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“Chiedere sicurezza non significa essere nemico del settore. Anzi…”


228 messaggi in questa discussione

ho visto il video del santone nell altro topic che recensiva quel tubo meccanico e ho notato che sia sulla scatola che  nel foglietto delle istruzioni non c'è nessun tipo di marchio CE o simili,e mi viene da fare  una domanda:gli articoli che producono questi "modder"definiti come prodotti artigianali possono essere venduti (a maggiorenni)tramite canali internet o pure nei negozi fisici cosi'liberamente perchè rientrano in una categoria di libera vendita?se fosse si'la risposta allora secondo me il compratore si assume tutte le responsabilita'di quello che potra'accadere ma se invece la risposta fosse no allora forse qualche pensierino a qualcuno dovrebbe venire.

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Vecchio problema se ti ricordi se ne discuteva moltissimo ai tempi del Provari  che come noto non ha alcuna etichettatura particolare .

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19 minuti fa, Cheshire ha scritto:

CUT

Inoltre il tuo ragionamento, giusto nella sua forma, si applica a quei prodotti finiti o che svolgono un lavoro o una funzione specifica.

CUT

Quando prendo un tubo acquisto un prodotto che da solo non fà nulla (la batteria la scelgo e la applico io, l'atomizzatore lo scelgo applico e preparo io), e la sola cosa che mi puoi garantire e verificare è la qualità del materiale con cui sia fatto.

vediamo un pò fammi capire, l'enel acquista degli isolatori x linee aeree da 50KV, va sul traliccio un operaio, ne monta uno, attivano la linea e muore folgorato. è colpa sua se l'isolatore era difettoso? secondo me un tubo ha sua funzione. intanto deve garantire che due poli, due fili, due pezzi di ferraccio non debbano MAI venire a contatto tra loro. come principio ti basta? o era un idraulico che ha comprato una verga da 6m di tubo zincato x l'acqua da 1/2" ?
 

19 minuti fa, Cheshire ha scritto:

CUT

E se la bava fosse stata causata da un filetto danneggiato dell'atom? Non lo puoi sapere, non lo puoi dimostrare.
 

poco probabile, visto che era nuovo (quello del clip) poi semmai è un atom d'acciaio che spana un meccanico d''ottone e non il contrario. ma forse @geronimo ci darà un parere sicuramente più autorevole
 

19 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Cerchiamo di capire che l'errore di produzione esiste per tutti, e cerchiamo anche di capire che quando un prodotto prevede un nostro intervento personale e l'adozione di prodotti di altre case, se vogliamo avere un minimo di garanzia dobbiamo controllare prima di montare, e non dopo. 

e il produttore, al posto si spippolarsi tra logo e font, si deve assicurare che nella maschiatura non vengano prodotte bave ballerine. o se le produce, poi le toglie. prima di vendere certe bombe a orologeria

 

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24 minuti fa, merlino64 ha scritto:

ho visto il video del santone nell altro topic che recensiva quel tubo meccanico e ho notato che sia sulla scatola che  nel foglietto delle istruzioni non c'è nessun tipo di marchio CE o simili,e mi viene da fare  una domanda:gli articoli che producono questi "modder"definiti come prodotti artigianali possono essere venduti (a maggiorenni)tramite canali internet o pure nei negozi fisici cosi'liberamente perchè rientrano in una categoria di libera vendita?se fosse si'la risposta allora secondo me il compratore si assume tutte le responsabilita'di quello che potra'accadere ma se invece la risposta fosse no allora forse qualche pensierino a qualcuno dovrebbe venire.

Guarda...alla fine è inutile stare li a questionare...Tanto una Noisy cricket v1, quella col tasto farlocco, è marchiata CE ed è venduta senza uno straccio di manuale d'uso come invece richiederebbe la normativa europea e la legge italiana...

