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Svapo

Esplode tubo, studente ferito avvia causa contro modder


584 messaggi in questa discussione

3 minuti fa, LupoSolitario ha scritto:

Io la ributto lì ...se le 18650 di Sony sono indicate come NON adatte....perchè i produttori di box non producono (o si fanno produrre su specifiche dettate da loro) celle apposite da abbinare alla box e vendendone poi di ricambio ? 

probabilmente perchè, su cella singola, nessuno ha la tecnologia necessaria per reggere gli amperaggi che si sviluppano in subohm.

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1 minuto fa, LupoSolitario ha scritto:

Io la ributto lì ...se le 18650 di Sony sono indicate come NON adatte....perchè i produttori di box non producono (o si fanno produrre su specifiche dettate da loro) celle apposite da abbinare alla box e vendendone poi di ricambio ? 

Ottima osservazione (e massima stima per nick e immagine), e la risposta è tremendamente semplice: perchè nessun produttore ha i capitali per sostenere una cosa simile. Ne direttamente, come propria produzione, ne indirettamente, come richiesta specifica ai maggiori produttori. Si tratterebbe di investimenti talmente elevati che nessun produttore di ecig rientrerebbe mai nelle spese. Considerato sopra tutto quanto il mercato del vaping sia, in proporzione, minuscolo, e quanto soffra dell'abitudine (comoda) data dall'usare celle 18xxx. Tu, produttore di ecig, potresti anche lanciare sul mercato la "tua" batteria certificata per lo svapo, ma poi? Poi chiudi per fallimento. Questo perchè ti sei indebitato più della Somalia, hai lanciato un prodotto innovativo che ha costi elevati e usi solo te, e che sopratutto risolve un problema legale ma non pratico, e i clienti vogliono prima la pratica, e poi si interessano se è legale (o ,in che misura, è illegale).

Di conseguenza i produttori adattano il loro prodotto alla fonte di alimentazione che, potenzialmente, risponde alle richieste del device, obbligando però il cliente a fare un'uso improprio di una cella.

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Il 17/1/2017 alle 17:18 , Andrea_1908 ha scritto:

Per me quel tubo ha problemi seri ma il barbone non poteva massacrarlo dato che ci guadagna anche lui (stesso comportamento di quando fa recensioni di certi liquidi e hardware: tutto buonissimo, poi li provi per caso e fanno pietà).

E' stato un mix di tubo imperfetto, batterie difettose (?) e della beata ignoranza di un bimbomin***a.

 


Due giorni fa avevo scritto i miei dubbi su questo bellissimo tubo del santone ma un utente mi ha accusato di scrivere eresie 😐

 

Il 17/1/2017 alle 19:10 , adventure_thomas ha scritto:

Posso capire che il Santone possa non stare simpatico, ma dire che quel tubo ha problemi è un'eresia.

Lo uso da quando è uscito, dal primo batch (volevo un tubo buono che costasse relativamente poco) e non mi ha mai dato problemi, ha scaldato una volta un po' il tasto (ma niente di ustionante), però era anche un mese che non lo pulivo.

Per il resto è super conduttivo, ha un voltage drop basso ed è sicuro (con le dovute precauzioni).

Senza contare che il modder è anche una brava persona e super disponibile!

 

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3 minuti fa, cricro73 ha scritto:

Ci sono...ci sono...Efest o altri marchi semi-sconosciuti...con sede chissà dove...

Efest non produce ma rimarchia. E lo fà solo con celle e non con altri prodotti. Non ho ricordi di vedere una box marcata efest, come non ho ricordi di vedere una cella marcata Eleaf.

Sostanzialmente, quello che fà efest si chiama truffa. Vende un prodotto (talvolta dichiarandolo come proprio), garantendolo per un'uso che non è quello per cui il prodotto è stato pensato.

Prendo una sony vtc4, ci metto sopra un'adesivo con scritto "vape-power 137A - 14500mAh" e lo lancio come batteria dedicata allo svapo. Non ho risolto il problema, stò solo truffando i clienti ignari.

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Inviato (modificato)

17 minuti fa, cricro73 ha scritto:

Ci sono...ci sono...Efest o altri marchi semi-sconosciuti...con sede chissà dove...

Non come produzione ma come selezione ed indicazione specifica:

Joyetech e Wismec commercializzano la batterie "Avatar"

Aspire la batteria rinarchiata col suo marchio

iJoy le celle marchiate iJoy

Alcuni esempi di marchi non proprio semi-sconosciuti che però indicano queste celle per l'uso esclusivo nei loro device circuitati.

