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AntonelloM

Box bf: artigianale o industriale?


25 messaggi in questa discussione

Ciao a tutti.

Vorrei avere un vostro parere circa le box BF.

Facevo una riflessione:

una box di Svapiamo in ABS, da costruire, costa 39 euro.
Una box Evic Two da cui cannibalizzare il circuito costa 29 euro.

Una Dripbox 2 della Kanger costa 38 euro.

Ora, ovviamente senza polemiche (solo per avere un vostro parere), perché scegliere una rispetto all'altra?

Si tratta solo di una questione estetica o c'è dell'altro?

Il tutto poiché mi stavo facendo attrarre dall'idea, ma poi mi sono messo a considerare l'uso che ne avrei fatto...
Una box in acciaio mi pare più robusta di una in ABS (oltre a costare la metà e ad essere nettamente meglio rifinita, naturalmente).

Cosa ne dite? Intendo, in generale!

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Inviato (modificato)

Si tratta sopratutto di aspetto estetico: una box di svapiamo  od una dripbox o le altre che citi per quanto possano essere funzionali ( poi possiamo discutere su cosa intendiamo per funzionalità, pur costando cento euro in più un Reo rimane al top come portabilità,  comfort di svapo, robustezza, c' è poco da fare  ), non avranno mai il fascino di un prodotto artigianale come una  Puzzle box.

Box mod artigianali di quel livello si acquistano per la loro bellezza, per la sensazione che da il legno al tatto, per essere oggetti unici nel loro genere.

Io posseggo sia una box industriale come il Reo Grand che ho sempre portato  in giro e che non mi ha mai tradito ( oggi lo uso pochissimo, ma questa è un' altra storia ), sia un Puzzle che da diverso tempo è li in bacheca a far bella mostra di se con il suo Chalice 2 in cima, ma che mi piace prendere in mano ogni tanto seppur non la uso praticamente mai.

 

 

 

 

Modificato da liviomex

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15 minuti fa, AntonelloM ha scritto:

Ciao a tutti.

Vorrei avere un vostro parere circa le box BF.

Facevo una riflessione:

una box di Svapiamo in ABS, da costruire, costa 39 euro.
Una box Evic Two da cui cannibalizzare il circuito costa 29 euro.

Una Dripbox 2 della Kanger costa 38 euro.

Ora, ovviamente senza polemiche (solo per avere un vostro parere), perché scegliere una rispetto all'altra?

Si tratta solo di una questione estetica o c'è dell'altro?

Il tutto poiché mi stavo facendo attrarre dall'idea, ma poi mi sono messo a considerare l'uso che ne avrei fatto...
Una box in acciaio mi pare più robusta di una in ABS (oltre a costare la metà e ad essere nettamente meglio rifinita, naturalmente).

Cosa ne dite? Intendo, in generale!

non è vero! se ti cade la dripbox si ammacca irrimediabilmente, la stampata di svapiamo, ad oggi, non conosco una box rotta per caduta (ovviemente nessuno l'ha presa a martellate!)

la dripbox è fatta in cina dove chi la assembla guadagna 2 dollari al giorno. Daniele di svapiamo, con la paga mensile di un cinese da 2 dollari al giorno, non paga manco l'iscrizione alla camera di commercio, perché è una ditta, non un cantinaro dopolavorista in pensione.

Non dimenticatelo mai questo piccolo ma significativo particolare

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@liviomex Grazie! Chiarissimo.

1 ora fa, seven ha scritto:

non è vero! se ti cade la dripbox si ammacca irrimediabilmente, la stampata di svapiamo, ad oggi, non conosco una box rotta per caduta (ovviemente nessuno l'ha presa a martellate!)

Giusto. Da questo punto di vista... Si evince la funzione.

1 ora fa, seven ha scritto:

la dripbox è fatta in cina dove chi la assembla guadagna 2 dollari al giorno. Daniele di svapiamo, con la paga mensile di un cinese da 2 dollari al giorno, non paga manco l'iscrizione alla camera di commercio, perché è una ditta, non un cantinaro dopolavorista in pensione.

Riguardo a questo... A parità di prodotto (quindi, non di un prodotto migliore di un altro) compero quello che costa meno.

Non mi interessano i dettagli sui costi di produzione.

Se invece reputo che il tale prodotto valga il prezzo che costa, lo acquisto.

