Necrosis

Consigli apertura negozio fisico


157 messaggi in questa discussione

1 ora fa, Raghon ha scritto:

Non credo in questa cosa dei centri commerciali, ci ho lavorato circa 5 anni, uno dei primi e dei più grandi centri commerciali della Sicilia a Catania... I negozi aprono e chiudono a decine in un anno, alcuni durano 4-5 mesi, si l'afflusso di utenza è enorme ma quando ero in loco la gente (la maggior parte) ci va per passeggiare. Gli acquirenti sono davvero pochi, gli affitti per lo spazio in un CC sono incredibilmente alti, solo grosse catene o venditori monopolisti potrebbero avere riscontri.

infatti da oltre dieci anni nei centri commerciali sono spariti i negozi di proprietà e sono tutti grandi marchi apri e chiudi e se vanno bene ok e se vanno male i soldi ce li mettono i poveretti che ci hanno provato loro spostano la merce in altro che ci prova e via cosi

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Posso parlare per esperienza personale.

Ho ,con mia moglie, un' erboristeria da oltre dieci anni.

A fine 2011 l'avevo convinta ad aprire un angolo svapo in negozio (...erano gli 'anni d'oro della sigaretta elettronica)

Ispettori asl a verificare i liquidi ..arrivavano a settimane alterne. e,tanto che c'erano....verificavano anche tutto il resto

Ho guadagnato solo io perchè,con la scusa di provare atomizzatori e liquidi,mi son creato, a casa, un magazzino invidiabile.

Un negozio ,in questi periodi,è un impresa sconsigliabile.

Pistola fumante ,sempre puntata alla tempia, da banche,fisco ed ispezioni.

Ci sono attività dove il nero può salvarti. Un' erboristeria assolutamente no perchè deve dare dettagli completi a riguardo della provenienza della merce e della tracciabilità delle piante seminate e raccolte( giusta tutela per i consumatori)

Non puoi permetterti di vendere materiale da svapo con costi da 'store cinesi'..

E allora ? Come sostenere spese d'affitto .... e tanto altro ?

L'unica è cercare di vendere materiale di svapo in mercatini di vendita tra privati. 

 

 

Modificato da Melissaebiancospino

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1 ora fa, Melissaebiancospino ha scritto:

Posso parlare per esperienza personale.

Ho ,con mia moglie, un' erboristeria da oltre dieci anni.

A fine 2011 l'avevo convinta ad aprire un angolo svapo in negozio (...erano gli 'anni d'oro della sigaretta elettronica)

Ispettori asl a verificare i liquidi ..arrivavano a settimane alterne. e,tanto che c'erano....verificavano anche tutto il resto

Ho guadagnato solo io perchè,con la scusa di provare atomizzatori e liquidi,mi son creato, a casa, un magazzino invidiabile.

Un negozio ,in questi periodi,è un impresa sconsigliabile.

Pistola fumante ,sempre puntata alla tempia, da banche,fisco ed ispezioni.

Ci sono attività dove il nero può salvarti. Un' erboristeria assolutamente no perchè deve dare dettagli completi a riguardo della provenienza della merce e della tracciabilità delle piante seminate e raccolte( giusta tutela per i consumatori)

Non puoi permetterti di vendere materiale da svapo con costi da 'store cinesi'..

E allora ? Come sostenere spese d'affitto .... e tanto altro ?

L'unica è cercare di vendere materiale di svapo in mercatini di vendita tra privati. 

 

 

più o meno era quello che intendevo io aprire negozi di cose reperibili in internet è sconsigliato (poi uno lo fa e gli va pure alla grande ben venga) come ad esempio quelli che pensano di aprire negozi di telefonini perché i telefonini si vendono si certo ma hai voglia a scannarti coi prezzi con chi ne compra a centinaia o migliaia

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2 ore fa, Melissaebiancospino ha scritto:

Posso parlare per esperienza personale.

Ho ,con mia moglie, un' erboristeria da oltre dieci anni.

A fine 2011 l'avevo convinta ad aprire un angolo svapo in negozio (...erano gli 'anni d'oro della sigaretta elettronica)

Ispettori asl a verificare i liquidi ..arrivavano a settimane alterne. e,tanto che c'erano....verificavano anche tutto il resto

Ho guadagnato solo io perchè,con la scusa di provare atomizzatori e liquidi,mi son creato, a casa, un magazzino invidiabile.

Un negozio ,in questi periodi,è un impresa sconsigliabile.

Pistola fumante ,sempre puntata alla tempia, da banche,fisco ed ispezioni.