NESSUNO però lo fa e farà mai per device meccanici per il semplice motivo che non è di fatto possibile certificare alcunché in ambito di batterie quando non si sa come potrà essere usato. Negli elettronici saranno i circuiti a "porre i limiti" nel meccanico chi li pone? L'utente? In un meccanico non c'è "limite" e, senza una "misura" di riferimento cosa certifichi? Che la batteria resta indenne anche in caso di corto circuito a "0,00000" ohm? Adesso che la inventano magari.

Sono i meccanici che dovrebbero sparire dal mercato per risolvere il problema ma come fai a farli sparire se bastano una scatola di plastica, due lamelle di nichel o rame, un attacco 510 (o anche solo un "maschio" per filettare) e qulche cm di cavo elettrico per farsi una box meccanica?

Ciao!

EDIT: stavo per sparare su Efest ma altri hanno già provveduto....

Modificato da DrGi
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1 ora fa, LupoSolitario ha scritto:

Yes...V.M.18 ma prova a entrare in un negozio fisico....magari alle 16:30 di sabato pomeriggio 😂

Ecco questa è una cosa che mi manda in bestia: cosa ci fanno i minorenni dentro un negozio di sigarette elettroniche? Questa è la solita buffoneria all' italiana: io il momento in cui entro in un negozio fisico e trovo dentro dei ragazzini palesemente minorenni chiamo i vigili seduta stante senza farmi alcun problema nel trovarmi magari in uno shop storico anche se fossi stato in buoni rapporti sino a quel momento con il proprietario.

I bambini come non entrano nelle sale da gioco, così non devono entrare nei negozi di svapo punto e se fossi un imprenditore  scriverei sulle vetrine : vietato l' ingresso ai minori di 18 anni in modo da evitare qualsiasi equivoco.

Riguardo  all' on line in Germania per ottemperare alla TDP hanno stabilito che per acquistare devi rilasciare un codice elettronico che certifica la tua età ( na sorta di codice fiscale particolare immagino ), la stessa cosa deve controllare il corriere alla consegna del prodotto : chi lo riceve fisicamente deve essere maggiorenne mostrando i documenti di identità al momento della firma della ricevuta.

Non vedo impedimenti particolari per organizzare la stessa cosa quì da noi.

 

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Inviato (modificato)

ehehe spettiamoci qualche genio che,se riterra' responsabili,pericolose e inadatte  le batterie, dira' che ,dopo gli atom a tenuta stagna con capacita' massima di 2 ml, saranno lecite per il commercio solo quelle con batterie integrate prodotte quindi dalla casa assieme alla box....problema risolto :)

Modificato da batmax

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Ragassuoli vi posto un link 

 

quiq troverete la risposta alla denuncia fatta ancor prima che accadesse il fatto è a norma di legge perciò penso che tutto ciò che è stato detto su colpe o altro potrebbero essere considerate chiacchiere da bar

vi invito a leggere bene il punto 8 e 9

http://www.svapem.com/termini-e-condizioni-d-uso

mica scemi quelli di svapem 

lol

 

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16 minuti fa, batmax ha scritto:

ehehe spettiamoci qualche genio che,se riterra' responsabili,pericolose e inadatte  le batterie, dira' che ,dopo gli atom a tenuta stagna con capacita' massima di 2 ml, saranno lecite per il commercio solo quelle con batterie integrate prodotte quindi dalla casa assieme alla box....problema risolto :)

soluzione realistica -_-

Daltraparte, se io mi compro un telefono, non è che la batteria me la danno a parte come optional, o me ne devo cercare una compatibile. Compro, la batteria è nella scatola (o addirittura montata e non sostituibile), problema risolto.

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Senza offesa per tutti gli altri utenti che si sono espressi per questo caso di italica massificazione di evento spiacevole

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Inviato (modificato)

ma infatti penso che i prodotto definiti come "sigarette elettroniche" siano esattamente questo e non possano essere null' altro che questo: un device unico dove la batteria è integrata all' apparecchio o comunque proprietaria, dove l' atom è proprietario ed il tank e che contenga l' atomizzare ( ergo sia un cartom inteso nella sua accezione originale ), e che non lo contenga ( cartuccia  ), sia a tenuta stagna, con capacità massima di 2 ml a rilascio costante di nicotina.

Dispositivo perfettamente identificabile, sicuro a prova di studente universitario bamboccione.

@Cheshire, il D170 funzionava con quattro pile stilo, la mia Canon Powershot pure.

Svapo a parte in campo elettronico sino a qualche anno fa cercavo sempre prodotti che potessero funzionare senza batterie proprietarie.