E' ovvio che se decidessi di acquistare la box di Svapiamo lo farei solo perché non ve ne sono altre identiche a prezzo inferiore. Ma se ci fossero, fabbricate in Cina e costassero 5 € perché gli assemblatori non vengono pagati come in Italia, non ci penserei nemmeno un istante ed acquisterei in Cina (😆).

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30 minuti fa, AntonelloM ha scritto:

... A parità di prodotto (quindi, non di un prodotto migliore di un altro) compero quello che costa meno.

Non mi interessano i dettagli sui costi di produzione.

Se invece reputo che il tale prodotto valga il prezzo che costa, lo acquisto.

E' ovvio che se decidessi di acquistare la box di Svapiamo lo farei solo perché non ve ne sono altre identiche a prezzo inferiore. Ma se ci fossero, fabbricate in Cina e costassero 5 € perché gli assemblatori non vengono pagati come in Italia, non ci penserei nemmeno un istante ed acquisterei in Cina (😆).

Io mica l'ho capito tanto 'sto discorso. Sarò tardo... :hum: Proverò a leggerlo in altro momento. :sisi: (senza offesa eh ;))

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2 minuti fa, Artorio ha scritto:

Io mica l'ho capito tanto 'sto discorso. Sarò tardo... :hum: Proverò a leggerlo in altro momento. :sisi: (senza offesa eh ;))

Ahahahah! No, tranquillo, Artorio, sono io che ho dei problemi nell'esprimermi...

Ci riprovo: se due prodotti sono simili o pressoché identici compero quello che costa meno (indipendentemente da dove viene prodotto o dai costi sostenuti da chi lo produce - dei quali, appunto, non mi frega il gran nulla - questo per rispondere alla nota di Seven...).

Se invece vi è differenza sostanziale/funzionale tra un prodotto ed un altro, allora valuto se il prezzo è comunque rapportato alla qualità (insomma, se mi va bene o no).

Tieni conto che non volevo confrontare i prezzi puri degli oggetti (che sono pure differenti), ma solo l'idea che spinge all'acquisto di uno o dell'altro.

Infatti ho apprezzato la nota di Seven circa la funzionalità della BF di Svapiamo: "se cade, non si rompe" o la nota di Liviomex: "mi piace esteticamente".

Tuttavia, volevo puntualizzare il mio pensiero sul discorso del costo di produzione. Ribadisco che tale aspetto non mi interessa: deve interessare chi produce, piuttosto, per rendere concorrenziale il proprio prodotto. Dal punto di vista dell'acquirente, invece, mi interessa solo pagare il meno possibile.

Chiaro, ora? 🤓

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AntonelloM, una macchina SsangYong è simile o pressocchè identica ad una Audi? Secondo alcuni si e se la comprano e magari fanno bene, poi con quello che risparmiano comprano una fenderstratocaster da venti mila euro perchè secondo loro suona meglio di una giapponese, e forse fanno male...

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1 ora fa, AntonelloM ha scritto:

@liviomex Grazie! Chiarissimo.

Giusto. Da questo punto di vista... Si evince la funzione.

Riguardo a questo... A parità di prodotto (quindi, non di un prodotto migliore di un altro) compero quello che costa meno.

Non mi interessano i dettagli sui costi di produzione.

Se invece reputo che il tale prodotto valga il prezzo che costa, lo acquisto.

E' ovvio che se decidessi di acquistare la box di Svapiamo lo farei solo perché non ve ne sono altre identiche a prezzo inferiore. Ma se ci fossero, fabbricate in Cina e costassero 5 € perché gli assemblatori non vengono pagati come in Italia, non ci penserei nemmeno un istante ed acquisterei in Cina (1f606.png).

tanto prima o poi, pagheranno pure te 2 euro al giorno... poi scendete in piazza mi raccomando ;)

 

48 minuti fa, Artorio ha scritto:

Io mica l'ho capito tanto 'sto discorso. Sarò tardo... :hum: Proverò a leggerlo in altro momento. :sisi: (senza offesa eh ;))

lascia perdere... mi pento pure di aver risposto a questo post

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38 minuti fa, seven ha scritto:

tanto prima o poi, pagheranno pure te 2 euro al giorno... poi scendete in piazza mi raccomando ;)

 

lascia perdere... mi pento pure di aver risposto a questo post

qua ci stanno ragazzi che, per disperazione, lavorano aggratis perchè almeno "fa curriculum"!! altro che 2 euro, peggio della schiavitù...tra un pò i cinesi delocalizzeranno in Terronia, altro che azzi!!