La realtà è che è un settore giovane, privo dei grandi e seri produttori dell'elettronica mondiale, dove si passa dal semi-artigianale alla cinesata...tutto è border line tra il legale e l'illegale...quindi per ora mettiamoci una mano sulla coscienza e cerchiamo di usare la zucca...

Tanto la legge è li...sorniona...pronta a chiamare noi, i venditori e i produttori ognuno alle proprie responsabilità...

 

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24 minuti fa, merlino64 ha scritto:

ho visto il video del santone nell altro topic che recensiva quel tubo meccanico e ho notato che sia sulla scatola che  nel foglietto delle istruzioni non c'è nessun tipo di marchio CE o simili,e mi viene da fare  una domanda:gli articoli che producono questi "modder"definiti come prodotti artigianali possono essere venduti (a maggiorenni)tramite canali internet o pure nei negozi fisici cosi'liberamente perchè rientrano in una categoria di libera vendita?se fosse si'la risposta allora secondo me il compratore si assume tutte le responsabilita'di quello che potra'accadere ma se invece la risposta fosse no allora forse qualche pensierino a qualcuno dovrebbe venire.

Guarda...alla fine è inutile stare li a questionare...Tanto una Noisy cricket v1, quella col tasto farlocco, è marchiata CE ed è venduta senza uno straccio di manuale d'uso come invece richiederebbe la normativa europea e la legge italiana...

La realtà è che è un settore giovane, privo dei grandi e seri produttori dell'elettronica mondiale, dove si passa dal semi-artigianale alla cinesata...tutto è border line tra il legale e l'illegale...quindi per ora mettiamoci una mano sulla coscienza e cerchiamo di usare la zucca...

Tanto la legge è li...sorniona...pronta a chiamare noi, i venditori e i produttori ognuno alle proprie responsabilità...

 

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Inviato (modificato)

3 ore fa, TUX01 ha scritto:

vediamo un pò fammi capire, l'enel acquista degli isolatori x linee aeree da 50KV, va sul traliccio un operaio, ne monta uno, attivano la linea e muore folgorato. è colpa sua se l'isolatore era difettoso? secondo me un tubo ha sua funzione. intanto deve garantire che due poli, due fili, due pezzi di ferraccio non debbano MAI venire a contatto tra loro. come principio ti basta? o era un idraulico che ha comprato una verga da 6m di tubo zincato x l'acqua da 1/2" ?
 

Enel ha dato un compito all'operaio, ne ha fornito materiali e servizi. Se io ti do un tubo, una batteria e un atom e ti scoppia in mano, io rispondo. Se sul traliccio l'operaio ci và per una riparazione, monta l'isolatore comprato da zio tonino e lo fà con gli attrezzi presi dal kit di emergenza della panda, son problemi dell'operaio. Se l'operaio monta l'isolatore dato dall'azienda, ma lo fà con gli attrezzi portati da casa al posto di quelli dati dall'azienda, ne risponde lui. Il tubo ha una sua funzione, ma non è imputabile come unico responsabile per un suo malfunzionamento. Nello specifico ci sono 3 imputabili, il costruttore del tubo, il costruttore della batteria, il costruttore dell'atom (volendo proprio spingere, anche il costruttore del filo, ma tralasciamolo). Si è alzato il dito solo verso il costruttore del tubo, come se gli altri non abbiano responsabilità (ed effettivamente, per la batteria, è così). 
La responsabilità del costruttore del tubo finisce nel fornirti un prodotto che svolge la sua funzione. Considerato che quel tubo non è andato in corto al primo avvio, di cosa stiamo parlando? E' stato fornito funzionante? si. Ha avuto un malfunzionamento? Forse, và dimostrato, non preso come vero.
 

 

3 ore fa, TUX01 ha scritto:

poco probabile, visto che era nuovo (quello del clip) poi semmai è un atom d'acciaio che spana un meccanico d''ottone e non il contrario. ma forse @geronimo ci darà un parere sicuramente più autorevole
 

Era sostanzialmente quello che dicevo, ma mi sono espresso male. Un filetto dell'atom fatto male, o danneggiato, avrebbe potuto scavare la filettatura del tubo, creando una bava che non era presente in origine. Ribadisco, mi sono espresso male. 

