Cheshire

Mosfet e cali di tensione [a.a.a esperti di elettronica cercasi]


15 messaggi in questa discussione

Chiamo a raccolta gli esperti di elettronica del forum, che le mie limitate conoscenze a riguardo hanno raggiunto il limite, e mi vedo costretto ad alzare bandiera bianca davanti a qualcosa che non riesco a capire (e la cosa mi urta incredibilmente... -_- )

Situazione:

-Ho 2 celle 18650 (definiamole identiche) a piena carica (4.17-4.18V secondo multimetro in uso)

-ho un tubo meccanico con attacco ibrido

-ho un tubo meccanico con attacco "standard" con relativo pin positivo.

-ho una box meccanica che monta 2 celle in parallelo; il tasto di accensione della box comanda un MOSFET, e fra positivo in uscita del MOSFET e negativo del connettore 510 è stato ponticellato un led RGB ,quelli che cambiano colore costantemente quando alimentati (si, è una tamarrata pazzesca, tralasciamo questo dettaglio :D )

 

Fenomeno:

se vado a misurare il voltaggio in uscita (con un tab con relativo voltmetro e attacco 510 maschio):

-con il tubo ad attacco ibrido, entrambe le celle mi restituiscono una lettura prossima al multimetro (4.15-4.16V)
-con il meccanico con attacco a pin, ragionevolmente a causa del molto materiale usato nel tibo (tanta massa, bassa qualità), ho una lettura comunque accettabile: 4.10-4.12V
-con la box e celle in parallelo , ho una lettura che non mi spiego : 3.6V

 

Perplesità:

Le celle in parallelo dovrebbero restituire un valore grossomodo medio fra le due; anche ammettendo che comunque MOSFET e LED generino un'assorbimento (cosa che ovviamente fanno) e dunque agiscano da resistenza, il drop generato dovrebbe essere infinitesimale, comunque non sotto i 4V in uscita.
La box eroga costantemente 3.6V, fino a quando le celle non scendono effettivamente sotto i 3.6V a riposo. Se il drop fosse causato da un'assorbimento, il voltaggio in uscita dovrebbe calare proporzionalmente con l'esaurirsi delle celle, invece l'erogazione è costante a 3.6 per tutto il ciclo della cella da 4.2V fino a 3.6V, per poi calare proporzionalmente alle celle.
Il comportamento della box ricorda quello di dispositivi dotati di circuito di regolazione step-down...ma ovviamente non c'è tale circuito.

Da quel che ricordo delle superiori, il mosfet agisce in modo trascurabile sul voltaggio in uscita, fungendo principalmente (in queste applicazioni) da "relè" ,permettendo di comandare l'erogazione di grossi amperaggi con pulsanti che non li reggerebbero direttamente. Mi ricordo vagamente anche di una "sotto categoria" di mosfet, che si comportano anche da regolatore di tensione, ma in modo molto limitato e dubito che si tratti di questo caso.
In modo analogo , da quel che ricordo, i LED necessitano di voltaggi costanti, stabili, e una resistenza saldata ad essi (non ricordo se su ànodo o càtodo, ma son dettagli che non ci interessano, credo...) , e non ricordo led che lavorino direttamente a 4.2V e contemporaneamente fino a 3.3-3.4V. Nella box non ci sono resistenze. Ricordo anche qualcosa riguardo l'usare led come resistenze e il loro comportamento similare ai resistori, ma si parla di mV, non di 0.5V se non vado errato.

 

Conclusione:

Secondo quale logica elettronica mi trovo con erogazioni così differenti? Colpa del mosfet? Colpa del led? Colpa del voodoo?

Mi piacerebbe capire la logica che ci stà dietro. Non ho particolari "problemi" con questo comportamento, mi regolo di conseguenza,monto build adatte e stò sereno...ma il non capire "il perchè" mi fà impazzire.