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12 minuti fa, redsvaper ha scritto:

qua ci stanno ragazzi che, per disperazione, lavorano aggratis perchè almeno "fa curriculum"!! altro che 2 euro, peggio della schiavitù...tra un pò i cinesi delocalizzeranno in Terronia, altro che azzi!!

guarda che di sti tempi, non solo i ragazzi lavorano quasi aggratis, e non per fare curriculum...

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Inviato (modificato)

Wow!

É impressionante come alcuni di voi si sentano quasi in dovere di difendere i prezzi applicati da certi modder italiani...

Ma che male c'è nel non voler spendere? O meglio, nel voler risparmiare?

Signori: avevo anche specificato "a parità" di oggetto! Un'Audi NON è una Ssanyong! Lo so benissimo!

In ogni caso, vi ringrazio per i vostri pareri. Qualsiasi confronto, qualsiasi discussione, purché dialetticamente corretta apre nuove visioni.

@seven: spero invece che continuino a pagarmi un po' più di 2 euro o non potrò comprare nemmeno una Geiscano, altro che Hcigar o Svapiamo! 😊

Modificato da AntonelloM
Correzione refusi

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Inviato (modificato)

Acquistare in Cina beni che spesso sono di dubbia qualità, pensando di risparmiare solo perché i costi sono minori, è da miopi come me. È come fare un acquisto di un bene/servizio senza pretendere la ricevuta, per non pagare l'iva. È un boomerang. È un finto vantaggio perché alla lunga ti si ritorce contro. Lo dice chi occasionalmente, ma sempre colpevolmente, compra in Cina cercando alibi. 

Cedere quote di mercato a Paesi in cui il lavoro è sfruttato, sottopagato e non tutelato, senza dazio doganale e senza imposte, significa agevolare la concorrenza sleale, far chiudere i nostri negozi e le nostre imprese, impoverire la nostra economia. Ciò porta ad un solo risultato: per fare concorrenza a quei mercati dobbiamo abolire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, i contratti nazionali di lavoro e la paga minima sindacale, aumentare il carico fiscale i ticket sanitari, le bollette e le imposte ai pochi che producono reddito costrigendoli a tagliare le spese, ricorrere sempre più al lavoro precario pagato con i voucher, percepire pensioni da terzo mondo, più tutto il resto che consegue.

Significa dover emigrare per trovare lavoro dignitoso o, in alternativa, farsi assumere da ristoranti e parrucchieri cinesi con paghe da fame e condizioni di lavoro paragonabili a quelli di 60 anni fa.

Sta già succedendo.

 

Modificato da grizzly
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32 minuti fa, grizzly ha scritto:

Acquistare in Cina beni che spesso sono di dubbia qualità, pensando di risparmiare solo perché i costi sono minori, è da miopi come me. È come fare un acquisto di un bene/servizio senza pretendere la ricevuta, per non pagare l'iva. È un boomerang. È un finto vantaggio perché alla lunga ti si ritorce contro. Lo dice chi occasionalmente, ma sempre colpevolmente, compra in Cina cercando alibi. 

Cedere quote di mercato a Paesi in cui il lavoro è sfruttato, sottopagato e non tutelato, senza dazio doganale e senza imposte, significa agevolare la concorrenza sleale, far chiudere i nostri negozi e le nostre imprese, impoverire la nostra economia. Ciò porta ad un solo risultato: per fare concorrenza a quei mercati dobbiamo abolire l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, i contratti nazionali di lavoro e la paga minima sindacale, aumentare il carico fiscale i ticket sanitari, le bollette e le imposte ai pochi che producono reddito costrigendoli a tagliare le spese, ricorrere sempre più al lavoro precario pagato con i voucher, percepire pensioni da terzo mondo, più tutto il resto che consegue.

Significa dover emigrare per trovare lavoro dignitoso o, in alternativa, farsi assumere da ristoranti e parrucchieri cinesi con paghe da fame e condizioni di lavoro paragonabili a quelli di 60 anni fa.

Sta già succedendo.