 

3 ore fa, TUX01 ha scritto:

e il produttore, al posto si spippolarsi tra logo e font, si deve assicurare che nella maschiatura non vengano prodotte bave ballerine. o se le produce, poi le toglie. prima di vendere certe bombe a orologeria

Vero, ma saprai benissimo che nessun controllo qualità è esente da errori. Quando questo errore diventa comune, allora si può parlare di QC scadente. Qui si parla di quanti problemi rilevati in relazione al volume di vendite? Ci sono specifiche tolleranze anche in questo.

Modificato da Cheshire

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il paragone con l'enel e relativi attrezzi non calza proprio per niente!

Sto bimbominkia ha usato per certo (l'ha detto lui) un clonazzo di m•••••. L'enel non da isolatori cloni pagati 7euro all'operaio, ne' attrezzi comprati da una bancarella di marocchini all'operaio, e l'operaio è obbligato a mettere guanti di gomma, caschetto, imbragarsi al traliccio, usare la tuta dell'enel, le scarpe anti infortunistica etc etc

Non difendete l'indifendibile, perché se vai 180 all'ora nessun servofreno ferma la macchina in 10 metri, e se chi guida è un bimbominkia e pensa che con il servo freno dell'auto può andare come gli pare, si sbaglia di grosso. E non è colpa del costruttore dell'auto per la dabbenaggine  del bimbominkia.

Io sono sempre più sconcertato da caligiuri. Pretendere la sicurezza? e che vuole caligiuri, il salvavita sul meccanico? I fusibili? Un magneto termico? :D Ma capisco la sua difesa da avvocato delle cause perse, a lui interessa il monopolio di questo mercato in italia, non dimentichiamo che volevano (lui e gli affiliati ahahahaha solo a pensarci mi viene da ridere) la chiusura totale degli acquisti transfrontalieri così da non aver concorrenza e vendere i loro liquidi di m•••••, le sciacquette da 10ml a 8 euro che troviamo dai tabaccai e le ego che si facevano costruire...

Che andare in meccanico bisogna stare attenti, è cosa nota. Se si pensa di usare il tubo così come si usa la istick o la pico, be' suggerisco di continuare ad usare la istick e la pico. Il tubo non fa per voi. Sopratutto se si è bimbominkia. Si svapa benissimo con l'elettronica, anche a potenze più elevate che qualunque tubo possa raggiungere. E in totale sicurezza.

bah!

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Io invece ritengo che i meccanici in generale come lo sono i tubi, siano quanto di più sicuro ci possa essere, mentre nei circuiti io non ho pieno controllo, potrei fare tutto perfettamente, batterie a posto, res giuste, pin ok,il circuito potrebbe impazzire per i cavoli suoi, si sente speso di box circuitate che vanno in autofire per esempio, nel meccanico questo non accade, ho il 99,9% di controllo, 0,1% rappresenta la possibilità che la batteria sia nata fallata me perfetta nel suo aspetto, cosa che però posso testare comunque in parte prima.

Il meccanico dipende da me, mi toglie qualsiasi alibi e mi responsabilizza ma se succede qualcosa è per incuria mia, e gli errori possono essere molti, ma se fai manutenzione, buildi con congizione di causa, verifichi tutto, eviti comportamenti rischiosi (tipo tenerlo in tasca con la batteria dentro o se magari ti cade smontare e verificare che tutto sia ok), beh allora il meccanico da solo è lo strumento di svapo più sicuro che ci sia.