 

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ma a vuoto, senza carico, con batterie SICURAMENTE efficienti e non mezze morte di fatica, misuri quei valori di tensione?

Se si, butta tutta quella paccottiglia. Fai prima. :)

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Ciao @Cheshire riesci a darmi il codice del mosfet che mi guardo il datasheet? 

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Inviato (modificato)

8 minuti fa, seven ha scritto:

ma a vuoto, senza carico, con batterie SICURAMENTE efficienti e non mezze morte di fatica, misuri quei valori di tensione?

Se si, butta tutta quella paccottiglia. Fai prima. :)

Si esattamente.

Tubi o box collegati al connettore del TAB,perciò senza atomizzatori o resistenze (tolta quella interna del tab che serve per la lettura...vabbè, era scontato :D )

Ripeto, non è un problema il comportamento in sè (alla fine la bix eroga in modo costante 3.6... mi può anche star bene) , è che non capisco il perchè, non trovo un senso...

Ah, la box non ha conduzioni sulla scocca, solo cavi.

6 minuti fa, Roti... ha scritto:

Ciao @Cheshire riesci a darmi il codice del mosfet che mi guardo il datasheet? 

è incastrato e incollato, e non mi riesce leggere il codice stampato sopra... :( 

edit:

Con un gioco di specchi (...) son riuscito a leggere le scritte (spero) del mosfet

STPS30H100Ct 7SANF VW PHL 412

Modificato da Cheshire

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ma scherzi? :D

senza carico perdi tutti quei volts? ma sono delle ciofeche incredibili quegli oggetti! guarda sto tubo ossidato da fare schifo, è nero il rame eppure a vuoto i 4,2 sono quelli...

wtQlqNF.jpg

ripeto: butta tuttoooooooooo!!! ahahahaha

 

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1 minuto fa, seven ha scritto:

ma scherzi? :D

senza carico perdi tutti quei volts? ma sono delle ciofeche incredibili quegli oggetti! guarda sto tubo ossidato da fare schifo, è nero il rame eppure a vuoto i 4,2 sono quelli...

wtQlqNF.jpg

ripeto: butta tuttoooooooooo!!! ahahahaha

 

Ma è quello che non mi quadra. I due tubi si comportano correttamente, è la box, che ha giusto quei due componenti, che si comporta in quel modo strano, e mi pare strano siano i componenti a causarlo. Alla fine son 3 fili, un led e un mosfet... la teoria dice che la perdita dovuta ad assorbimenti parassiti dovrebbe dare un'uscita in linea con i due tubi...anzi...il tubo di "ferraccio" dovrebbe avere una perdita superiore alla box... invece si comporta come se avesse uno step-down attivo: eroga costanti 3.6V fino a quando le batterie non sono scese sotto i 3.6V... un po come fosse una box vari-volt con l'impostazione bloccata :D Alla fine ha anche i suoi vantaggi, hai un meccanico con l'erogazione costante che non cala :D 

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no, non è normale affatto. Evidentemente ha qualche problema proprio il mosfet...

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Quel mosfet può avere una caduta di tensione fino a quasi un volt  (0,93v)

20170404_083057.png

Però dovrebbe avere un calo costante con il calo della batteria e invece mi pare di capire che la box in questione eroghi 3,6v da quando la batteria è completamente carica fino a quando effettivamente arriva a 3,6v giusto ? È un comportamento molto anomalo 

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16 minuti fa, Roti... ha scritto:

Quel mosfet può avere una caduta di tensione fino a quasi un volt  (0,93v)

Però dovrebbe avere un calo costante con il calo della batteria e invece mi pare di capire che la box in questione eroghi 3,6v da quando la batteria è completamente carica fino a quando effettivamente arriva a 3,6v giusto ? È un comportamento molto anomalo 

Vero, ma quella che che hai evidenziato, se ho ben compreso il senso del ritaglio che hai linkato, è la caduta di tensione con assorbimento di 30A.  @Cheshire misurava il voltaggio (in pratica) senza carico e, per questo, quel valore di caduta non sarebbe applicabile....