 

mmm non concordo. non è ns eccellenza l'elettronica o quant'altro. non lo è mai stata. l'italia dovrebbe difendere le proprie eccellenze (vedi le problematiche legate ai mancati interventi del governo per la salvaguardia degli olii nazionali, pomodoro pachino ecc ecc). ma lottare per salvarsi dall'invasione di prodotti che non autoproduciamo non ha senso.

se oggi l'acquirente italiano si rivolge all'estero per risparmiare 5€ non è di certo colpa della concorrenza sleale (abbiamo voluto la globalizzazione o no?). è colpa della crisi economica spaventosa che stiamo vivendo. e quella non l'hanno causata i cinesi. e non possono nemmeno risolverla.

quando fate la spesa la fate sottocasa dove pagate un etto di prosciutto cotto 35€/Kg oppure vi recate al supermercato e lo pagate un prezzo ben più basso? 

attenzione, io non difendo questo processo. anzi. mi fa schifo. dalle parti mie (nel "ricco e laborioso nord est") i vecchi alimentari sono completamente spariti. fagocitati dalla GDO che continua ad aprire nuovi supermercati. il principio è lo stesso dei cinesi. hai una migliore economia e/o disponibilità economica? bene, ti mangi gli altri. nell'italia pre crisi 10 persone detenevano una ricchezza pari a quella detenuta da 3 milioni di persone. dopo la crisi queste stesse persone detengono la ricchezza di 6 milioni di persone.

la grande crisi economica che stiamo vivendo dimostra che il sistema-dio-denaro genera tutto ciò. ovvero che i pesci grandi mangiano i pesci piccoli. e diventano sempre più grandi.

quindi non prendiamocela coi cinesi o con altri mercati. prendiamocela con lo stato che non fa e non farà nulla per tutelare il nostro pil e le nostre imprese. prendiamocela con i miliardi di imprenditori che PER DECENNI hanno incassato palate di denaro in nero ma che oggi piangono il morto perché non riescono a stare a galla (cazzi tuoi bello, io le tasse le ho sempre pagate tutte fino all'ultimo euro essendo un lavoratore dipendente - anzi sono felice se chiudi baracca così abbiamo un ladro in meno in questo paese). 

e, soprattutto, prendiamocela con noi stessi. con il nostro completo disinteresse verso le costanti malefatte che i nostri governanti ci propugnano quotidianamente.

se stiamo messi così è soprattutto colpa nostra. non di certo dei cinesi. 

ps: e non diciamo, per cortesia, che l'articolo 18 è stato abolito per renderci competitivi. suvvia.

Modificato da nicknick

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Mi piacerebbe vedere quanti qui dentro si comprano il clonazzo cinese di un atom, da montare su una box in legno stabilizzato di olivo secolare abbattuto per lo scopo... :p così la box è fighissima...poi se il metallo dell'atom rilascia m***a fa nulla! Tanto costa poco... 

Il problema italiano è sempre lo stesso dalla notte dei tempi. Il problema dell'Italia è l'italiano. 

Il problema è che siamo stati abituati troppo bene, siamo figli dell'età del "tutto e subito". Vogliamo il top ma non possiamo permettercelo, quindi al posto di lavorare, risparmiare o semplicemente non acquistare (ricordiamoci sempre che questa opzione esiste), preferiamo cercare la scorciatoia. Tra l'altro autogiustificandoci in modo ridicolo. 

Se viviamo la crisi (e qui dentro nessuno la vive davvero, altrimenti non spenderebbe soldi per le "scimmie") la colpa non è solo dei governanti...ma anche di un atteggiamento italiano di cui non ci libereremo mai. 

Questo non significa che comprare prodotti cinesi "legali", che non approfittano del lavoro altrui, sottoposti a controlli, sia male. 

Tra comprarsi una kanger o una eleaf e comprarsi un clone c'è differenza, non solo a livello morale. 

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Inviato (modificato)

10 hours ago, AntonelloM said:

Ciao a tutti.

Vorrei avere un vostro parere circa le box BF.

Facevo una riflessione:

una box di Svapiamo in ABS, da costruire, costa 39 euro.
Una box Evic Two da cui cannibalizzare il circuito costa 29 euro.

Una Dripbox 2 della Kanger costa 38 euro.

Ora, ovviamente senza polemiche (solo per avere un vostro parere), perché scegliere una rispetto all'altra?

Si tratta solo di una questione estetica o c'è dell'altro?

