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seven

La sigaretta elettronica manda in fumo 
il gettito fiscale


8 messaggi in questa discussione

Inviato (modificato)

Come far evaporare 160 milioni di euro. È questa la lezione che si trae dalla discussione sull’assestamento del bilancio dello Stato. Tra un capitolo e l’altro, emerge infatti un “buco” legato all’insuccesso della tassazione dei liquidi per le sigarette elettroniche. Originariamente nel 2016 era previsto che entrassero nelle casse dello Stato 85 milioni di euro, ora si è scesi a soli 5 milioni. È il secondo anno che la previsione va disattesa e a spiegare il perché ci prova Ignazio Abrignani, animatore di un intergruppo parlamentare ad hoc. «Le accise introdotte nel 2013 hanno finito per deprimere un mercato in espansione», sostiene il deputato di Ala, secondo il quale «l’aumento dei prezzi dei liquidi per le ricariche ha generato una forte richiesta di prodotti esteri che, in assenza di controlli fiscali, ha creato gravi danni alle aziende italiane rispettose della legge». Tra gli addetti ai lavori, tuttavia, c’è chi osserva che dopo lo sboom degli anni scorsi, negli ultimi tempi la sigaretta elettronica avrebbe inziato a risalire la china.

Fonte: l'Espresso

Modificato da Tinny
Aggiunto estratto dell'articolo

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Metteranno una tassa di possesso sulle ecig adesso ?? 🤔

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In realtà il succo dell' articolo è il seguente:

«Le accise introdotte nel 2013 hanno finito per deprimere un mercato in espansione», sostiene il deputato di Ala, secondo il quale «l’aumento dei prezzi dei liquidi per le ricariche ha generato una forte richiesta di prodotti esteri che, in assenza di controlli fiscali, ha creato gravi danni alle aziende italiane rispettose della legge»

Questa frase dovrebbe spaventare circa la pochezza della classe politica italiana.

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Inviato (modificato)

Classico esempio di come si fanno i conti e le previsioni, senza avere la minima idea realistica della situazione.

A livello statale, avevano visto che dei liquidi vendevano "10", di cui "1" entrava nelle casse statali . Han ben pensato che triplicando le tasse sarebbero triplicate le entrate, perchè tanto "liquidi e sigarette son la stessa cosa, stesso mercato".

Non han considerato però che i liquidi non sono come le sigarette, e la gente non è obbligata a comprarli in tabaccheria. Con le sigarette è facile, sai quanto vendi in un'anno, sai quanto guadagni, sai già che aumentando di 10 centesimi ogni pacchetto avrai un guadagno sicuro e garantito.

Con la sigaretta elettronica invece lo stato (ma gli stati in generale) ci han preso la musata. 

Alzi la tassazione dei liquidi e clienti ed aziende si spostano al commercio oltre frontiera, che non puoi vietare.

Allora lo stato (inteso in modo generico, perchè non è un "problema" solo italiano) si inventa un sistema per impedire ai suoi cittadini di comprare all'estero, obbligandoli a comprare in italia a prezzo super tassato.

La clientela raggira di nuovo questa tentata limitazione, perchè non è applicabile l'impedimento all'acquisto di aromi alimentari dall'estero (e più tenteranno di bloccare il commercio trans frontaliero, più vedremo aziende classificare i propri aromi come "aromi alimentari", raggirando di fatto buona parte della TPD) e non è applicabile nemmeno tanto facilmente all'hardware sfociando nella lotta stato-produttori dove uno afferma che una box o un atom sono prodotti destinati al consumo di nicotina, e l'altro che sostiene come box e atom siano prodotti destinati ANCHE, ma non solo, al consumo di nicotina (tanto quanto un camion frigo non è un'arma di distruzione di massa ma può anche diventarlo, paragone cattivo ma necessario) e mentre uno cerca di imporre tasse camuffate da omologazioni, l'altro cerca di sfuggirle facendo figurare il prodotto come non necessariamente soggetto a limitazione.

Risultato finale?

Lo stato cerca di aumentare a dismisura le tassazioni su i prodotti, massimizzando un'introito sempre misero; massimizzando le tassazioni la gente viene in parte distolta dal settore (clienti futuri che spariscono), in parte convertita a prodotti non tassabili (assenza di nicotina) e in parte convogliata ad altri canali di acquisto non arrestabili;  tutto questo si traduce in una diminuzione di clientela nei negozi italiani, meno guadagni, più spese, e sostanzialmente negozi che chiudono; con la chiusura dei negozi lo stato ha un mancato incasso anche da tutte le tasse correlate all'attività commerciale e perde pure tutto quel "minimo" guadagno che avrebbe potuto fare con l'attività commerciale attiva ma pochi clienti; lo stato di risposta alza ancora le tassazioni sul prodotto per recuperare i mancati guadagni...