Ci sono attività dove il nero può salvarti. Un' erboristeria assolutamente no perchè deve dare dettagli completi a riguardo della provenienza della merce e della tracciabilità delle piante seminate e raccolte( giusta tutela per i consumatori)

Non puoi permetterti di vendere materiale da svapo con costi da 'store cinesi'..

E allora ? Come sostenere spese d'affitto .... e tanto altro ?

L'unica è cercare di vendere materiale di svapo in mercatini di vendita tra privati. 

 

 

ok,quindi avendo aperto anche solo un "corner" nel negozio gia esistente,un idea di che permessi occorrano e prezzi all ingrosso c'è giusto?attualmente è ancora in piedi?sai dirci se è vero che occorre il rec ( o meglio ora sab) per la vendita dei liquidi? io la richiesta dei prezzi l ho fatta da grossisti italiani,non mi sono nemmeno informato sull'estero perche da quanto ho capito se si compra dall'europa e al di fuori occorre poi compilare altra documentazione e tassazione ulteriore,senza contare che la nuvoa legge in teoria troncherà un po le gambe quindi ho fatto che cercare di informarmi in "casa" anche se non ho ottenuto nulla...

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@ale2582 non saprei risponderti perchè proprio a causa di poca chiarezza, il corner 'svapo' l'ho chiuso a metà del 2012

Chiuso perchè : in quel periodo non riuscivo ad avere liquidi (FA aveva troppe richieste e non riusciva a mantenere i tempi di consegna).

Chiuso perchè: i prezzi del mio fornitore italiano...erano piu alti di quelli che i primi 'store cinesi' offrivano ,in internet, a primi audaci pionieri dello svapo

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Per quanto riguarda permessi e licenze....molto dipende dalla ASL di appartenenza.

Parlo, per mia esperienza,dei primi mesi del 2012.

Confusione totale : un ispettore Asl sosteneva che liquidi ed aromi,erano assimilabili ad alimenti (..poveri noi)....per cui occorreva anche il patentino HCCP..

Ho preferito  chiudere l'angolo svapo e continuare solo con l'attività dell'erboristeria

Modificato da Melissaebiancospino

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almeno comincia a delinearsi un quadro generico...grazie molte per le informazioni,allora mi sa che la storia del rec è vera

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Sempre in attesa di qualche negoziante fisico per dritte su forniture e legislazione attuale!!!! Se stai leggendo tu commerciante illuminaci! 😂

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Io, per il lavoro che faccio ho accesso a molti listini di rivenditori in tutti i campi. Ti consiglierei vivamente di lasciare perdere perche' la concorrenza sul web, soprattutto in italia, è massacrante.

A ben vedere compreresti da negoziante all'ingrosso con prezzi simili ai migliori prezzi sul web per il pubblico, in altre parole, lascia perdere a meno di non voler fare prezzi doppi rispetto al web.

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ci stai dicendo che i prezzi che potrebbe fare un grossista sono equiparabili a ciò che troviamo come privati dal web?però scusa,correggettemi se sbaglio parlo per ignoranza, a questo punto se uno volesse improntare entrambe le cose,cioè avere sia il fisico che il web,come dovrebbe fare per rendersi competitivo sul web?l'unica e acquistando direttamente dalla cina?

Modificato da ale2582

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Non credo che bisogna alzare i prezzi più del web e per questo motivo lasciar stare. Come acquistano i rivenditori attuali acquisterà un nuovo rivenditore. Non si possono prendere grosse quantità per via della scadenza, quindi sono tutti costretti a fare un certo numero di carico, allo stesso prezzo.

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ah c'e un limite di ordine minimo in genere?si sta parlando di hardware o liquidi?

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16 ore fa, ale2582 ha scritto:

ah c'e un limite di ordine minimo in genere?si sta parlando di hardware o liquidi?

Non sono del settore, ma in tanti altri campi, hai un minimo di ordine, che può essere inteso come costo o come articoli. Ovvero possono "importi" di acquistare almeno 1000€ per volta, piuttosto che minimo 20 pezzi per tipo (ad esempio).. Spesso, più acquisti più hai accesso a sconti maggiori (nel mio settore funziona così) e accedi a fidi  verso i fornitori più alti. Dubito fortemente però, che in un campo come questo ci siano grossi margini di trattativa, la vedo come una serie di prezzi "pre-impostati", tenendo conto del largo mercato online. 