Il tutto poiché mi stavo facendo attrarre dall'idea, ma poi mi sono messo a considerare l'uso che ne avrei fatto...
Una box in acciaio mi pare più robusta di una in ABS (oltre a costare la metà e ad essere nettamente meglio rifinita, naturalmente).

Cosa ne dite? Intendo, in generale!

1) La dripbox 2 monta un circuito kanger, la evic di svapiamo ha circuito Joyetech
2) La dripbox ha boccino, tubo ed attacco 510 proprietari. Se si rompe qualsiasi pezzo della svapiamo prendi e sostituisci (e con la kanger? BUTTI)
3) i 38 euro della dripbox sono prezzo shop italiano oppure prezzo cinese senza contare l'iva?
4) Solo la tazza della svapiamo al modder costa 5 euro
5) Prodotto italiano? Per me è un orgoglio/vantaggio

Quando il prezzo è proporzionato al valore effettivo dei componenti ha senso comprare in italia, quando poi ti arriva uno shop che vende una helmet a 130 euro viene voglia di sputare in faccia al "modder" (un ragazzino di 10 anni con una stampante 3d economica realizza stampe di qualità migliore).

Modificato da Armand
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2 ore fa, Armand ha scritto:

1) La dripbox 2 monta un circuito kanger, la evic di svapiamo ha circuito Joyetech
2) La dripbox ha boccino, tubo ed attacco 510 proprietari. Se si rompe qualsiasi pezzo della svapiamo prendi e sostituisci (e con la kanger? BUTTI)
3) i 38 euro della dripbox sono prezzo shop italiano oppure prezzo cinese senza contare l'iva?
4) Solo la tazza della svapiamo al modder costa 5 euro
5) Prodotto italiano? Per me è un orgoglio/vantaggio

Quando il prezzo è proporzionato al valore effettivo dei componenti ha senso comprare in italia, quando poi ti arriva uno shop che vende una helmet a 130 euro viene voglia di sputare in faccia al "modder" (un ragazzino di 10 anni con una stampante 3d economica realizza stampe di qualità migliore).

Direi che la tua risposta è pienamente soddisfacente (in ordine alla domanda principale) e condivido ovviamente anche la nota sul prezzo della Helmet.

In ogni caso, considerando vantaggi/svantaggi, penso che prima o poi, acquisterò una Svapiamo... Ed una Kanger! Comunque, due prodotti differenti, ma nel caso specifico della box italiana in effetti il prezzo è ragionevolissimo.

Personalmente, ho apprezzato anche le osservazioni generali di @nicknick. Purtroppo ci si dimentica spesso che oramai il mercato è assolutamente globale. Ha portato esempi calzanti. Dovremmo essere noi ad auto-difenderci, ma spesso, non lo facciamo. Siamo maestri della politica superficiale...

Ma poi, davvero chi critica l'acquisto di prodotti cinesi economici a casa propria risparmia ed acquista solo prodotti made in Italy? O il discorso è relativo solo ad atom e box? Qui, tutti auto Fiat? Ah, no, adesso si chiama FCA ed ha sede all'estero...

In ogni caso, sarebbe interessante approfondire certe filosofie... Sempre rimanendo in topic sullo svapo.

Credo che il 95% delle e-cig siano prodotte in Cina. Idem gli atomizzatori. Sono convinto che tutti abbiamo iniziato a svapare grazie ai prezzi bassi dei prodotti cinesi e che poi alcuni si siano lasciati attrarre dall'eccellenza di altri prodotti (made in Italy o USA) dalla fattura perfetta e costosissimi solo in un secondo tempo, dopo le varie Ego o quant'altro.

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Grizzly , il discorso che fai tu però andrebbe esteso a tutti allora : a chi compra on line  perché acquistare in negozio fisico costa meno , a chi acquista in Polonia perché così non paga l' IVA italica , insomma portando avanti questo approccio ti trovi a difendere un mondo fatto di contingentamenti , dazi , dogane , " auto di produzione estera " indicato sul libretto di circolazione ormai per fortuna morto e sepolto .

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6 ore fa, Cilindro ha scritto:

Mi piacerebbe vedere quanti qui dentro si comprano il clonazzo cinese di un atom, da montare su una box in legno stabilizzato di olivo secolare abbattuto per lo scopo... :p così la box è fighissima...poi se il metallo dell'atom rilascia m***a fa nulla! Tanto costa poco... 

