calcifer

La maturazione non serve!


472 messaggi in questa discussione

Domani al bar ordino un cappuccino e dico che passo la settimana prossima a berlo... dopo che è maturato!
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:lol: :lol: :lol: :lol:

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un aroma che mi piaceva molto fatto maturare 3 mesi risultata osceno, un altro che mi faceva schifo dopo 3 mesi è uno dei miei preferiti, cambia molto va solo aggiustato il tiro su cosa si cerca.

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Quindi agitate anche il Tank dopo una notte di riposo sul BB... magari con il Refill aperto. :lol:
Scherzi a parte, secondo me la maturazione serve.
Non sono un chimico, ma resta il fatto che certi aromi si equilibrano se lasciati maturare.
Per quanto riguarda l'agitare una miscela, che sia un aroma o una base, prima del loro utilizzo,... ragazzi non abbiamo mica scoperto l'acqua calda!

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noto di aver sollevato un mezzo vespaio....
Onestamente, non era mia intenzione, anche se ammetto di essere piacevolmente sorpreso dalla quantità di svapatori "scettici" come me.
Boh, io per quel poco che so, derivante dalle mie conoscenze di chimica, l'ho espresso.... proverò anche io a fare dei test di questa presunta "maturazione", anche perchè devo dire che apprezzo gli aromi "vanigliosi".
Vedremo..

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L'aromatizzazione della base è dovuta al legarsi delle molecole dell'aroma al PG che le veicola nel vapore al momento della svapata.
Ergo basta una bella agitata della miscela, tutt'al più con l'agitatore magnetico per chi c'è l'ha. È un fatto puramente meccanico. La chimica non c'entra niente.
Ecco quindi destituita di qualsiasi fondamento la teoria della presunta maturazione.

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Vaper75 post=897998 wrote: L'aromatizzazione della base è dovuta al legarsi delle molecole dell'aroma al PG che le veicola nel vapore al momento della svapata.
Ergo basta una bella agitata della miscela, tutt'al più con l'agitatore magnetico per chi c'è l'ha. È un fatto puramente meccanico. La chimica non c'entra niente.
Ecco quindi destituita di qualsiasi fondamento la teoria della presunta maturazione.

ciao vaper,
scusami se ti correggo, per puro scrupolo "scientifico".... come già spiegato, non si deve parlare di "legami" molecolari, ma soltanto di saturazione della soluzione. Per spiegarlo in maniera un po' più semplice, un legame è una condizione chimico-fisica complessa, che non si instaura a meno che le molecole dei componenti non siano predisposte a priori a creare legami tra di loro, o che non intervengano fattori esterni chimici (catalizzatori) o fisici (pressioni o temperature estreme). Ma a quel punto, se si instaurassero dei legami, si verrebbero a formare altre sostanze non necessariamente gradite, utili o innocue... ed è per questo che gli aromi sono composti inerti (ovvero molto poco predisposti a formare legami molecolari)
La saturazione di soluzione, invece, può essere ottenuta semplicemente con un'azione meccanica (miscelazione) e può risultare più o meno stabile nel tempo a seconda del grado di solubilità tra i vari componenti.

Per farla breve, al raggiungimento della saturazione, presa una determinata quantità di soluzione (per convenzione un mm. cubico) si avrà che in quel mm. cubico ci sarà il maggior rapporto numerico possibile (per quella soluzione) di molecole dei vari elementi che la compongono.

Insomma... svapandoti il tuo liquido, se hai raggiunto la saturazione, con un tiro svaperai anche il maggior numero possibile di molecole di aroma.

Molto più difficile spiegarlo che farlo... :)
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Calcifer,
non so di preciso se si possa parlare di legami chimici o di saturazione, però la sostanza non cambia. Non c'è alcun processo chimico di mutazione-maturazione organolettica nel tempo. Anzi, se ciò dovesse avvenire, sarebbe solo uno snaturamento se non deterioramento dell'aroma (vedi ossidazione).
Aggiungo che il metodo del riscaldamento (per esempio bagnomaria) da abbinare all'agitazione è altrettanto valido e fondato scientificamente, perché porta ad un aumento di energia delle molecole dell'aroma e di movimento delle stesse, che quindi si amalgano meglio alla base.
Certo di aver fatto cosa gradita. Buone svapate (da subito)!!! :fum
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Vaper75 post=897670 wrote: E che mi dite allora degli aromi organici de La Tabaccheria? Secondo il sito sono svapabili da subito, e posso solo che confermare. In completa contraddizione con i principi della cosiddetta "maturazione".

non solo dicono di svaparli da subito, ma addirittura, una volta preparato il liquido, di consumarlo entro una decina di giorni, altrimenti perde carica aromatica.
consiglio quindi di preparare 20/30ml per volta.