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Io non me ne intendo di ohm watt e volt e infatti svapo felicemente con una ego aio e una justfog q 16! se compro un tubo meccanico su un sito dove tra l'altro è scritto e detto esplicitamente solo per vapers esperti (questo per rispondere a chi critica il barbuto senza sapere un cavolo nulla del sito in questione)e poi si lamenta perchè gli scoppia in mano montandoci sopra un kennedy clone,mi sembra poco saggio mettere la vicenda in piazza e meravigliarsi se qualcuno lo ridicolizza! se vuoi la sicurezza compri prodotti sicuri non vai a fare l'apprendista stregone coi tubi meccanici per sentirti figo,i nuvoloni li puoi fare benissimo con box sicure e performanti e con tutte le sicurezze del caso! mi dispiace ma il ragazzo in questione non mi fa nessuna pena!

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Credo che il punto chiave sia proprio quello : dove è scritto esplicitamente su svapem che il tubo in questione debba essere acquistato solo se ci si ritiene esperti? Dove sono i caveat?

Se entro su svapem vedo della pubblicità, vedo gli ultimi arrivi, vedo cose che più che coil sembrano catene di bicicletta, seleziono big battery e vado su meccanici, scelgo il knokout, e mi trovo su di una pagina dove c' è un video di presentazione e leggo oggi le seguenti avvertenze:

AVVERTENZE:

non utilizzare con resistenze inferiori a 0.1 Ohm

non attivare senza atomizzatore

non utilizzare con batterie danneggiate o sbucciate

utilizzare solo batterie senza pin

utilizzare solo atomizzatori con pin sporgente e fisso

mantenere il tubo e le filettature pulite

inserire le batterie con il positivo in alto

tenere lontano dalla portata dei bambini

Queste avvertenze esistevano prima dell' incidente? Per vederle bisogna scorrere lo schermo, il tasto acquista è in una posizione tale per cui si sia costretti a scrollare la videata per raggiungerlo in modo da avere una ragionevole certezza che tali avvertenza vengano lette?

Queste avvertenze vengono riproposte su di un bugiardino inserito nella documentazione allegata al tubo? Il bugiardino riporta le stesse indicazioni?

Il video presente sulla pagina di acquisto è un video pubblicitario oppure presenta informazioni importanti per avere nozioni circa l' uso corretto del prodotto? Se è così perchè sulla pagina questo non è specificato?

Avvocati e diavoli sono parenti putroppo e quando si entra in certi meandri cose che tutti, giustamente, riteniamo scontate scopriamo che non lo sono affatto, gli avvocati su certe leggerezze  ci marciano, è il loro lavoro.

 

 

 

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Il 23/1/2017 alle 18:27 , Maravilla ha scritto:

Io invece ritengo che i meccanici in generale come lo sono i tubi, siano quanto di più sicuro ci possa essere, mentre nei circuiti io non ho pieno controllo, potrei fare tutto perfettamente, batterie a posto, res giuste, pin ok,il circuito potrebbe impazzire per i cavoli suoi, si sente speso di box circuitate che vanno in autofire per esempio, nel meccanico questo non accade, ho il 99,9% di controllo, 0,1% rappresenta la possibilità che la batteria sia nata fallata me perfetta nel suo aspetto, cosa che però posso testare comunque in parte prima.

Il meccanico dipende da me, mi toglie qualsiasi alibi e mi responsabilizza ma se succede qualcosa è per incuria mia, e gli errori possono essere molti, ma se fai manutenzione, buildi con congizione di causa, verifichi tutto, eviti comportamenti rischiosi (tipo tenerlo in tasca con la batteria dentro o se magari ti cade smontare e verificare che tutto sia ok), beh allora il meccanico da solo è lo strumento di svapo più sicuro che ci sia.

:rotfl

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Le leggi sono leggi, anche quando non piacciono. La classifica di un oggetto è data dalla sua destinazione d'uso (un coltello è pericoloso ma nasce come utensile). Un tubo è un tubo, ma se gli metti un pulsante, un attacco 510 e un alloggiamento batteria, e lo vendi come strumento da svapo, è un dispostivo elettrico.