Seguo la discussione per che anche a me piacerebbe poter avere un negozietto, e mi son messo a fare due conti per capire.. Solo per apertura ti van via migliaia di euro, e tenendo conto di essere in una zona fortunata e con un pubblico di svapo abbondante secondo me rientri dopo parecchio tempo nelle spese. 

OT

Un ulteriore riflessione che ho fatto è questa: entrando in uno shop fisico (ci vado anche io ogni tanto) ho la possibilità di confrontarmi con qualcuno che maneggia esig tutto il giorno, mi può consigliare, cerco un confronto. Ma da come prende piede ultimamente il fenomeno dello svapo (basta vedere alcune discussioni anche qui sul forum 😞), chi entra in uno shop fisico cerca solo l'oggetto, o "mi serve una box che faccia nuvoloni assurdi" (giuro, l'ho sentito con le mie orecchie), e non abbraccia (passatemi il termine romantico) lo svapo come stile o filosofia. Non voglio fare di tutta un erba un fascio ovviamente, ma immaginatevi dietro il banco, quando vi arriva un personaggio del genere.. Magari voi vi spaccate il sedere con le ultime novità, vi leggete tutti i forum italiani ed esteri per aggiornarvi, seguite mille mila altre cose e arriva sto ca###one che vi chiede solo nuvoloni senza capirne una cippa? 😤 e son certo, non è uno su cento, ma un buon 60.. IMHO

Fine OT

Non scoraggio nessuno, sia mai, magari le cose cambieranno dopo la TPD, magari migliorando questo settore

Modificato da Al3cs

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Cari amici svapatori, vi racconto la mia personale esperienza.....di domenica pomeriggio.

In un mercatino di paese(festa del baratto) ,mia figlia ha avuto la brillante idea di mettere un tavolino dove poter vendere vecchi giocattoli e giornalini.

Visto che,dovevo starci,a farle compagnia.....son tornato a casa,ho preso un tavolinetto...e ho recuperato materiale di svapo inutilizzato ( al 90% materiale ancora inutilizzato)

Un successone sia di vendita e sia di persone veramente intenzionate al mondo 'svapo'

Per quel che riguarda il negozio fisico ribadisco quel che già detto.

Per aprire un negozio ,prima bisogna documentarsi.

Nel settore quanti hanno aperto negli ultimi 5 anni?

Quanti han chiuso? 

Quanto hanno inciso,nelle chiusure, i costi dei negozi on line ?

Quanto sono chiare le leggi ?

Per i liquidi ci sono leggi che obbligano tracciabilità per cui posso provenire dall'Italia o paesi UE?

Credo che il risultato...arrivi da sè.

 

 

Modificato da Melissaebiancospino

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tutto giusto, infatti per questo chiedevo a questo punto l affiancare una cosa con l altra....@Al3cs si putroppo il discorso è pittosto veritiero anche dalle mie parti,due settimane fa circa non avevo un cavolo da fare e ho passato la mattinata in compagnia del titolare di questo negozio dove ogni tanto mi fornisco( non sotto franchaising). nel tempo passato li ho sentito clienti fare richieste in stile con quanto descritto da te,tra cui anche uno che lamentava sapore di bruciato dopo aver avviato l atom a secco piu volte prima di ricordarsi di doverci mettere il liquido..i discorsi sono tutti giusti, però l'evoluzione come svapo in italia ai miei occhi sembra di nuvoo in ripartenza,non so se l'ho notato solo io,ma di recente sono ripartite di buona lena le pubblicita in tv,tornano sugli scaffali dei tabaccai i modelli "entry level" e cmq in generale sembra si respiri un ambiente in fervore..ora è difficile distinguere con obbiettività il da farsi perchè ovviamente si è coivolti in prima persona come utilizzatori e quindi anche poco obiettivi.ma l impressione che ne ho è quella descritta.sarebbe bello vedere maturare i tempi e trovarci con svapatori in stile americano,che ritrovano in luoghi in simil cofee shop a svapare aromi da degustazione scambiarsi metodi di regnerazione coil su un bel tavolino..e vero che non si abbraccia la filosofia dello svapo,ma questo anche perchè obiettivamente parlando,in quanti posti sei entrato fisicamente dove hai trovato un venditore che per primo lo è?e come pensare di diffondere una "cultura" senza nessun espontenente che la diffonda..

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1 ora fa, ale2582 ha scritto:

l'evoluzione come svapo in italia ai miei occhi sembra di nuvoo in ripartenza,non so se l'ho notato solo io,ma di recente sono ripartite di buona lena le pubblicita in tv,tornano sugli scaffali dei tabaccai i modelli "entry level" e cmq in generale sembra si respiri un ambiente in fervore..ora è difficile distinguere con obbiettività il da farsi...