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Confermo per esperienza diretta. Gli aromi La Tabaccheria DEVONO essere svapati subito, altrimenti svaniscono in pochi giorni, altro che maturazione!!!

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Ciao a tutti :) io sinceramente con il virginia della tabaccheria ne ho preparato subito 100 ml, svapato i primi 10ml per la scimmia ora dopo un mese e la e il gusto si è arrotondato ed è spettacolare.
Secondo me serve una giusta miscelazione e un minimo di tempo per apprezzarlo se lo si usa subito il liquido appena fatto è molto blando.
Sono solo sensazioni personali :)

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Il mondo dello Svapo è bello perchè è vario e soggettivo,
c'è posto per tutti e ognuno fa le scelte in base alle sue possibilità
la maturazione dei liquidi rientra in questi parametri.
Come diceva un saggio: non è buono ciò che è buono ma è buono ciò che piace,
L'importante che stiamo lontani dal fumo,
maturazione o non maturazione...... fate come volete
tanto i liquidi ve li svapate voi(noi ;) )
E nessuno verrà mai a criticare quello che avete (ho :) ) combinato
Ora scappo perchè ho un piatto di eliche al pesto (genovese) che mi stà aspettando
Buon pranzo e buono svapo a tutti :ok

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Quel che ho notato anch'io, cioè che dopo un po di tempo diventa più blando l'aroma, all'inizio è più "spigoloso", mi vien da pensare perciò che più che un amalgamarsi o che, sia semplicemente un decadimento dei picchi, il che rende la cosa più piacevole in particolare su aromi "decisi".
Ho fatto ieri un confronto per curiosità tra un miscelato al volo e un boccione che ho lì da un po, il miscelato al volo è più marcato ma le note aromatiche sono identiche. Aroma fruttato dks.
Idem il famosissimo red asteire, appena miscelato è quasi nauseabondo anche mettendone poco, dopo qualche giorno si smorza un po ed è più gradevole.
Perdonatemi il linguaggio per niente tecnico ma non sapevo come spiegare meglio la cosa ;)

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ilpaolo post=898081 wrote:
Come diceva un saggio: non è buono ciò che è buono ma è buono ciò che piace,
L'importante che stiamo lontani dal fumo,

:ok :ok :ok
io da più di 2 mesi non tocco un'analogica, non sentendone assolutamente la mancanza, e questa è l'unica vera cosa importante ! :)
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Beh,rilevo che alla fine questo thred ci rende edotti a proposito del fatto che l'80% di noi non attende per svapare e che addirittura la maturazione appare superfulua se non dannosa per la resa aromatica ricercata.

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Fra84 post=898084 wrote: Quel che ho notato anch'io, cioè che dopo un po di tempo diventa più blando l'aroma, all'inizio è più "spigoloso", mi vien da pensare perciò che più che un amalgamarsi o che, sia semplicemente un decadimento dei picchi, il che rende la cosa più piacevole in particolare su aromi "decisi".
Ho fatto ieri un confronto per curiosità tra un miscelato al volo e un boccione che ho lì da un po, il miscelato al volo è più marcato ma le note aromatiche sono identiche. Aroma fruttato dks.
Il dato che confermi dunque è che con il passare del tempo l'aroma diventa più blando. Qui interviene il gusto personale: a chi (come me) piace l'aroma più deciso, non aspetterà tempo, chi invece lo percepisce troppo forte, attenderà. Ma le note aromatiche sono identiche, come riporti, ulteriore prova che la "maturazione" è una chimera mitologica.

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Si, ma è anche vero che con la maturazione, l'attenuarsi di certi picchi aromatici, fa emergere altre sfumature (aromatiche), che prima erano sovrastate e non si percepivano...

Il discorso che fate (Vaper75), vale forse per aromi singoli ma per aromi + complessi (fatti in casa) a volte e sottolineo a volte, è meglio farli "maturare" per il discorso sopra citato.

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Giorgioroby post=898194 wrote:
Il discorso che fate (Vaper75), vale forse per aromi singoli ma per aromi + complessi (fatti in casa) a volte e sottolineo a volte, è meglio farli "maturare" per il discorso sopra citato.

:ok
così il discorso è molto più sensato....!!

Ti spiego anche perchè, dal mio punto di vista : chi, come me, si approccia da novizio allo svapo (e quindi anche al forum), leggendo i vari topic, consigli, ricette, percepisce un messaggio abbastanza netto : qualsiasi preparato casalingo, a parte alcune eccezioni, DEVE "maturare" prima di poter essere svapato.