Finale: lo stato guadagna sempre meno, ammazza i negozi, danneggia la salute dei cittadini (che per forza di cose, saranno in meno a smettere con il tabacco)... ma tanto che gli frega alle casse dello stato... guadagna 11-12 miliardi di euro l'anno di accise su i tabacchi, ne spende 7-8 per curarne i danni... fossero anche tutti provenienti dalle accise (e non lo sono) gli restano sempre in cassa 3-4 miliardi di euro l'anno da far sparire come gli pare.Il cittadino perde, lo stato perde guadagno da una parte....il cittadino ci rimette, lo stato guadagna da un'altra.

 

Modificato da Cheshire
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1 ora fa, Cheshire ha scritto:

ma tanto che gli frega alle casse dello stato... guadagna 11-12 miliardi di euro l'anno di accise su i tabacchi, ne spende 7-8 per curarne i danni... fossero anche tutti provenienti dalle accise (e non lo sono) gli restano sempre in cassa 3-4 miliardi di euro l'anno da far sparire come gli pare.Il cittadino perde, lo stato perde guadagno da una parte....il cittadino ci rimette, lo stato guadagna da un'altra.

Esatto ..non hanno mai voluto realmente guadagnare sulle sigarette elettroniche ..bensì volevano che le persone continuassero col tabacco , unica fonte certa e controllabile di guadagno !

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La "volontà" di guadagno magari c'è, altrimenti non tentavano astruse regolamentazioni (che non regolamentano nulla, se non le tasse da versare). Non c'è una reale necessità, che porterebbe ad un equilibrio fra il favorirne l'uso (reali campagne e manovre anti tabagismo, che portino davvero la gente a non cominciare o a passare all'elettronica) e il recuperare il mancato introito dei tabacchi non venduti.

In realtà non sono partiti, se guardiamo bene, con l'idea del "se dal fumatore guadagno 10 e spendo 5 di cure; vedo di portarlo all'elettronica dove guadagno 7 e spendo 3 di cure" (perchè parliamoci chiaro, chi come me ha fumato per 18 anni 1-2 pacchetti al giorno, anche se ora ha smesso, non è che si è tolto dai pensieri un cancro ai polmoni... ). L'idea dietro ogni manovra è stata "se dal fumatore guadagno 10 e spendo 5, dall'elettronica vedo di guadagnare 10 e spendere 3...perchè se perdo un fumatore devo trovare il modo di avere sempre lo stesso guadagno di prima"

Poi, dall'altro lato, è suicida per lo stato distruggere il mercato del tabacco. Siamo buoni produttori, abbiano grosse coltivazioni di tabacco, abbiamo manifatture e una tradizione (sopratutto nell'ambito sigari) ben salda ed esportata. Distruggere questo settore sarebbe un danno enorme per l'economia. Certo è che, mentre aumentano le sigarette con la scusa dello "sfavorire il consumo", mentre si inventano ogni ridicola limitazione di vendita (io cominciai quando era vietata la vendita ai minori 14 anni, poi passò a 16 anni, poi a 18 come ora... poi si inventarono che le tabaccherie dovevano chiudere a determinati orari, poi si inventarono che gli automatici dovevano essere attivi solo dopo le 19 e fino alle 6 per evitare l'acquisto ai minori, poi si inventarono l'obbligo della tessera sanitaria... tutte genialate che ho sempre visto raggirare con una facilità ovvia e disarmante) , mentre mettono scritte cubitali che tanto nessuno legge, mentre mettono foto che tanto nessuno guarda (o se si guardano, lo si fà con pensiero del "tanto a me non capita" )... e poi belli orgogliosi vanno ad inaugurare gli stabilimenti Philip Morris... la credibilità non è esattamente ai massimi livelli :D:D:D 

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ma io mi chiedo,chi fa queste leggi non si sente un po ridicolo a tassare prodotti che di per se non sono tassati?qui arriveremo che la glicerina e il glicole saranno messi fuori mercato se non tassati regolarmente senno i poveri parlamentari non prendono abbastanza soldi,tassare lo svapo è una cosa possibile solo in una socetà corrotta e contorta,un qualcosa che sta salvando milioni di vite e chissà quanti altri milioni può potenzialmente salvare da una cosa che lo stato commercializza tassa e ci mangia,a me piacerebbe che queste cose possano esser messe sotto gli occhi di tutti compreso chi non svapa,in modo da far sapere quanta corruzzione cè dietro a cio che lo stato fa,purtroppo queste cose non vengono mandate in televisione,nessuno fa servizi televisivi su uno stato che tassa la miscela di due sostanze (tra l'altro tranquillamente reperibili in farmacia e non tassate) solo per guadagnare due spiccioli in più da chi svapa e per non far avvicinare al mondo dello svapo chi fuma alla fine lo svapo va contro due tra le industrie piu ricchè e potenti del mondo,quelle del tabacco e quelle farmceutiche... vi immaginate in un mondo dove i tumori sono ridotti anche solo del 20% povere industrie farmaceutiche.....

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