Il problema italiano è sempre lo stesso dalla notte dei tempi. Il problema dell'Italia è l'italiano. 

Il problema è che siamo stati abituati troppo bene, siamo figli dell'età del "tutto e subito". Vogliamo il top ma non possiamo permettercelo, quindi al posto di lavorare, risparmiare o semplicemente non acquistare (ricordiamoci sempre che questa opzione esiste), preferiamo cercare la scorciatoia. Tra l'altro autogiustificandoci in modo ridicolo. 

quoto in buona parte quanto hai scritto, voglio solo fare un'annotazione,

dici "quanti qui dentro si comprano..." su questo forse hai ragione, qui dentro ancora ancora, ma c'è il problema del lì fuori...

io  "purtroppo" sono iscritto ad un paio di gruppi telegram sullo svapo, popolati al 99,8% da ragazzini che vogliono la box che faccia almeno 999 watt perchè ha detto il santone che è la migliore per avviare la panda, gli montano sopra l'atom dell' ijust s, vogliono prendere le 18650 da 2 euri/kg e se gli parli di caricabatterie si inorridiscono, perchè gli ha detto l'amico immaginario del criceto della zia del loro postino di fiducia che possono ricaricarle senza e loro che sono fighi non spenderanno mai 3,95 euro per il caricabatterie (quelli seri non credo sappiano che esistono). 

per cui come non quotarti quando dici che il problema dell'italia è l'italiano...

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1 ora fa, liviomex ha scritto:

Grizzly , il discorso che fai tu però andrebbe esteso a tutti allora : a chi compra on line  perché acquistare in negozio fisico costa meno , a chi acquista in Polonia perché così non paga l' IVA italica , insomma portando avanti questo approccio ti trovi a difendere un mondo fatto di contingentamenti , dazi , dogane , " auto di produzione estera " indicato sul libretto di circolazione ormai per fortuna morto e sepolto .

La Polonia è UE e in quanto tale ha un'economia di mercato svincolata da protezionismo di Stato nonché soggetta alla legislazioni europee in materia di welfare, concorrenza commerciale e standard qualitativi e di sicurezza dei prodotti di consumo con relative certificazioni. Lo scambio commerciale, in virtù dei trattati, è libero. Compro in Polonia un bene prodotto (teoricamennte) nelle stesse condizioni dei beni fabbricati negli altri Paesi UE (concorrenza leale) e pago l'iva in quel Paese. Viceversa per chi compra dai paesi embri prodotti italiani (che sono sempre di meno).

La Cina ha un'economia di mercato pesantemente influenzata dalla mano pubblica (non svincolata da protezionismo di Stato) soggetta a normative totalmente diverse in materia di lavoro e di standard qualitativi e di sicurezza dei prodotti, con lavoro sottopagato e assenza di leggi su previdenza, infortuni, sicurezza e sanità dei lavoratori. Il libero mercato con la Cina é concorrenza sleale, con le nostre imprese che hanno costi di produzione e limiti operativi molto più alti.

L'invasione in UE  di prodotti sotto costo cinesi, mette fuori mercato le nostre produzioni e crea disoccupazione e crisi economica. Gli americani, che proteggono meglio di noi la loro economia, applicano dazi del 266% sulle materie prime proveniento dalla Cina, come i prodotti siderurgici. In europa il dazio è del 21%. In tal modo siamo fuori mercato anche con gli americani e con tutti gli altri Paesi non UE che osservano la stessa politica statunitense.

In sostanza, la nostra è politica economica fallimentare e siamo alla frutta......

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Inviato (modificato)

Occhio però: vallo a dire ad un negoziante italiano che tu paghi l' iva in Romania e che quindi ti senti con la coscienza a posto oppure che acquistando on line a prezzi che un negozio fisico non riesce a mantenere per ovvie ragione non fai nulla di male perchè paghi le tasse  oppure che se vai a comprare le cartucce della stampante  nel centro commerciale alla domenica sera alle 23 non stai commettendo alcun illecito.

Putroppo quando ci si avvita in discorsi di questo tipo è facile accorgersi che il proprio comportamento fa spesso torto a qualcuno.