I dispostivi elettrici sono considerati per definizione di legge oggetti pericolosi, quindi soggetti nelle fasi di produzione e vendita alle relative norme tecniche standardizzate, vigenti in Europa. Il possesso dei requisiti deve essere verificato e certificato dagli organismi notificati individuati dall'UE, che appongono la marcatura CE (quella vera....). L'oggetto deve inoltre essere corredato di indicazioni sulle modalità d'uso e avvertenze su rischi e pericoli per un uso sbagliato. 

Il legislatore deve sempre far finta che chi compra l'oggetto pericoloso di libera vendita sia un utente di medio/bassa capacità. Non può far finta che siano tutti esperti. Parliamo di oggetti di libertà vendita che possono essere acquistati da chiunque, anche da un imbranato, che deve essere avvisato nel modo corretto dei pericoli che corre.  

Diverso è per gli oggetti destinati a persone esperte, che non possono essere venduti a tutti, ma solo a chi è munito di apposite  abilitazioni. Vedi, ad esempio, gli apparecchi elettromedicali;  i dispositivi che emettono radiazioni ionizzanti; le sorgenti laser superiori a determinate potenze (che non sono di libera vendita).

Poi, vogliamo dire che chi si fa esplodere in mano un tubo è una pippa....ma le leggi devono proteggere anche e sopratutto le pippe....che se faranno un uso dell'oggetto difforme da quanto indicato, non potranno prendersela con nessuno se fanno danni. Vale anche per gli esperti che azzardano e che si spingono oltre il limite di sicurezza previsto è prevedibile.

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13 minuti fa, grizzly ha scritto:

Le leggi sono leggi, anche quando non piacciono. La classifica di un oggetto è data dalla sua destinazione d'uso (un coltello è pericoloso ma nasce come utensile). Un tubo è un tubo, ma se gli metti un pulsante, un attacco 510 e un alloggiamento batteria, e lo vendi come strumento da svapo, è un dispostivo elettrico.

I dispostivi elettrici sono considerati per definizione di legge oggetti pericolosi, quindi soggetti nelle fasi di produzione e vendita alle relative norme tecniche standardizzate, vigenti in Europa. Il possesso dei requisiti deve essere verificato e certificato dagli organismi notificati individuati dall'UE, che appongono la marcatura CE (quella vera....). L'oggetto deve inoltre essere corredato di indicazioni sulle modalità d'uso e avvertenze su rischi e pericoli per un uso sbagliato. 

Il legislatore deve sempre far finta che chi compra l'oggetto pericoloso di libera vendita sia un utente di medio/bassa capacità. Non può far finta che siano tutti esperti. Parliamo di oggetti di libertà vendita che possono essere acquistati da chiunque, anche da un imbranato, che deve essere avvisato nel modo corretto dei pericoli che corre.  

Diverso è per gli oggetti destinati a persone esperte, che non possono essere venduti a tutti, ma solo a chi è munito di apposite  abilitazioni. Vedi, ad esempio, gli apparecchi elettromedicali;  i dispositivi che emettono radiazioni ionizzanti; le sorgenti laser superiori a determinate potenze (che non sono di libera vendita).

Poi, vogliamo dire che chi si fa esplodere in mano un tubo è una pippa....ma le leggi devono proteggere anche e sopratutto le pippe....che se faranno un uso dell'oggetto difforme da quanto indicato, non potranno prendersela con nessuno se fanno danni. Vale anche per gli esperti che azzardano e che si spingono oltre il limite di sicurezza previsto è prevedibile.

Per me tutto il discorso si può riassumere così...

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Non è proprio così Grizzly: c' è molta leggenda intorno alla marcatura CE.

Questa infatti non è altro che una autocertificazione del costruttore stesso o dell' importatore che dichiara i suoi prodotti sottostare ai requisiti necessari per essere commercializzati all' interno della comunità europea.

Di per se non è un marchio  di qualità garantito da enti terzi come la tua frase potrebbe far pensare:" Il possesso dei requisiti deve essere verificato e certificato dagli organismi notificati individuati dall'UE, che appongono la marcatura CE (quella vera....)" 