Non ti preoccupare, se lo stanno studiando anche LORO tutto 'sto fervore. Aspettano solo che tu e molti altri ci mettano o impegnino i soldi..

Ps: non faccio disfattismo, sempre stato ottimista, però questo 2016, : digiamogelo, non suona bene. Fatta oggi riunione in europa, i nostri sono usciti quasi vincitori, ma per vincere completamente bisogna pagare 11 miliardi, così, dal nulla. Quindi vedete bene quanto  ancora devono studiare. :sisi:

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Secondo me siete fuori strada. Niente di nuovo. Il solito negozio che oggi apre e domani chiude.

Manca l'idea vincente, o perlomeno non l'avete fatta trapelare....ce l'avete?

Perchè dovrei venire al vostro negozio e pagare 10/20/50 euro di più di un articolo (perchè quello è il prezzo che dovrei pagare in più per darvi reddito) ? qual è il mio vantaggio?

Mi metto al pc, seleziono uno shop, acquisto al prezzo più basso del vostro e il giorno dopo ho già il mio articolo.

In cosa sareste vincenti con uno shop fisico contro uno shop online?

PS sto cercando di fare una critica costruttiva, capitemi bene

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ovviamente,per quanto mi riguarda l idea di differenza stava nel fornire un posto dove oltre a poter acquistare potesse fare da ritorvo per i svapatori,con una piccola area adibita stile "bar" dove poter rigenerare e provare liquidi,con a disposizione probabilmente wifi. poi in funzione ai quanto prende piede, avrei organizzato eventi/competizione con premi, piccoli corsi sulla rigenerazione e preparazione dei liquidi, se possibile tenuti da qualcuno di riconosciuto come esperto ecc...l unica reale differenza che puo fare un luogo fisico dall aquisto online, e che mente te ti ordini la tua roba a casa e attendi che ti arrivi, in negozio puoi valutare con una persona cosa e meglio e se conviene una determinato acquisto,oltre ad avere una persona con cui "passare del tempo" condividendo una passione.l aspetto "socile" dell'acquisto sul web e cio che manca, ed è forse l unica cosa su cui si puo far leva per avvantaggiare il fisico.poi un paio di altre idee le avrei in mente ma è tutto da vedere. non ho ancora capito una cosa,ma se affianco fisico a web,anche in quel caso i prezzi del fisico devono subire questi ricarichi per dare reddito?

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Inviato (modificato)

Tu parli di reddito...

Come gia' dicevo poco sopra ho accesso a ogni tipo di listino all'ingrosso lavorando nella grande distribuzione. Ti posso dire che il ricarico medio online è nell'ordine del 10% , ma questo riguarda un po' tutti gli ambiti, non solo lo svapo.

Dunque calcolando che gli svapatori italiani sono circa il 2% della popolazione, supponendo che tu abiti in una cittadina di 50 mila persone e sei l'unico negozio (nelle grosse citta' è suppergiu' anche questo il bacino di utenza se sei l'unico negozio del genere nel tuo e nei quartieri limitrofi) , supponendo che tutti gli svapatori si servano da te senza avere connessione internet....

Immaginiamo una spesa annuale di 500 euro per ogni svapatore che sono 1000 nei tuoi dintorni, avresti un ricavo lordo di circa 50 mila euro, togliamo le spese come affitto, luce, telefono, commercialista per 10000 euro, inps per 5000.

Rimangono circa 35 mila euro lordi su cui ci paghi un bel 30% allo stato; insomma poco piu' di uno stipendio da operaio (sempre lordo) senza ferie, mutua, disoccupazione ecc .

E ricorda che questa è la situazione irrealisticamente piu' a tuo favore, in realta' praticamente tutti compreranno online e verranno solo da te per scroccarti i liquidi di prova o per informarsi su cosa comprare (ma online...).

Piuttosto signori, punterei su merce in cui quello che si vende è il marchio e non la merce in se, una borsetta da donna sui 200 euro con un ricarico del 200% ? Infatti nei saldi vendendo al 30% del prezzo normale ci guadagnano ancora alla grande, e con questo ho detto tutto, saluti.

 

Modificato da pippuzzello

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Inviato (modificato)

finalmente c'è qualcuno realista.....io in negozio ci vado solo per i fili, per acquistare aromi che poi prenderò online e cavolate....se pensate di guadagnare uno stipendio vendendo ce4 a 5€ e liquidi per 10€ vi state facendo un film inutile. Ho amici che vendono il negozio a 20000€ dopo che ne hanno investiti 50000...e nessuno vuole prenderlo...e cmq si...provo le cose in negozio e poi le compro online! Ho appena preso un tornado dopo averlo visto in negozio. 25€ contro i 55€ vogliamo mettere?