 

 

Modificato da liviomex

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43 minuti fa, liviomex ha scritto:

Occhio però: vallo a dire ad un negoziante italiano che tu paghi l' iva in Romania e che quindi ti senti con la coscienza a posto oppure che acquistando on line a prezzi che un negozio fisico non riesce a mantenere per ovvie ragione non fai nulla di male perchè paghi le tasse  oppure che se vai a comprare le cartucce della stampante  nel centro commerciale alla domenica sera alle 23 non stai commettendo alcun illecito.

Putroppo quando ci si avvita in discorsi di questo tipo è facile accorgersi che il proprio comportamento fa spesso torto a qualcuno.

 

 

I rumeni che comprano in Italia pagano l'iva qui. Sono le norme (discutibili) sulla libera circolazione di merci e persone. Ma siamo noi uno dei paesi fondatori della UE.

Sui centri commerciali e sui danni che hanno procurato alle piccole imprese che animavano le strade delle nostre città, siamo d'accordo.

Modificato da grizzly

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Interessante il discorso. Sono temi forti. 

Io preferisco comprare originali e se è possibile anche prodotti artigianali. Credo nel rapporto 1:1 con il produttore. Il prezzo deve essere giusto, non basso, coerente con i materiali usati e le finiture. 

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Interessante discussione. Tuttavia, la macroeconomia e le sue aberrazioni sono (purtroppo) al di fuori della nostra capacità d'intervento come singoli individui quindi vorrei esprimere un parere meno "alto". In due parole, parlo di funzionalità, qualità costruttiva ed estetica. Ormai i negozi fisici e quelli online dei modders e non sono pieni di box stampate in 3D che - in pratica - sono scatole standard con circuiti acquistati proprio dai famigerati cinesi e decorate/colorate in maniera più o meno originale ma... tutte o quasi molto simili. Un pò come la moda nel campo dell'abbigliamento. Ogni epoca ha le sue manie. Adesso regna la finta personalizzazione, il mito del pezzo unico - magari diverso il mio dal tuo solo per la venatura del legno o per il colore della cover. In realtà non vedo proprio alcuna innovazione. Sbaglierò, non so, ma credo di non allontanarmi dalla realtà dei fatti. Un modder "da garage", un Bill Gates o uno Steve Jobs, dello svapo artigianale dov'è? Ecco. Quando si parla di duro lavoro, non si discute. Quando si tratta di pagare cifre allucinanti per una mod magari molto bella (ma è soggettivo) e ben lavorata però senza alcuna innovazione reale... ecco, mi pare esagerato. Poi, se si vuole entrare nel circolo vizioso dello snobismo poraccista-finto-elitario del genere "guardaquacherobaiocel'homegliodellatua" allora è un altro discorso. Tipicamente umano. Ma non è innovazione nè genialità. Magari è ottimo artigianato. Non è poco ma non è neanche l'eccellenza di molti bravi e geniali italiani e non.

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Io parto sempre dal presupposto che il prezzo corretto di un oggetto è uguale a quanto si è disposti a spendere per possederlo.

Io ad una box in plastica non do un gran valore, diverso è il discorso di una box in legno cesellata con gusto.

Si tratta però di parametri estremamente personali e per questo dal nostro punto di vista assolutamente verosimili.

Riguardo alla componentistica delle box italiane però bisogna fare delle puntualizzazioni: quando parliamo di box elettroniche difficilmente si parla di circuiti cinesi, di vaschette cinesi, eccetera.

Quando se ne parla questo viene correttamente puntualizzato dal venditore ed il prezzo dell' oggetto è ragionevolmente basso .

Teniamo poi conto che se un prodotto viene acquistato in Italia esistono dei precisi obblighi per il negoziante a dare un' adeguata assistenza post vendita ( parlo di acquisti presso negozi fisici ed on line ovviamente ) in caso di problemi.

 

Modificato da liviomex

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Siccome la Wood box di Svapiamo mi ha sino ad ora soddisfatto per rendimento (drop voltage) e durata dei materiali, ho ordinato la 3D per circuito Evic, circuito che recupero dalla box di serie che ormai non uso più avendo abbandonato i tank, e che mi ha sempre soddisfatto per stabilità e affidabilità. Riguardo al Tc non l'ho mai usato e non ne ho mai sentito la necessità, quindi piuttosto che una VT inbox qualsiasi (che oltretutto mi richiede boccette proprietarie, e variando tra una 10 liquidi almeno mi crea una oggettiva scomodità) ho preferito una più originale Svapiamo.

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