 

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C'è l'obbligo di verificare la conformita:

Gli Stati membri hanno l'obbligo di attuare la normativa comunitaria ivi compresa la cogenza delle Direttive nuovo approccio e la Marcatura CE[37].

L'attività di controllo e vigilanza previsto per la marcatura CE dei prodotti è disciplinata dal Regolamento 765/2008 che affida alle autorità competenti[38] il controllo sul mercato, ferma restante l'azionabilità di ogni controversia riguardante la marcatura CE innanzi al Giudice naturale[39] ovvero alla Corte di giustizia dell'Unione europea.

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Esatto : non si tratta di una certificazione , ma di una dichiarazione la cui congruità deve essere verificata in seconda battuta da una autorità riconosciuta .

La presenza del marchio CE di per se non certifica nulla.

Quando parliamo di certificazioni parliamo di marchi, di sigilli  utilizzati solo ed esclusivamente dopo che un ente terzo riconosciuto ha garantito che il prodotto e/o il processo produttivo seguono precisi protocolli e sottostanno a precise specifiche .

In questo caso si parla di marchiature ex post , il marchio CE viene apposto ante .

La differenza non è da poco.

 

 

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Inviato (modificato)

Leggi a parte e colpa non colpa di chi , io integrarei il titolo “Chiedere sicurezza non significa essere nemico del settore. Anzi…”  con   "Informarsi non significa essere nemico dei fighi ..anzi , è l'unico modo per esserlo"

Modificato da Bax78

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Inviato (modificato)

37 minuti fa, liviomex ha scritto:

Non è proprio così Grizzly: c' è molta leggenda intorno alla marcatura CE.

Questa infatti non è altro che una autocertificazione del costruttore stesso o dell' importatore che dichiara i suoi prodotti sottostare ai requisiti necessari per essere commercializzati all' interno della comunità europea.

Di per se non è un marchio  di qualità garantito da enti terzi come la tua frase potrebbe far pensare:" Il possesso dei requisiti deve essere verificato e certificato dagli organismi notificati individuati dall'UE, che appongono la marcatura CE (quella vera....)" 

 

Non ho parlato di marchio di qualità, ma di Marcatura di conformità. Quello CE, è una Marcatura, non è un marchio. 

Il fabbricante europeo o straniero, che commercializzano in europa,, quando ne hanno capacità, sono individuati dalle Istutuzioni  come organismi notificati per i loro prodotti, provvedendo ai collaudi e alle autocertificazioni di conformità, previa osservanza delle norme tecniche e assoggettati alle verifiche delle autorità deputate al controllo.. Ma a monte c'è un ricoscimento ufficiale, altrimenti facciamo come i cinesi che, seppur privi di legislazione sulla sicurezza dei prodotti, mettono marcature CE dappertutto, pure sui calzini...

È legge, non leggenda. Potrei citare tutte le disposizioni nazionali ed europee, ma sarei ancora più nozionistico e noioso.

Anche una sempice torcia elettrica deve essere conforme alle norme in questione. Un mitra no, e non reca marcature o indicazioni sulle modalità d'uso. Ma per fortuna non è di libera vendita (almeno qui da noi).

Modificato da grizzly
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Purtroppo ci si confonde spesso tra una certificazione dove un ente riconosciuto garantisce in modo esplicito i tuoi processi produttivi e/o l' attinenza a precise specifiche costruttive dei tuoi prodotti , ed un marchio dove è il fabbricante o l' importatore a diventare "certificatore di se stesso" come tu stesso affermi nel tuo ultimo post.

La differenza in realtà , se ci rifletti , è  palese .

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2 ore fa, liviomex ha scritto:

Purtroppo ci si confonde spesso tra una certificazione dove un ente riconosciuto garantisce in modo esplicito i tuoi processi produttivi e/o l' attinenza a precise specifiche costruttive dei tuoi prodotti , ed un marchio dove è il fabbricante o l' importatore a diventare "certificatore di se stesso" come tu stesso affermi nel tuo ultimo post.