@Enricotn quei termini di condizione sono stati messi in discussione in uno dei primi post relativamente a quest' incidente quando se ne parlava nel topic dei 100k del santone.

Il mio dubbio è che quei termini e condizioni di utilizzo dovrebbero apparire durante la fase di perfezionamento dell' acquisto ( magari è già così  ), messi come link in basso a sx in piccolo sulla maschera principale dove per vederlo devi pure scrollare lo schermo temo che non sia stata proprio una bella idea, detto con tutto il rispetto senza voler far polemica gratuita si intende.

Modificato da liviomex

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17 minuti fa, Enricotn ha scritto:

Ragassuoli vi posto un link 

 

quiq troverete la risposta alla denuncia fatta ancor prima che accadesse il fatto è a norma di legge perciò penso che tutto ciò che è stato detto su colpe o altro potrebbero essere considerate chiacchiere da bar

vi invito a leggere bene il punto 8 e 9

http://www.svapem.com/termini-e-condizioni-d-uso

mica scemi quelli di svapem 

lol

 

Detto che l'articolo di giornale parla di querela al modder e non a svapem che io sappia.

Ma il punto 9 cosa c'entra?

E comunque se venisse fuori che il venditore era a conoscenza di difetti strutturali del prodotto messo in vendita, il punto 8 è carta straccia...

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Dove hai fatto naja Cheshire? Quando facevo il caporale istruttore figli della m.... era l' epiteto che usavo di più anche nella variante figli della m.. misto vomito!!

Quel tubo ha subito una bella sfiammata, dov' è l' esplosione? A mio avviso la batteria si è comportata esattamente come doveva.

 

 

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8 minuti fa, Cheshire ha scritto:

Piccolo aggiornamento, in riferimento al servizio di SigMagazine ( http://www.sigmagazine.it/2017/01/chiti/ )

Io, in questa storia, ci vedo sempre più crepe e punti dubbi, e sempre meno fatalità.

Risolta la questione del tappo della dripbox, era della mamma (ooooooook...crediamoci). La quale a fatto avvenuto ha raccolto tutto quello che c'era sul tavolo (a quanto pare il ragazzo era al tavolo, e non su posizioni da yoga a letto) e ha fatto un'unico scatolone. Non è ben chiaro perchè, nel dubbio, abbia buttato anche una dripbox, alla quale prima ha accuratamente tolto la batteria e messa accanto al tubo bruciato, visto che, a quanto dice, quella batteria verde era della dipbox (che non mi è chiaro come abbia potuto ridursi così...sarà che con l'esplosione, l'atom ha colpito il petto del ragazzo, il viso, a carambolato sulla dripbox causandone la parziale distruzione e il danneggiamento estremo della batteria , e poi sia finito a sfondare il soffitto? )

Riporto dall'articolo : "Quella foto è stata scattata da mia mamma mentre io ero in medicazione. Ha raccolto tutto quello che stava sul tavolo e l’ha fotografato dentro una scatola di cartone. La batteria che si vede nella prima immagine diffusa non è mia ma è della sigaretta elettronica di mia madre, una Dripbox, che avevo vicino nel momento dell’incidente. La batteria incriminata è ancora dentro il tubo. Non ho toccato più niente per lasciare tutto a disposizione delle eventuali indagini che seguiranno la querela"

Ribadisce poi di essere "esperto" : "Utilizzo i tubi da un anno e mezzo e anche altre box tra cui la Noisy Cricket II. Non sono un improvvisato."

Esperienza che dimostra nell'attenta analisi sia della build : "il tubo era settato con un Kennedy clone – primo e ultimo clone che comprerò – e resistenze in acciaio SS316L buildate con cinque o sei spire distanziate. Stavo tra 0,4 e 0,5 ohm." che non è fisicamente possibile (sottolineerei il plurale usato con "resistenze" , che esclude il single coil)

e poi continua a dimostrare la sua esperienza qui :"Forse in fase di inserimento nel tubo ha strisciato contro la filettura e si è graffiata. Non so, davvero non me lo so spiegare" , che significa non hai mai guardato dentro il tubo o passato un dito sulle filettature.

e poi raggiunge l'apice di esperienza affermando che: " I prodotti del vaping, le batterie, tutto insomma, dovrebbe essere realizzato garantendo la massima sicurezza. I tubi non la garantiscono e l’ho provato a mie spese. Alcuni negozianti non vendono i tubi alle persone visibilmente inesperte." Ha impiegato un'anno e mezzo , si ritiene esperto, e solo ora ha capito che i tubi sono pericolosi? E ancora non ha capito che usa batterie non progettate per lo scopo e senza alcuna tutela? ma sopratutto...i negozianti che ha trovato lui probabilmente han tutti chiuso, mai visto negozianti che si facessero problemi a vendere meccanici.

