorno ne escono di nuovi, con caratteristiche differenti o migliorate. Coprire ogni singolo aspetto di questi piccoli “mostri” è praticamente impossibile, abbiamo analizzato quindi solo una piccola parte prendendo in considerazione la loro popolarità tra i vapers più esigenti, ma sarebbe veramente un peccato non dare la possibilità ad un atomizzatore nuovo di dimostrare il suo valore semplicemente perché non “spinto” da qualcuno. Ogni RDA come ogni altro atom ha delle caratteristiche che lo rendono speciale in qualche modo e apprezzato quindi sta all’utilizzatore scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.

Mango-rosso_474x126_Sigmagazine.jpg

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ciao, su gb vendono lo tsunami 24 con il pin BF....mentre il 22 senza pin bf....credi che io possa mettere il pin bf del 24 sul 22?

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