La differenza in realtà , se ci rifletti , è  palese .

Conosco bene la distinzione tra una marcatura CE (che è una certificazione di conformità a norme cogenti) e un marchio di qualità (che è su base volontaria e presuppone adesione ad uno standard qualitativo).

La marcatura CE, per i dispositivi elettrici, è obbligatoria. Il marchio di qualità dell'uno o dell'altro Ente di certificazione dei processi produtivi, no. La marcatura, se c'è formale riconoscimento, è apposta dallo stesso fabbricante. Non è che da oggi mi metto a produrre pv e solo per questo sono autorizzato a certificarne la conformità alle norme di sicurezza.

Ricordo in merito i tanti sequestri di dispositivi (come le luminarie natalizie) che effettuano Carabinieri e Giardia di Finanza, per marcature CE mancanti o, peggio, contraffatte.

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@grizzly c'è una direttiva comunitaria che regola i tubi o quantomeno che li classifica come sottocategoria di dispositivi elettrici per avere l'obbligo di apporre il marchio CE ? 

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Inviato (modificato)

Grizzly volevo solo precisare l' affermazione "l possesso dei requisiti deve essere verificato e certificato dagli organismi notificati individuati dall'UE, che appongono la marcatura CE (quella vera....)." .

Detta così sembra che esistano in Europa organismi riconosciuti che appongono il marchio CE dopo aver effettuato e certificato i  prodotti che un produttore od un importatore vorrebbe immettere sul mercato e questo non è corretto, non esiste alcun ente in Europa che appone il marchio CE, lo fa direttamente il produttore, o l' importatore dichiarando ( ed ovviamente producendo la documentazione necessaria  ) i propri prodotti conformi.

Il marchio CE ha una sua rilevanza ci mancherebbe altro, ma è pur sempre un marchio dato in base a delle autocertificazioni il cui valore viene verificato dopo eventuali controlli.

Bax, sono dispositivi elettrici, assolutamente si.

Il problema è che il livello di qualità di questi dispositivi è spesso e volentieri da mani tra i capelli CE o non CE, proprio perchè il marchio CE non certifica alcun livello di qualità accettabile nella vita di un prodotto, ne in fase di progettazione, ne in fase di realizzazione, ne in fase di distribuzione e di assistenza post vendita.

 

Modificato da liviomex

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Comunque dovrebbero sottostare a naso alle  direttive bassa tensione e compatibilità elettromagnetica ( ho chiesto al collega onestamente non mi occupo nello specifico di questi aspetti )

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Inviato (modificato)

alora, un paio di cose...
punto g) pag 26 della TPD (o TDP, che ho postato qualche giorno fa)
quindi se riescono a trovare il truciolo malefico e/o a dimostrare che il corto si sia generato tramite esso...
TPD_pag26_comma_G.jpgpoi credevo fosse di dominio pubblico la nota disputa tra "Commutity European" e "Chinese Export" coi relativi logotipi simili ma non uguali:
logo_Community_European_logo_Chinese_Export.jpg
linko un articolo di AnyCool che fa telefonini di low-level ma l'articolo merita la lettura
http://www.anycool-italia.it/generale/2009-09-03/come-riconoscere-il-marchio-della-comunita-europea-da-quello-di-china-export

Modificato da TUX01
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Certo, la differenza è nota, ma il punto in discussione è proprio questo: il marchio CE implica che il prodotto è stato costruito in modo conforme alle direttive comunitarie sotto cui cade il prodotto.

Il problema è che, come riportato nella TDP stessa, come stiamo dicendo tutti è il produttore o l' importatore il responsabile diretto del buon funzionamento del prodotto.

CE significa: io produttore dico di aver lavorato a norma, ma si tratta di una autocertificazione: non esiste nessun ente in Europa che da certificazioni di questo tipo

 

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