Per questo il comportamento mi pare ancor più anomalo ..... anche se, magari, se mantenesse la medesima stabilità di erogazione anche sotto carico effettivo, la cosa potrebbe anche essere vista come un vantaggio per la resa del sistema....

Un caso di mosfet affetto da DID (disturbo dissociativo dell'identità) con seconda personalità di un PWM.... :umpf

Ciao!

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20 minuti fa, DrGi ha scritto:

Un caso di mosfet affetto da DID (disturbo dissociativo dell'identità) con seconda personalità di un PWM.... :umpf

Ciao!

Ahahah 😂😂 anch'io ho fatto caso in seguito che non fosse sotto carico 

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1 ora fa, DrGi ha scritto:

 

Un caso di mosfet affetto da DID (disturbo dissociativo dell'identità) con seconda personalità di un PWM.... :umpf

Ciao!

:lol:genio del male :lol:

 

2 ore fa, Roti... ha scritto:

Quel mosfet può avere una caduta di tensione fino a quasi un volt  (0,93v)

20170404_083057.png

Però dovrebbe avere un calo costante con il calo della batteria e invece mi pare di capire che la box in questione eroghi 3,6v da quando la batteria è completamente carica fino a quando effettivamente arriva a 3,6v giusto ? È un comportamento molto anomalo 

Si, infatti è quello l' anomalo che non riuscivo a spiegarmi. Ha un drop stabile fino a quando la batteria non ha praticamente raggiunto pari erogazione del drop, poi calano assieme O_o

Ho fatto pure la prova dopo un po di uso, quando sentivo (finalmente) l'erogazione all'atomizzatore "calare", e misurata la box sul tab mi dava come uscita 3.47 , misurate le singole batterie a multimetro mi usciva 3.50 (un po di differenza di lettura dovuta a diversi strumenti ci può stare, viste le qualità complessive).
Non ho fatto misurazioni "con carico", non mi convinceva troppo l'idea di misurare il voltaggio ai capi delle torrette ,di un'atomizzatore con resistenza montata,erò volendo posso fare anche quelle.

Altra cosa "curiosa" è che il mosfet , di norma, scalda in modo sensibile (non che bruci...ma il calore si dovrebbe sentire). Questo resta a temperatura ambiente scaldando appena appena dopo parecchio uso :D 

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12 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Ha un drop stabile fino a quando la batteria non ha praticamente raggiunto pari erogazione del drop, poi calano assieme

Questa cosa, sotto carico, è normale se l'amperaggio richiesto è superiore alla capacità delle batterie (> 1C)... quello che non è normale è che anche senza carico ci sia la medesima tensione, anche perché nel datasheet non c'è alcun riferimento in merito (e poi non sarebbe normale). Alla fine sono 2 diodi...

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Inviato (modificato)

10 hours ago, Cheshire said:

Chiamo a raccolta gli esperti di elettronica del forum, che le mie limitate conoscenze a riguardo hanno raggiunto il limite, e mi vedo costretto ad alzare bandiera bianca davanti a qualcosa che non riesco a capire (e la cosa mi urta incredibilmente... -_- )

Situazione:

-Ho 2 celle 18650 (definiamole identiche) a piena carica (4.17-4.18V secondo multimetro in uso)

-ho un tubo meccanico con attacco ibrido

-ho un tubo meccanico con attacco "standard" con relativo pin positivo.