Ribatte poi sul discorso batteria :" Dovrebbero avere sicurezze in più, non basta un rivestimento isolante fatto semplicemente con una sottile pellicola." dimostrando di capirne quanto io capisco di astrologia.

Riguardo al punto dubbio che avevo discusso con @DrGi , queste sono le foto del fondello e della testa dell'atom esploso, che il ragazzo conferma non essersi deformato affermando "Anzi, dirò di più. Nonostante la pressione, il tubo è ancora intatto. Questo vuol dire che è fatto bene e con materiale di qualità. Infatti non discuto la qualità del prodotto in sè ma la sua sicurezza nel momento in cui viene utilizzato" (tradotto : " questa mina antiuomo è fatta bene, con materiali di qualità, però ci ho pestato sopra mentre correvo per un campo minato. Ora non ho più le gambe, e voglio far causa ai militari che nel cartello 'pericolo : campo minato' non han specificato che potevo perdere le gambe").
Fondello con tasto : knockout1.jpg

Testa con attacco ibrido: knockout3.jpgIl tasto è ancora al suo posto e non manifesta deformazioni visibili, segno che la pressione non deve aver raggiunto livelli critici. La testa non presenta rigonfiamenti e il filetto appare lievemente danneggiato, ma non in modo da giustificare lo sfilamento dell'atom. 
Vedo un tubo che non corrisponde con la logica della propulsione dell'atom.
 

Ultimo dettaglio, puramente matematico. Guardate questi 3 estratti dall'articolo e fate un paio di conti:
- "A 17 anni avevo cominciato a fumare – ricorda Tommaso – ma presto ho capito che era una pazzia, che non potevo cominciare a rovinarmi la salute e la vita. Sono passato così alla sigaretta elettronica."
-"Tommaso Chiti, studente diciannovenne di Prato."
-"Utilizzo i tubi da un anno e mezzo e anche altre box"

fatevi due conti, questo avrà fumato forse un'anno , poi è passato all'elettronica (appena maggiorenne? minorenne? la cosa si gioca sul filo dei mesi). Non venite a raccontarmi la favola che questo con l'elettronica si è salvato dai danni del fumo. Questo è un bimbetto che dal "son grande son figo con la siga" (e ci siamo passati tutti), è saltato al "son grande son figo con il tubo a 1000 watt" . Giratela come vi pare, ma questi sono i figli della mer... propaganda massiva portata da determinati elementi di spicco.

Che nervoso tutta sta faccenda...è palese abbia fatto una cavolata e voglia pararsi il deretano!! E la mamma avvocato sicuramente non aiuta! Troppe incongruenze in tutta la storia. Mi prudono le mani!

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1 ora fa, DrGi ha scritto:

In un meccanico non c'è "limite" e, senza una "misura" di riferimento cosa certifichi? Che la batteria resta indenne anche in caso di corto circuito a "0,00000" ohm? Adesso che la inventano magari.

Sono i meccanici che dovrebbero sparire dal mercato per risolvere il problema ma come fai a farli sparire se bastano una scatola di plastica, due lamelle di nichel o rame, un attacco 510 (o anche solo un "maschio" per filettare) e qulche cm di cavo elettrico per farsi una box meccanica?

 

Un tubo, per quanto meccanico, senza elettronica di controllo, è pur sempre un dispositivo elettrico. In quanto tale deve sottostare alle norme tecniche standardizzate che devono essere certificate, nonchè recare indicazioni sulle modalità e precauzioni d'uso. Si può storcere il naso quanto si vuole, ma è legge in tutta Europa e vale anche per i dispositivi di provenienza extraUE. Non è del tutto vero che non esistono regole per la produzione e vendita delle ecig. Poi, se qualcuno se la produce per se in casa, il discorso ovviamente cambia..

Si potrà osservare che per altri oggetti potenzialmente pericolosi, come ad esempio i coltelli, questi vincoli non sono previsti, ma questo è.... Il coltello non è un dispositivo elettrico e non rientra in dette previsioni normative. Un'affettatrice elettrica, si.