Beh, dal mio punto di vista non è così.

Ci sta invece benissimo che con il passare del tempo e quindi con il processo di ossidazione, decantazione e via discorrendo, l'aroma risultante possa variare, per assumere diverse sfumature.

A qualcuno può piacere di più l'aroma di quello appena preparato, qualcuno invece può preferire quello lasciato "riposare" per qualche tempo.

E allora, se il discorso viene fatto in questi termini, mi trova assolutamente d'accordo.

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Mah ...
Premesso cha a me piace il blu ed a "te" il rosso... che de gustibus et coloribus non est disputandum...
Svapando da un po', ho smesso di farmi paranoie dalla coil all'aroma; un aroma se è buono è buono subito !
Ammesso e non concesso che nel tempo un liquido possa migliorare (ma sicuramente può cambiare) altro non è che un valore aggiunto.
Nella maturazone non ci credo, almeno non in quanto tale, poi, sicuramente un aroma può cambiare nel tempo, ma dubito fortemente che sia una miglioramento.

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Io uso una tecnica:
preparo un tot di boccette da 20 ml (di qualcosa di più gustoso anche 50), la prima che comincio a svapare è poco matura l'ultima, quando ho già preparato altre boccette, lo è sicuramente molto di più!!
Non ho un palato (o papille ricettive) così sensibili da riuscire a valutare le sfumature, quindi mi affido alla casualità!! :ghgh

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Alcune considerazioni sparse:

- Era ora che qualcuno dubitasse della maturazione degli e-liquid, o almeno che ne pretendesse una spiegazione scientifica esauriente (che io comunque ancora non ho letto da nessuna parte).
- E' ovvio che per "maturazione" non si intende esattamente ciò che si intende quando si utilizza tale termine a riguardo di una banana matura, ad esempio, sebbene qualche cosa di comune vi sia (ossidazione) e molte altre cose no (batteri, altri agenti esterni).
- E' bene sapere ciò di cui stiamo parlando, e per quelle che sono le mie conoscenze di chimica noi non siamo di fronte ad una soluzione (come potrebbe essere ad esempio acqua e sale da cucina) bensì a una miscela (come potrebbe essere per esempio l'aria che respiriamo). Dunque non ha alcun senso parlare di saturazione.
- I legami che si formano fra atomi entrano in gioco quando avviene una qualche reazione chimica e dunque, tralasciando trascurabili reazioni potenziali tra componenti aromatici, nel caso di mix interessano poco, poiché ciò che conta è l'interazione tra molecole: sto parlando, per chi ne sapesse qualcosa, di interazioni ioni-dipoli, di legame idrogeno, di legami van der waals e cosucce così...
-...e sono queste, nella nostra miscela, che agiscono per determinare alcune sue caratteristiche finali, quale ad esempio il punto di ebollizione (cosa che verosimilmente può cambiare la resa aromatica).
Inoltre, esse agiscono anche per modificare la conformazione degli aggregati di molecole che si formano dopo la miscelazione con gli aromi, e tale conformazione influisce pesantemente sulla percezione aromatica!
- Ne consegue che la "maturazione" non è altro che un bilanciamento elettrostatico tra molecole unito ad una ossidazione che porta ogni aroma prima a mutare e poi a scemare lentamente: appare evidente che l'aroma possa mutare (qual più qual meno) e ciò è confermato dalle prove empiriche nonostante alcuni scettici con le papille ormai devastate.
- Poi, che un aroma sia buono anche subito, o magari sia più buono subito, è una questione del tutto soggettiva, e può benissimo darsi che io trovi un gusto "maturato" peggiore di com'era all'inizio. Qui il fanatismo di chi vorrebbe magnificare le "sfumature" di gusto dopo mesi di attesa è del tutto ingiustificato, sebbene potrebbe essere contemporaneamente vero che a loro quel liquido piace di più così, e sebbene una migliore miscelazione possa favorire la conformazione di aggregati di molecole aromaticamente più efficaci (leggi: più piccoli).
- Riguardo alla presenza di ossigeno nei mix, personalmente tendo ad evitarla: nell'agitare le boccette, non faccio fare bolle (per quanto possibile), altrimenti l'ossidazione è più rapida. Stesso dicasi per la luce, o per l'apertura frequente delle boccette.
Beninteso però che un aroma "più degradato" potrebbe piacere di più, e lì non resta che sperimentare.