Modificato da BURZUM SVAPO

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quindi sostanzialmente il negozio online non sarebbe di supporto a tenere in piedi anche il fisico. credevo che il lavoro su due fronti avrebbe permesso di non dico tanto ma almeno sopravvivere..sebbe comunque posso in parte confermare ciò che dite.anche a me succede di fare come detto da voi,ma parlando in altri termini,se anziche 55 euro il negoziante avesse chiesto 30 euro contro i 25 del web( e stiamo parlando cosi di una differenza di ricarico del 20%),dopo che magari si sbatte e ti fa provare un po tutto,ti consiglia ecc che avresti fatto? sia chiaro, le vostre rifelssioni sono assolutamente corrette e fa piacere che ci siano( tra l altro chiedo scusa a necrosis perchè gli ho in parte monopolizzato il treand) ma se l'online fa da supporto al fisico,immagino che questo non debba piu avere la necessità di ricaricare in modo oltraggioso per stare a galla no?correggetemi se continuo a sbagliare...il 10% di ricarico che ha l online immagino sia tale perchè rispetto al negozio non ha i costi vivi di affitto,luce ecc,ma in ogni caso tasse,commercialista ed imps quelli rimangono. con un negozio in affitto a spesa ridotta (che da me potrebbe stare senza coplicazioni a 4500 euro l anno compreso di tutto) significherebbe circa 375 euro al mese in piu,possibile facciano questa differenza cosi sostanziale sul tutto?chiedo sempre per inesperienza sia chiaro,sono stato gia titolare di partita iva ma in ambito di agente immobiliare sotto francaising e non avevo accesso alle spese di agenzia quindi non mi sono fatto un idea di questi costi)

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Inviato (modificato)

Scusami, ma io che, da dipendente, posso vedere qualsiasi listino all'ingrosso.... e continuo a fare il dipendente, non ti da' da pensare ?

Continuo a ripetermi, ma i soldi si fanno vendendo "fuffa", ovverosia il marchio. 

La fuffa è l'essenza del denaro; come si chiama quella societa' che affitta degli pseudoguidatori simil taxi probabilmente illegalmente, uber ?

Ebbene pare che sia valutata, in borsa, piu' di industrie con migliaia o decine di migliaia di dipendenti; quella è fuffa, e ci cascano gente come te che crede di vivere vendendo sigarilli elettronici, come ci cascano gli investitori (non professionali) in queste bolle finanziarie.

Io ho voluto intervenire in maniera netta in questa discussione perche', probabilmente, sei un appena diplomato che fantastica, ma, nell'ipotesi che fossi un padre di famiglia appena licenziato che vuole investire quel poco di tfr che ha.....

 

La chiave di volta, in ogni caso, l'ho data poco sopra...

Modificato da pippuzzello

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putroppo e la seconda ipotesi la mia situazione, con l'aggiunta che io sono fermo da quasi 4 anni e non ho sbocchi lavorativi se non tornare con la partita iva a fare l'agente immobiliare,mentre il tfr e pochississimissimo di mia moglie rimasta anche lei disoccupata...putroppo la situazione e da fare qualcosa come puoi intuire...il fatto che tu acceda ai listini e preferisca rimanere cmq un dipendente non è un indice di qualcosa per me,perchè essendo ex titolare di partita iva so già che salvo determinati regimi(difficilmente ottenibili legalmente) si fa piu bella vita e meno rogne a stare  sotto qualcuno che non in proprio...ad ogni modo sembra abbastanza chiaro che paiono piu gli svantaggi che i vantaggi in questo ambiente...mi sa che continuerò a farmi chiudere le porte in faccia dalle ditte sperando che prima o poi cambi qualcosa

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Ale, se tutti la pensassero come Pippuzzello saremo tutti a casa senza lavoro. Se nessuno volesse fare l'imprenditore credi che esisterebbero i posti di lavoro come dipendente?

I sogni si realizzano con con la forza e la voglia di rischiare, non con un listino sottomano!

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si vero,ma capisci che con la situazione in cui attualmente mi trovo,devo fare molto bene i conti su cosa fare.. e tte le informazioni di "rito" sono già di norma importanti,nel mio caso sono fondamentali per evitare di peggiorare una situazione gia precaria..

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