Nello specifico, le indicazioni precauzionali minime che dovrebbero accompagnare un tubo meccanico con attacco ibrido (previo collaudo e test da parte degli organismi  cosiddetti "notificati", che possono essere individuati nei produttori stessi se hanno competenza) sono il tipo e le caratteristiche delle batterie da impiegare, il tipo di atomizzatore (per sporgenza necessaria dei pin) e le res minime che devono essere montate nell'atomizzatore stesso. Scrivere in un foglietto illustrativo molto superficiale, come quello che correda il knockout, che la res minima deve essere di 0,1 ohm, senza indicare almeno quali caratteristiche devono avere le batterie per arrivare a quel limite, è come scrivere niente, anzi è peggio.

Se il produttore/venditore avesse provveduto a tutto ciò, oggi non potrebbe essere chiamato a rispondere di alcunché per l'incidente avvenuto, se si dovesse dimostrare che l'utilizzo del dispositivo è stato improprio (oltre che giustificare il prezzo di 140 euro per un tubo in ottone con un pulsante a molla...). Sarebbe invece tenuto a risponderne, nel caso in cui si dimostrasse che  l'incidente è avvenuto malgrado l'utilizzo in modo conforme alle sue indicazioni (riportate sul foglietto illustrativo).

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2 minuti fa, liviomex ha scritto:

Dove hai fatto naja Cheshire? Quando facevo il caporale istruttore figli della m.... era l' epiteto che usavo di più anche nella variante figli della m.. misto vomito!!

Quel tubo ha subito una bella sfiammata, dov' è l' esplosione? A mio avviso la batteria si è comportata esattamente come doveva.

 

 

Carabinieri , e un'anno l'ho passato fra militari americani terrorizzati dalla divisa e soldati italiani di leva terrorizzati dalla divisa e differenza di grado  :ghgh:

Comunque convieni anche te che quel tubo mostra tutto, tranne che i segni logici della dinamica descritta (compreso l'atom che buca il soffitto, che spero sia una licenza poetica, perchè altrimenti ha i soffitti di domopack)

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5 minuti fa, Cheshire ha scritto:

(compreso l'atom che buca il soffitto, che spero sia una licenza poetica, perchè altrimenti ha i soffitti di domopack)

cartongesso

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O pignatte in laterizio. Ci vuol nulla a forarle.

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17 minuti fa, Peppe_F ha scritto:

cartongesso

 

Adesso, CdT ha scritto:

O pignatte in laterizio. Ci vuol nulla a forarle.

felice di avere un soletto di cemento sopra la testa -_-

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Ma quali pignatte e cartongesso. 

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Inviato (modificato)

3 minuti fa, Cheshire ha scritto:

 

felice di avere un soletto di cemento sopra la testa -_-

ti vuoi mettere a sparar atom... lascia perdere

continua ad andare al poligono :ghgh:

Modificato da Peppe_F

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Inviato (modificato)

5 minuti fa, Cheshire ha scritto:

 

felice di avere un soletto di cemento sopra la testa -_-

Non sempre è una buona cosa 😁 Considerazioni strutturali a parte, la foto del filetto di attacco del tubo, per quanto si può vedere, non mi sembra mostri danni così rilevanti.

Modificato da CdT

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13 minuti fa, Peppe_F ha scritto:

ti vuoi mettere a sparar atom... lascia perdere

continua ad andare al poligono :ghgh:

ehhhhh... è tanto che non ci vado più... troppo costoso .
 

11 minuti fa, CdT ha scritto:

Non sempre è una buona cosa 😁 Considerazioni strutturali a parte, la foto del filetto di attacco del tubo, per quanto si può vedere, non mi sembra mostri danni così rilevanti.

comincio davvero a credere che o quell'atom non è mai decollato, o lui da buon genio abbia provato a svitarlo mentre sfiatava (in quel caso, allentando la tensione del filetto, sarebbe stato più facile farlo partire per aria...) . Non riesco a trovare altre spiegazioni fra foto e dinamica descritta.

Qui ogni giorno lui sembra più esperto e le discrepanze aumentano, qualcosa non mi torna.

Prima era sul letto poi era al tavolo 

Prima i pezzi erano del tubo, poi di un po di tutto quel che c'era sul tavolo (e non si è ancora capito che batteria fosse inserita nel tubo)

Prima aveva colpito lui e il soffitto, poi ha distrutto anche una dripbox selvatica apparsa li per caso.

Prima era esperto e poi dichiara resistenze impossibili...

Sono sempre più confuso.

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Inviato (modificato)

Io continuo a pensare che stava giochicchiando incautamente provando a vedere i limiti di qualcosa nell'atom, o nella res o nel cotone e abbia spinto troppo e ora si stia inventando la sana storiella

Modificato da batmax

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