-ho una box meccanica che monta 2 celle in parallelo; il tasto di accensione della box comanda un MOSFET, e fra positivo in uscita del MOSFET e negativo del connettore 510 è stato ponticellato un led RGB ,quelli che cambiano colore costantemente quando alimentati (si, è una tamarrata pazzesca, tralasciamo questo dettaglio :D )

 

Fenomeno:

se vado a misurare il voltaggio in uscita (con un tab con relativo voltmetro e attacco 510 maschio):

-con il tubo ad attacco ibrido, entrambe le celle mi restituiscono una lettura prossima al multimetro (4.15-4.16V)
-con il meccanico con attacco a pin, ragionevolmente a causa del molto materiale usato nel tibo (tanta massa, bassa qualità), ho una lettura comunque accettabile: 4.10-4.12V
-con la box e celle in parallelo , ho una lettura che non mi spiego : 3.6V

 

Perplesità:

Le celle in parallelo dovrebbero restituire un valore grossomodo medio fra le due; anche ammettendo che comunque MOSFET e LED generino un'assorbimento (cosa che ovviamente fanno) e dunque agiscano da resistenza, il drop generato dovrebbe essere infinitesimale, comunque non sotto i 4V in uscita.
La box eroga costantemente 3.6V, fino a quando le celle non scendono effettivamente sotto i 3.6V a riposo. Se il drop fosse causato da un'assorbimento, il voltaggio in uscita dovrebbe calare proporzionalmente con l'esaurirsi delle celle, invece l'erogazione è costante a 3.6 per tutto il ciclo della cella da 4.2V fino a 3.6V, per poi calare proporzionalmente alle celle.
Il comportamento della box ricorda quello di dispositivi dotati di circuito di regolazione step-down...ma ovviamente non c'è tale circuito.

Da quel che ricordo delle superiori, il mosfet agisce in modo trascurabile sul voltaggio in uscita, fungendo principalmente (in queste applicazioni) da "relè" ,permettendo di comandare l'erogazione di grossi amperaggi con pulsanti che non li reggerebbero direttamente. Mi ricordo vagamente anche di una "sotto categoria" di mosfet, che si comportano anche da regolatore di tensione, ma in modo molto limitato e dubito che si tratti di questo caso.
In modo analogo , da quel che ricordo, i LED necessitano di voltaggi costanti, stabili, e una resistenza saldata ad essi (non ricordo se su ànodo o càtodo, ma son dettagli che non ci interessano, credo...) , e non ricordo led che lavorino direttamente a 4.2V e contemporaneamente fino a 3.3-3.4V. Nella box non ci sono resistenze. Ricordo anche qualcosa riguardo l'usare led come resistenze e il loro comportamento similare ai resistori, ma si parla di mV, non di 0.5V se non vado errato.

 

Conclusione:

Secondo quale logica elettronica mi trovo con erogazioni così differenti? Colpa del mosfet? Colpa del led? Colpa del voodoo?

Mi piacerebbe capire la logica che ci stà dietro. Non ho particolari "problemi" con questo comportamento, mi regolo di conseguenza,monto build adatte e stò sereno...ma il non capire "il perchè" mi fà impazzire.

 

Di che box stiamo parlando?
Potresti postare una foto dei componenti?
L'hai assemblata tu? Con quali componenti/contatti?

Identificativo del mosfet? Resistenza utilizzata?
Sicuro che tutte le saldature siano buone e non ci sia nessuna saldatura a freddo?

Modificato da Armand

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@Cheshire domanda scema... ma a monte del mosfet, il voltaggio quant'è?

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Un MOSFET non sono 2 diodi, un BJT è assimibilabile a 2 diodi (no, non lo è, ma essendo 2 giunzioni p-n o n-p possiamo fare questa approssimazione). Un transistor MOS ha bisogno che gli sia applicata una certa tensione per funzionare e far passare corrente, questa penso sia la ragione della anomala caduta di potenziale (a chi interessa il funzionamento del MOSFET può andare a vedere la pagina di wikipedia, a chi non interessa non lo annoierò scrivendo un papiro per spiegare come funziona un transistor MOS). Per capire come mai la tensione rimane costante fino a 3.6 V e poi cala con la scarica delle batterie, credo, si debba esaminare lo schema circuitale della box.

 

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