Concludo dicendo che mi sembra strano che qualche chimico non abbia già pensato a "mettere i puntini sulle i" in questa questione (giacché in giro si vedono solo dogmi senza alcuna minima spiegazione scientifica su quanto bene funziona questo o quel metodo....ma chissenefrega delle vostre alchimie da smanettoni)... anche perché io non sono laureato in chimica, bensì in ingegneria e in filosofia :sisi :ghgh
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Cosi per sapere capito che non si è capito se serve o no la mia domanda è

Ma gli aromi perdono aroma nel tempo
Intendo non ancora miscelati

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alemephist post=898352 wrote: Cosi per sapere capito che non si è capito se serve o no la mia domanda è

Ma gli aromi perdono aroma nel tempo
Intendo non ancora miscelati
Si, le molecole più volatili se ne andranno col tempo. Dipende da aroma ad aroma, ma comunque si parla di vari mesi, se conservati bene, altrimenti "si guastano".

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Concordo con quanto scritto da El_Muerte.

Giusto per aggiungere carne al fuoco riporto un intervento di Azhad's Elixirs (sviluppa aromi organici molto apprezzati) dal suo sito fb: https://www.facebook.com/Azhad.Elixir/posts/1671779243109134

"La maturazione, o steeping dei liquidi:

Considerate gli aromi,e sopratutto gli aromi organici, come una matassa di cotone (formata dalle varie lunghe molecole tutte incastrate tra loro), ora il nostro naso è molto bravo a riconoscere le varie molecole, ma se gliele presentiamo tutte intricate e incastrate non riesce a differenziarle (è un po' come il tetris: se ho un recettore a forma di T, la molecola a forma di T si incastra e sento l'aroma corrispondente, se la T è incastrata ad una I viene fuori una specie di H che il naso non riesce a riconoscere).

Questa è la versione megastupidamente idiotizzata di quello che accade realmente, ma ci da una idea.

Per fare steeping o maturare, per seguire il nostro esempio di prima, dovremo "cardare" quella balla di cotone e liberare le varie molecole aromatiche.
Ed è qui che i tre metodi principali: agitazione magnetica, bagnomaria e sonificazione fanno il loro lavoro.

L'agitatore magnetico lavora bene, nel senso di chi va piano va sano e lontano: prima di tutto ammalgama bene VG e PG, cosa che scuotendo a mano non si riesce assolutamente a fare come si deve, poi con il suo continuo agitamento districa pian piano le molecole aromatiche portandole tutte allo scoperto, il problema è che una volta finita l'agitazione tendono a ingarbugliarsi tra loro di nuovo, sopratutto molecole complesse come quelle organiche, portando a strani cali di aroma dopo una decina di giorni, per poi ridistricarsi nuovamente man mano che pg e vg le catturano ad una ad una.

Il bagno maria, fatto a temperature tenui, come 40-50°, fluidifica il vg ed il pg, e "ammorbidisce" le matasse di molecole aromatiche rendendo più semplice per il pg ed in vg di catturarle, ovviamente il ditricamento non sarà completo come nel caso dell'agitatore, ma almeno ci andiamo in parte a salvarci dalla problematica del calo di aroma.

Il sonificatore (lavatrice ultrasonica) invece è una tecnica molto aggressiva, nei modelli riscaldanti poi si va ad aggiungere al metodo di bagno maria rendendolo ancora più efficace, in pratica le onde ultrasoniche creano per cavitazione delle bolle che esplodendo funzionano come delle bombe di profondità, andando a districare le molecole organiche. Nei modelli più potenti, ad esempio dai 400W in su, le molecole vengono addirittura spezzate, cosa che in realtà non vorremmo
Emoticon grin

Quindi a conti fatti il metodo che consiglio è una sonificazione da 250W a 40° per una ventina di minuti, seguita da un paio di giornate di agitazione magnetica, mentre se non avete i macchinari, un bel bagno maria seguito magari da una giornata a respirare è il metodo migliore.

Ovviamente i miei aromi vi arriveranno il più "districati" possibile, rendendo la maturazione molto più veloce che nelle produzioni passate.
Certo è che se ci fosse un modo per maturare tutte le note e sfumature aromatiche, tutti i vini da tavola sarebbero brunelli da Montalcino.

Quindi ben venga la maturazione veloce, ma date anche tempo a dei prodotti organici che sicuramente vi appagheranno di più con la giusta attesa."

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fuma post=898362 wrote: [quote=alemephist post=898352]Cosi per sapere capito che non si è capito se serve o no la mia domanda è

Ma gli aromi perdono aroma nel tempo
Intendo non ancora miscelati
Si, le molecole più volatili se ne andranno col tempo. Dipende da aroma ad aroma, ma comunque si parla di vari mesi, se conservati bene, altrimenti "si guastano".
Grazie mille per la risposta

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